Gli USA non nascondono prove dell'esistenza di vita aliena: l'ultimo rapporto del Pentagono sugli UFO

Qual è la verità sugli extraterrestri?
L'atteso rapporto sugli UFO
Washington non nasconde nulla
Nessuna prova di incontri con gli alieni
Fenomeni aerei non identificati (UAP)
Il risultato di un'errata identificazione
La necessità di ulteriori dati
Le conclusioni del rapporto
Pubblicato dall'All-domain Anomaly Resolution Office
Sfatando la tesi sull'ingegneria inversa
Narrazione insistente nella cultura popolare
Analizzare la verità con la scienza
Non sono state trovate prove verificabili
Il primo di due volumi
Esiste anche una versione classificata
Il rapporto convincerà l'opinione pubblica?
Qual è la verità sugli extraterrestri?

Il governo degli Stati Uniti è accusato da tempo di nascondere le prove dell'esistenza di vita aliena, ma un nuovo rapporto del Pentagono rivela che non ci sono evidenze di incontri dell'uomo con creature o tecnologie extraterrestri.

L'atteso rapporto sugli UFO

Secondo quanto riporta Live Science, l'8 marzo 2024 è stato presentato al Congresso degli Stati Uniti l'atteso rapporto del Dipartimento della Difesa, basato sull'analisi di una serie di documenti d'archivio datati dal 1945 al 2023 e i cui risultati molto probabilmente hanno deluso coloro che credono nella teoria dell'insabbiamento governativo.

Foto: Júlia Borges / Unsplash

Washington non nasconde nulla

La rivelazione più importante del rapporto, infatti, è che il governo degli Stati Uniti non è in possesso di resti alieni o astronavi. Tuttavia, è vero che negli anni 2010 Washington aveva un programma per sottoporre a ingegneria inversa le tecnologie aliene, nel caso in cui ci si fosse imbattuti in esse.

Nessuna prova di incontri con gli alieni

Ma, soprattutto, il rapporto non ha trovato alcuna prova che gli Stati Uniti abbiano incontrato forme di vita proveniente da un altro pianeta o abbiano cercato di nascondere l'esistenza di extraterrestri. E questa non è stata l'unica grande rivelazione del documento.

Foto: Oliver Pacas / Unsplash

Fenomeni aerei non identificati (UAP)

Il picco di avvistamenti di oggetti volanti non identificati (UFO), ufficialmente noti negli ambienti governativi come fenomeni aerei non identificati (UAP), registrato negli anni '60 probabilmente fu dovuto al lancio di prototipi di aerei spia e veicoli spaziali.

Il risultato di un'errata identificazione

Inoltre, il rapporto conclude che i presunti avvistamenti di fenomeni aerei non identificati in nessun caso hanno avuto a che vedere con tecnologia extraterrestre e che potevano essere spiegati come "oggetti o fenomeni ordinari e il risultato di un'errata identificazione".

La necessità di ulteriori dati

Il rapporto spiega anche che molti avvistamenti irrisolti o non identificati di UAP sarebbero "trattati come oggetti o fenomeni ordinari" se i team di ricerca avessero a disposizione maggiori e migliori dati sugli stessi.

Le conclusioni del rapporto

"La stragrande maggioranza delle segnalazioni è quasi certamente il risultato di un'identificazione errata e una conseguenza diretta della mancanza di conoscenza del fenomeno", si legge nel rapporto, che sottolinea l'impossibilità di risolvere un caso in modo definitivo in mancanza di dati.

Foto: Dino Reichmuth / Unsplash

Pubblicato dall'All-domain Anomaly Resolution Office

Il rapporto è stato pubblicato dall'All-domain Anomaly Solution Office (AARO) del Pentagono, che ha esaminato documenti classificati e non, condotto decine di interviste, testato presunti materiali alieni e indagato sugli avvistamenti di UFO.

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Sfatando la tesi sull'ingegneria inversa

Uno degli aspetti più interessanti del rapporto dell'AARO è stata l'indagine su diverse segnalazioni, tra cui quella relativa al presunto reverse engineering di tecnologia extraterrestre effettuato da alcune società private e la testimonianza secondo cui un ufficiale militare avrebbe toccato una navicella extraterrestre.

Narrazione insistente nella cultura popolare

Il rapporto dell'AARO smentisce la credenza popolare secondo la quale il governo o un gruppo segreto che opera al suo interno avrebbe recuperato astronavi e resti biologici alieni e che stia cercando di mantenere tutto in segreto fin dagli anni '40.

Analizzare la verità con la scienza

"L'AARO riconosce che molte persone credono sinceramente nelle diverse versioni di queste credenze", spiega il rapporto, il cui obiettivo non è quello di confutare le convinzioni popolari, ma di usare un "approccio analitico e scientifico rigoroso per indagare sulle attività investigative in merito agli UAP svolte dal governo statunitense".

Non sono state trovate prove verificabili

Tuttavia, "non c'è alcuna prova verificabile a sostegno delle affermazioni secondo cui il governo degli Stati Uniti e aziende private avrebbero accesso alla tecnologia extraterrestre o ne abbiano effettuato il reverse engineering", come ha dichiarato il segretario stampa del Pentagono Pat Ryder.

Il primo di due volumi

Il rapporto pubblicato, che si basa sulle informazioni acquisite fino a novembre 2023, è il primo di due volumi. Il secondo volume, che esaminerà i dati raccolti a partire da novembre 2023, includerà nuove informazioni provenienti dal personale governativo attuale e precedente.

Esiste anche una versione classificata

Popular Mechanics sottolinea che esiste anche una versione classificata del rapporto AARO, realizzata presumibilmente per salvaguardare i programmi segreti e sensibili nonché l'identità delle persone coinvolte, ma è improbabile che il suo contenuto abbia una natura diversa rispetto alla versione non classificata.

Il rapporto convincerà l'opinione pubblica?

Come riferisce Reuters, gli Stati Uniti sono impegnati da decenni a screditare le testimonianze sugli UFO e su altri fenomeni che risalgono fino agli anni '40. Questa volta l'opinione pubblica crederà al governo americano?

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