Edwige Fenech: "Ho corso il rischio di essere violentata, sono riuscita a uscirne indenne"

Un'attrice iconica
Non solo piacevoli ricordi
Ha rischiato di essere violentata
Rivelazione shock
Cosa ha fatto in tutti questi anni?
Il suo debutto nel cinema
Lady France
I film del successo italiano
Altri successi
Dalla commedia al genere thriller
L'esperienza televisiva
Da
La carriera da produttrice televisiva
Un successo che ancora oggi la gratifica
Amata anche oltreoceano
L'omaggio di Tarantino alla Fenech in
La paternità nascosta
Figlio di Fabio Testi?
La sua vita a Lisbona
Un'attrice iconica

Edwige Fenech negli '70 è stata una delle attrici più iconiche di quell'epoca per aver interpretato, grazie alla sua bellezza e talento, ruoli memorabili nella commedia s e x y all'italiana (e non solo).

Non solo piacevoli ricordi

Di quegli anni però, l'affascinante attrice, non conserva soltanto ricordi piacevoli, come ha raccontato lei stessa al Corriere dell Sera in un'intervista pubblicata nel maggio 2023 in occasione dell'uscita del film diretto da Pupi Avati, "La quattordicesima domenica del tempo ordinario", di cui è la protagonista.

"A me è successo più volte di essere molestata"

Quando la giornalista del Corriere, Candida Morvillo, le ha chiesto cosa pensasse del movimento MeToo scoppiato qualche anno fa, la Fenech ha risposto: "Che finalmente qualcuno denunciava. Ai miei tempi, la parola di una ragazza non aveva valore. A me è successo più volte di essere molestata da chi aveva il potere di farmi lavorare e non ho denunciato: chi mi avrebbe creduto?"

Ha rischiato di essere violentata

"Però, anche in situazioni pesanti in cui ho corso il rischio di essere violentata, sono riuscita a uscirne indenne: ho un riflesso col ginocchio che è una roba micidiale. Alle attrici di oggi consiglio di mirare col ginocchio dove sappiamo", ha continuato l'attrice.

Rivelazione shock

Insomma, una rivelazione davvero scioccante quella fatta da Edwige Fenech al Corriere, che parla delle orribili situazioni che ancora oggi accadono nel mondo dello spettacolo, ma che per fortuna non sempre vengono taciute.

Cosa ha fatto in tutti questi anni?

Il film di Pupi Avati è soltanto l'ultimo girato dalla Fenech che fa parte di una filmografia davvero molto vasta, rimasta molto attiva specialmente tra gli anni '70 e '80, vivendo, invece, un brusco arresto dagli anni '90 in poi. In occasione del suo ritorno sul grande schermo scopriamo cosa ha fatto la splendida attrice in tutti questi anni lontano dai riflettori!

Il suo debutto nel cinema

Edwige Fenech è nata il 24 dicembre 1948, ad Annaba nell'allora Algeria francese, da padre maltese e madre italiana. Trasferitasi a Nizza con sua madre subito dopo il divorzio dei genitori, la Fenech viene ben presto notata e scelta per quello che sarà il suo primo film: "Toutes folles de lui" (1967). Aveva appena 19 anni.

Lady France

In quello stesso anno la sua incredibile bellezza la portò a partecipare a concorsi di bellezza, vincendo quello di "Lady France" e arrivando al terzo posto per "Lady Europa" a Cortina.

"Samoa, regina della giungla"

Quell'anno fu l'inizio di una lunghissima carriera tra cinema e televisione, sviluppatasi soprattutto in Italia dove ha debuttato con il film "Samoa, regina della giungla" (1968), per la regia di Guido Malatesta.

"Una specie di Tarzan in gonnella"

Sul quel film ricorda con il Corriere: "Avevo capito solo che sarei stata una specie di Tarzan in gonnella. Tutte le mattine, mi spalmavano di crema marrone. La sera, per ripulirmi, mamma impiegava un’ora e mezzo".

I film del successo italiano

Ma fu il 1972 l'anno in cui venne consacrata il simbolo della commedia s e x y all'italiana, con il film "Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda" di Mariano Laurenti e successivamente "Giovannona Coscialunga disonorata con onore" del 1973.

Altri successi

Dello stesso filone fanno parte anche "40 gradi all'ombra del lenzuolo", "La poliziotta fa carriera" e "La pretora", tutti film usciti nel 1976.

Dalla commedia al genere thriller

Ma la Fenech non fu regina soltanto della commedia s e x y. Molti registi la vollero anche per interpretare film del genere thriller e horror come "Tutti i colori del buio" (1972) e "Nude per l'assassino" (1975). Nel 1981, invece, è stata protagonista con Celentano della commedia "Asso" (nella foto).

L'esperienza televisiva

Negli anni '80, grazie anche alla nascita delle emittenti televisive private, Edwige Fenech è riuscita ad approdare in TV partecipando a diversi programmi tra cui "Bene, bravi, bis" (1984, con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia) e "Risatissima" (1985).

Da "Domenica In" al "Festival di Sanremo"

La consacrazione in TV, però, è avvenuta nella stagione 1989/90 quando è stata scelta come conduttrice di "Domenica In" per la regia di Gianni Boncompagni, esperienza che la porterà anche alla conduzione del "Festival di Sanremo" del 1991 insieme ad Andrea Occhipinti.

La carriera da produttrice televisiva

L'inizio degli anni '90 ha rappresentato un bivio nella carriera di Edwige Fenech, che in quel periodo ha preso la decisione di lavorare dietro le quinte come produttrice televisiva. Infatti è anche grazie a lei se i telespettatori degli anni '90 hanno potuto innamorarsi delle famose "Commesse", la fiction andata in onda su Rai 1 dal 1999 al 2002.

Un successo che ancora oggi la gratifica

La Fenech non nasconde che per lei la più grande rivincita che ancora oggi la gratifica è "il successo di 'Commesse', che la Rai aveva tenuto due anni nel cassetto temendo che una storia di sole donne non piacesse. E altre serie tv come Le madri, Delitti privati e anche dei film che hanno avuto risultati clamorosi".

"Il mercante di Venezia"

La sua casa di produzione "Immagine e cinema" ha anche prodotto numerosi film di successo tra cui "Il mercante di Venezia" (2004), per la regia di Michael Radford, che aveva come protagonista Al Pacino.

Amata anche oltreoceano

Edwige Fenech non ha fatto sognare soltanto il pubblico nostrano. La sua bellezza è riuscita ad arrivare oltreoceano conquistando anche noti registi, tra cui Quentin Tarantino che nel 2007 l'ha voluta per un cameo in "Hostel 2" (regia Eli Roth, nella foto) di cui era produttore esecutivo.

"Conosceva tutti i miei film inquadratura per inquadratura"

A quanto pare, anche il famoso regista di Kill Bill era un suo grande ammiratore: "Fu lui a cercarmi mentre era al festival di Venezia, io giravo un film da produttrice, andai da lui in jeans, in uno stato pietoso. Conosceva tutti i miei film inquadratura per inquadratura", ha dichiarato l'attrice al Corriere.

L'omaggio di Tarantino alla Fenech in "B a stardi senza gloria"

In pochi avranno notato che in "B a stardi senza gloria", il personaggio interpretato da Mike Myers si chiama "Ed Fenech", un omaggio del regista alla splendida attrice italiana.

La paternità nascosta

Altra curiosità che da tantissimi anni persegue la vita privata dell'attrice, che ha avuto una lunga relazione (durata 18 anni) con Luca Cordero di Montezemolo, riguarda la paternità di suo figlio Edwin Fenech (nella foto), nato nel 1971.

Figlio di Fabio Testi?

All'epoca si vociferava che il padre fosse l'attore italiano Fabio Testi, con il quale aveva interrotto una relazione poco prima della nascita del bambino. Le voci, però, sono sempre state smentite. "Rispetto il volere del suo papà, non vuole essere nominato ma mio figlio naturalmente sa chi è", le parole della Fenech riportate da Caffeina Magazine.

La sua vita a Lisbona

Oggi La Fenech vive stabilmente a Lisbona, in Portogallo, insieme alla sua gatta e a sua madre (novantacinquenne). E da qualche tempo, come lei stessa ha rivelato recentemente a "Domenica In" nel salotto della sua vecchia amica Mara Venier, anche suo figlio si è trasferito nella città portoghese con la sua famiglia.

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