Un programma quinquennale della NATO potrebbe risolvere il problema-Trump per l’Ucraina

Donald Trump è diventato una questione sempre più preoccupante per la NATO e i suoi stati membri che lavorano per aiutare l’Ucraina. Ma la prospettiva di un secondo mandato per l’ex presidente potrebbe non essere motivo di preoccupazione ancora per molto.

La NATO sta sviluppando un piano quinquennale per garantire un programma di aiuti da 100 miliardi di dollari che sarà gestito dall’alleanza difensiva per proteggere l’Ucraina dalla possibilità che Trump entri in carica e riduca gli aiuti forniti a Kiev.

Conosciuto come "Missione per l'Ucraina", il piano è stato presentato dal segretario generale Jens Stoltenberg e chiede a tutti i trentadue Stati membri della NATO di stanziare fondi, che secondo il Telegraph sarebbero coordinati dall'Alleanza.

"Se approvato, darà all'alleanza anche il controllo del Ramstein Arms Support Group guidato dagli Stati Uniti e consentirà di gestire la fornitura di armi letali all'Ucraina per la prima volta dall'invasione totale della Russia nel 2022", ha spiegato il corrispondente Henry Foy.

J. Stoltenberg ha presentato il nuovo piano come un modo per "proteggere il sistema dai venti del cambiamento politico", secondo fonti anonime ben informate. L'alleanza ha deciso di attuarlo in seguito ai colloqui del 3 aprile.

I ministri degli Esteri degli Stati membri della NATO si sono riuniti a Bruxelles per due giorni di incontri durante i quali l’Alleanza ha celebrato il suo 75° anniversario e ha avviato i preparativi per il prossimo vertice di Washington nel luglio 2024.

I ministri hanno discusso la possibilità di preparare il piano di aiuti proposto da Jens Stoltenberg e hanno concordato di dare seguito alla proposta che permetterà alla NATO di controllarli meglio, ha dichiarato il segretario generale dell'Alleanza.

La NATO non solo controllerebbe i cordoni della borsa di una grande quantità di denaro e armi, ma svolgerebbe anche un ruolo di primo piano nel coordinare l’assistenza alla sicurezza e la formazione per l’Ucraina, nonché nel fornire il sostegno di cui Kiev ha bisogno a lungo termine.

"Agli ucraini non manca il coraggio, mancano le munizioni", ha dichiarato J. Stoltenberg dopo l'incontro, in un comunicato stampa. “Abbiamo discusso di come porre il nostro sostegno su basi più forti e sostenibili per il futuro”.

Stoltenberg ha aggiunto che i dettagli del piano prenderanno forma nelle prossime settimane e ha osservato che "l'Ucraina può contare sul sostegno della NATO adesso e per molto tempo". Ma perché è necessario un piano del genere? Di cosa si preoccupa l’alleanza?

Come suggerito da alcune fonti, i membri dell’alleanza probabilmente temono che Trump venga riconfermato nel 2024 e quindi adotti politiche che metterebbero a repentaglio il futuro dell’Ucraina rifiutandosi di fornire assistenza in materia di sicurezza.

Tuttavia, un anonimo funzionario dell’UE ha anche detto a Newsweek che la realtà della guerra in Ucraina e la natura brutale dei combattimenti stanno suonando “campanelli d’allarme per la difesa” degli Stati membri, più della prospettiva di un Donald Trump che torna alla Casa Bianca.

“Ciò è accaduto prima che Trump 2.0 diventasse un futuro realizzabile”, ha detto il funzionario. “Preferirei dire che un potenziale nuovo mandato di Trump accelera questo processo e sottolinea l’importanza delle capacità di difesa dell’Europa”.

Indipendentemente dal motivo per cui la NATO si stia muovendo per svolgere un ruolo più importante nella guerra della Russia contro l’Ucraina, si tratta comunque di un passo importante per l’alleanza, che la sfiderà ulteriormente in contrasto con Mosca e potrebbe cambiare la sua stessa natura.

"Questo sarà l'attraversamento del Rubicone. La NATO avrà un ruolo da svolgere nel coordinare il sostegno militare all'Ucraina", ha detto un diplomatico al Telegraph. “Vedo emergere un consenso e penso che sarà raggiunto quando saliremo sull’aereo per Washington”.

Se la “Missione per l’Ucraina” dovesse realizzarsi, avrà bisogno del sostegno di tutti gli Stati membri della NATO, il che potrebbe rappresentare un problema. È probabile che i negoziati si svolgano nei prossimi mesi e due diplomatici hanno avvertito che il pacchetto finale potrebbe essere ridimensionato.

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