Shanghai: ondata esplosiva di Covid e di malessere sociale

Shanghai sul punto esplodere: non uscite dalle vostre case!
Una città chiusa: 17.000 contagi giornalieri
Lockdown e ricoveri forzati
Figli separati dai genitori
Stanchezza e... proteste?
Situazione sociale preoccupante
Ma c'è anche solidarietà
Paura che inizino a scarseggiare
Nuovo ospedale a Shanghai
La strategia Covid 0 è fallita?
Grave danno per l'economia
In Europa e in America ci sono state proteste contro le restrizioni
Per ora tutti calmi
Il governo cinese non si sente a suo agio?
Eppure c'è sempre spazio per un imprevisto
Shanghai rinascerà
Shanghai sul punto esplodere: non uscite dalle vostre case!

La cosiddetta "Strategia Zero Covid", la politica imposta dal governo cinese, implica drastiche e ferree misure di controllo sociale che si traducono, con l'esorbitante aumento dei casi a Shanghai, in rigidi controlli sanitari e sociali.

Una città chiusa: 17.000 contagi giornalieri

L'emergere della variante Omicron ha portato la Cina, che stava registrando quasi zero casi di Covid, ad affrontare migliaia di infezioni. Sarebbero 20.000 i contagi giornalieri in tutto il Paese di cui, secondo la BBC, 17.000 circa si verificherebbero solo a Shanghai. È per questo che le autorità hanno decretato il lockdown in città.

Lockdown e ricoveri forzati

In una articolo pubblicato sul New York Times, Juli Min, residente a Shanghai, ha riassunto così la realtà distopica in cui riversa questa città: volontari in tuta bianca e mascherine anti-contagio scendono in strada e si assicurano che la quarantena sia rispettata e vanno palazzo per palazzo per eseguire i test. I ricoveri sono numerosissimi.

Figli separati dai genitori

C'è stato un periodo in cui i bambini positivi al Covid, anche con sintomi lievi, venivano ricoverati in ospedale senza i genitori (nel caso questi ultimi risultassero negativi al test Covid). Il provvedimento suscitò tale indignazione che il governo cinese decise di sospenderlo, in modo che i bambini potessero trascorrere la quarantena con i propri genitori.

Stanchezza e... proteste?

I volontari in bianco sono una sorta di forza d'urto contro il Covid e, allo stesso tempo, un esercito per il controllo sociale, che dispone del potere di bussare alla porta di qualsiasi cittadino e costringerlo a fare un test. Si stanno manifestando i primi disordini sociali e sui social stanno circolando video di cittadini che vengono trattenuti con la forza se rifiutano di sostenere un test o essere ricoverati in ospedale o essere messi in quarantena.

Situazione sociale preoccupante

Nella già citata testimonianza di Juli Min pubblicata sul New York Times, si descrive come le misure anti-Covid estreme stiano provocando alcuni effetti indesiderati: "Le persone fa scorta di cibo e viveri, litiga per le risorse. I vicini fanno la spia, indicandosi l'un l'altro come possibili portatori del virus".

Ma c'è anche solidarietà

Juli Min, però, aggiunge che esistono anche esempi di solidarietà: "Alcuni vicini del mio palazzo condividono viveri: il proprietario di una palestra locale lascia ogni giorno borse e buste di generi alimentari fuori dal suo locare perché chiunque possa prenderle".

Paura che inizino a scarseggiare

Sui social network sono stati pubblicati video che mostrano alcuni abitanti Shanghai che assaltano i prodotti di un supermercato. La paura che inizino a scarseggiare è tanta.

Nuovo ospedale a Shanghai

Ma, per ora, ciò che i media ufficiali cinesi stanno diffondendo sono immagini dell'efficienza delle azioni intraprese contro il Covid, come la costruzione di un nuovo ospedale a Shanghai, che è stato allestito in tempi record e che conta 40.000 letti: una grande infrastruttura per una città di 26 milioni di abitanti. Nell'immagine, l'ospedale anti-Covid di Shanghai prima di ricevere i suoi primi pazienti.

La strategia Covid 0 è fallita?

Il lockdown generale di Shanghai e di altre aree della Cina mette in discussione la strategia Zero Covid scelta dal governo. Non appena è entrata in gioco la variante omicron, non c'è stato modo di fermare la diffusione del virus.

Grave danno per l'economia

I lockdown generali minano il morale della popolazione, ma anche l'economia cinese. Stare a casa significa non andare a lavoro e si registrano casi di fabbriche che hanno chiuso temporaneamente o hanno ridotto la produzione, esacerbando la crisi nella catena di approvvigionamento globale che si è vissuta dallo scoppio della pandemia e che non ha ancora trovato una soluzione completa.

In Europa e in America ci sono state proteste contro le restrizioni

Se in molti Paesi ci sono state proteste contro restrizioni molto più leggere (nell'immagine, una manifestazione no-vax a New York), c'è chi teme che le misure repressive anti-Covid della Cina provochino una protesta sociale.

Per ora tutti calmi

Tuttavia, la testimonianza di Juli Min (redattrice capo di The Shanghai Literary Review) sul New York Times parla di una calma che prevale ancora in Cina: "In generale, le persone sembrano ancora allegre, ottimiste e generose", ma avverte: la popolazione è al limite.

Il governo cinese non si sente a suo agio?

Naturalmente, il malessere dei cittadini cinesi dovrebbe essere decisamente alto per poter preoccupare davvero le autorità, in quanto, come ha detto il pensatore sloveno Slavoj Žižek a un amico cinese: “Il Partito ha un vantaggio sull'Occidente; Non si preoccupa delle prossime elezioni".

Eppure c'è sempre spazio per un imprevisto

Ma viviamo in tempi così turbolenti (BREXIT, Trump, la guerra in Ucraina...), che tutto sembra possibile. Anche una protesta sociale in Cina.

Shanghai rinascerà

Molto spesso, però, la realtà non riesce a raggiungere livelli così catastrofici o apocalittici. Shanghai è in lockdown, ma molto probabilmente supererà questo periodo critico, riaprirà e tornerà ad essere la fiorente città cosmopolita che era prima del Covid.

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