Riscopri Theresa Russell, l'indomita 'dark lady' degli anni '80
Una nota rivista per adulti la definì: "il s e x symbol dell'uomo pensante". Ma Theresa Russell è stata (ed è ancora) molto più di questo. Ammirata come la femme fatal intellettuale di Hollywood, nel corso della sua carriera è stata anche bersaglio delle più squallide denigrazioni, che è riuscita a lasciarsi alle spalle grazie alla sua forza, alla sua franchezza e al suo rifiuto di scendere a compromessi. Ecco la sua incredibile storia.
L'attrice, nata nel 1957, è da tempo scomparsa dalle luci della ribalta, ma non si è mai fatta scrupoli nel raccontare la maniera in cui fu "scoperta": aveva 12 anni e un "fotografo viscido" molto più grande di lei la avvicinò mentre si trovava in un centro commerciale. Theresa Russell gli fece conoscere sua madre e iniziò a fare la modella. In seconda superiore abbandonò gli studi per diventare attrice.
Immagine: dall'annuario scolastico di Theresa Russell (Burbank High School Yearbook, Burbank, California, 1973) / Wikimedia
A 16 anni viene presentata al produttore Sam Spiegel (a sinistra nella foto), che di anni ne aveva 74. «Sam [Spiegel] adorava farsi vedere con le ragazzine sottobraccio. Io avevo 16 anni e vivevo ancora a casa, mi portò al Bistro e cercò di infilarmi la lingua in gola. Pensava di poter comprare e vendere le persone», ha raccontato Theresa Russell, decenni prima del movimento Me Too. Nonostante lei avesse respinto le sue avances, lui le diede un ruolo nel film "Gli ultimi fuochi".
Il produttore cercò di convincerla a firmare un contratto cinematografico a lungo termine con lui. «Gli chiesi: "Se firmo il tuo contratto, cosa succede se voglio partecipare a qualche altro film?". Lui mi rispose: "Dovrai venire sulla mia barca nel sud della Francia"», ricorda Russell, che rifiutò l'offerta. Per vendicarsi, Spiegel la fece sparire dalla pubblicità del film.
Immagine: Theresa Russell in "Gli ultimi fuochi"
Pur avendo suscitato l'ira del potente produttore, iniziò ad attirare l'attenzione del mondo del cinema. Recitò accanto a Dustin Hoffman in "Vigilato speciale" (1978) e al fianco di Art Garfunkel ne "Il lenzuolo viola" (1980), un film che alcuni hanno criticato per la sua rappresentazione della violenza s e s s u a l e, ma che molti hanno apprezzato in particolare per l'interpretazione di Russell.
Eppure l'attrice ha sempre ribadito apertamente dell'importanza della responsabilità individuale e di accettare i propri desideri ed è sempre stata intelligente e sincera, nonostante Roger Ebert, ad esempio, abbia detto al suo riguardo: "Se pensi a Theresa Russell nei film, è probabile che subito dopo pensi al s e s s o".
La canzone "Athena" degli Who fu scritta dopo che Pete Townshend conobbe Theresa Russell e se ne innamorò perdutamente. Lei lo corrispondeva, ma la canzone, originariamente intitolata "Theresa", fu un grande successo.
Durante le riprese de "Il lenzuolo viola", l'attrice, che all'epoca aveva 22 anni, si innamorò del regista Nicolas Roeg, che ne aveva 51. Lui era sposato ma, sedotto da lei, divorziò. I due si sposarono nel 1982, si trasferirono a Londra ed ebbero due figli, lavorando insieme nel frattempo.
Nel corso della loro relazione, hanno girato sei film insieme, anche se si trattava di produzioni sperimentali lontane dal mainstream hollywoodiano. Nel 1985 Theresa Russell ha dato vita a Marilyn Monroe in "La signora in bianco" e nel 1983 è stata la protagonista del dramma psicologico "Eureka", entrambi diretti dal marito.
Nel suo "ritorno" a Hollywood, Theresa Russell è stata co-protagonista del film neo-noir "La vedova nera". L'attrice interpreta una donna che uccide uomini ricchi che ha sposato per i loro soldi.
Per Roger Eber, la sua interpretazione nel film era la dimostrazione che poteva essere una grande star del mainstream, ma lei ha sempre avuto sentimenti contrastanti al riguardo. «Hollywood è famosa per sfruttare le persone che fanno di tutto per avere fama e fortuna. Certo, avere soldi è bello. Ti dà la libertà. In particolare, la libertà di dire alla gente di andare al diavolo», ha affermato in un'intervista rilasciata in quel periodo.
Tra gli altri progetti, nel 1990 è apparsa in "Doppia identità", un neo-noir psicologico che ha diviso critico e pubblico. Tuttavia, il film non ebbe una distribuzione capillare a causa del presunto sabotaggio di Clint Eastwood nei confronti della sua ex fidanzata Sandra Locke, regista della pellicola.
Negli anni '90, dopo un altro grande tentativo fallito a Hollywood (il film "Whore" di Ken Russell), l'attrice ne ha abbastanza e torna al cinema indipendente, collaborando nuovamente con il marito. È stata anche co-protagonista del film sperimentale di Steven Soderbergh "Delitti e segreti" e nel 1998 ha interpretato la mamma nel film cult "S e x Crimes - Giochi pericolosi".
Alla fine degli anni '90, Theresa Russell divorzia dal marito e torna a Los Angeles. Poco dopo recita nel film drammatico "The Believer", acclamato dalla critica. «È esattamente il tipo di materiale d'avanguardia da cui la Russell è sempre stata attratta, ma è passato un po' di tempo da quando si è cimentata in qualcosa di così profondo (o inquietante)», ha scritto The Independent.
Dall'inizio del millennio, Theresa Russell è apparsa in altri film indipendenti dal budget ridotto, nonché nella miniserie HBO "Empire Falls" e in "Spider-Man 3", anche se ha iniziato a recitare sempre meno.
In un'intervista rilasciata nel 2011 a Criterion, quando aveva 54 anni, ha espresso il suo disappunto per la difficoltà di trovare ruoli interessanti per le attrici di una certa età: «Semplicemente non li scrivono. Ma io non mi annoio mai. Non mi manca recitare, davvero. Mi manca recitare in qualcosa di meraviglioso, ma se non mi viene proposto, non me ne sto seduta a deprimermi, questo è certo», ha detto.
Così, invece di deprimersi, si è trasformata in una cantante jazz, esibendosi con il defunto pianista Mike Melvoin. «Cantare canzoni jazz mi fa sentire esposta e vulnerabile, mi fa sentire me stessa, Theresa. Quando si canta, si esprime se stessi, non ci si nasconde dietro un personaggio", ha aggiunto.
Immagine: Theresa Russell canta con il leggendario pianista jazz Mike Melvoin "Taking a Chance on Love", TheresaRussell4Real / Youtube
Theresa Russell non è sui social, ma nel 2011 ha postato questa citazione del Dr. Suess che riassume alla perfezione il suo modo di vivere la fama e il mondo di Hollywood: "Sii chi tu sei e dì ciò che senti, perché quelli a cui importa non contano, ed a quelli che contano non importa". Qualsiasi ostacolo le si sia messo davanti, è stata sempre capace di avere fiducia in se stessa e di rimanere fedele alla sua essenza.
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