La 'regola dei tre mesi' nelle relazioni di coppia: di cosa si tratta?

La 'regola dei tre mesi'
Qual è lo scopo di questa regola?
È un metodo affidabile o no?
È normale avere dubbi
Altre domande
Sondare le acque
Prendersi il tempo necessario
Conoscere la personalità dell'altro
Ma come si fa?
Definire i propri limiti
Una comunicazione aperta
Fare domande
Riconoscere i segnali di allarme
Una prospettiva imparziale
Il tempo in amore è più che una scadenza
Non tutto può essere scoperto in tre mesi...
Segui l'istinto
Una regola o un suggerimento?
La 'regola dei tre mesi'

L'amore è da sempre un mistero meraviglioso e, in quanto tale, è sempre oggetto di consigli di ogni tipo. Tra le tante dritte e teorie sulle relazioni di coppia, ce n'è una che è ancora molto seguita: la "regola dei tre mesi".

Qual è lo scopo di questa regola?

Come indica il nome, si tratta di aspettare tre mesi prima di prendere decisioni cruciali in una relazione. Di quali decisioni si tratta? Continua a leggere per scoprirlo...

È un metodo affidabile o no?

Innanzitutto, è bene sottolineare che non tutti sono d'accordo su questa regola, dato che ogni relazione ha i propri ritmi e le proprie caratteristiche.

È normale avere dubbi

Ad ogni modo, dopo il primo appuntamento, è normale porsi domande del tipo: quanto tempo devo aspettare prima di richiamare o andare a casa sua? Quali sono i tempi giusti per concedersi all'intimità?

Altre domande

E anche: quanto tempo bisogna aspettare prima di presentare il nuovo partner agli amici? O ai genitori? Quando è il momento giusto per dire "Ti amo"?

Sondare le acque

Alcuni ritengono che tre mesi sia un periodo di tempo sufficiente per andare oltre le prime impressioni e scoprire se la scintilla iniziale può trasformarsi in un rapporto duraturo. Altri lo considerano il periodo necessario affinché il nervosismo iniziale svanisca e la vera personalità cominci a rivelarsi.

Prendersi il tempo necessario

Prendersi del tempo nelle fasi iniziali di una relazione è fondamentale, come spiega la terapeuta di coppia Linda Carroll. In questo periodo, infatti, la nostra capacità di giudizio può essere offuscata e rischiamo di prendere decisioni di cui poi ci potremmo pentire.

Conoscere la personalità dell'altro

È essenziale procedere con calma e ponderazione prima di prendere decisioni importanti. Insomma, vivere la passione iniziale sì, ma senza essere troppo precipitosi per evitare di rovinare tutto.

Ma come si fa?

Mantenere una visione realistica del rapporto di coppia è essenziale per garantire una prospettiva equilibrata e sana. Ma come si fa? È essenziale conoscere e definire i propri limiti, che permettono di sentirsi sicuri, rispettati, ascoltati e liberi di esprimere i propri bisogni e desideri individuali.

Definire i propri limiti

Secondo la coach e terapeuta Fanny Huleux, è importante domandarsi: quali sono i miei valori fondamentali come individuo e nella coppia? E poi condividere la risposta con il partner, perché riconoscere le necessità di ciascuno e gli aspetti su cui non è possibile scendere a compromessi è vitale in una relazione sana.

Una comunicazione aperta

"L'ideale è iniziare a capire la logica o i valori dell'altro; poi parlare di se stessi, dei propri bisogni, dei propri sentimenti e, soprattutto, proporre soluzioni", afferma lo psichiatra Frederic Fanget secondo un articolo pubblicato da ELLE.

Fare domande

In ogni caso, che si tratti del primo appuntamento o di una relazione consolidata, è importante fare domande al partner. Non solo è una dimostrazione di interesse nei confronti dell'altro, ma è anche utile per conoscere meglio i suoi gusti, le sue opinioni e i suoi desideri.

Riconoscere i segnali di allarme

Nei primi tempi, è fondamentale fare attenzione a segnali di allarme come le manifestazioni di gelosia, possessività o impulsività.

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Una prospettiva imparziale

La prospettiva iniziale è un'opportunità: quella per dare uno sguardo imparziale alla relazione e affrontare il futuro con serenità insieme al partner.

Il tempo in amore è più che una scadenza

Probabilmente non ti servono tre mesi per capire se una persona è giusta per te o meno, ma non dovresti comunque farti coinvolgere completamente dalla relazione in quel periodo, come osserva Krystal Mazzola Wood, terapeuta di coppia e familiare, citata da Well and Good.

Non tutto può essere scoperto in tre mesi...

È anche vero che le persone manipolatrici possono tenere nascoste le loro vere tendenze o la loro identità per lunghi periodi di tempo, ben oltre i tre mesi.

Segui l'istinto

In questa fase di valutazione, che è influenzata da una serie di fattori, è consigliabile essere prudenti e al contempo prestare ascolto alle proprie sensazioni, al proprio istinto. Questa è una regola essenziale, ma non è limitata in senso temporale.

Una regola o un suggerimento?

Alla fine, la decisione spetta alle persone coinvolte nella relazione. Dopo tutto, il cuore e le emozioni non possono essere dettati dal calendario: siete voi a scegliere!

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