'The Big Bang Theory', svelati gli ultimi giorni da incubo
Il 16 maggio 2019, dopo 279 episodi e 12 stagioni di straordinario successo, è andato in onda su CBS l'ultimo capitolo di "The Big Bang Theory". È così che si chiudeva il sipario su una delle migliori sitcom del 21° secolo.
Si sapeva da mesi che la serie non avrebbe continuato. Infatti, i protagonisti hanno trascorso l'ultima stagione condividendo video nei quali, tra lacrime e abbracci, facevano vedere di essere come una famiglia.
Beh, ora che è passato del tempo, si sa che quella che tutti pensavano fosse una famiglia, in realtà, non lo era.
Il libro "The Big Bang Theory: The Definitive, Inside Story of the Epic Hit Series", scritto da Jessica Radloff, descrive quanto siano state complicate le riprese a partire dal momento in cui si è saputo che sarebbe stata l'ultima stagione della fiction.
Per intenderci, quasi tutto il cast, i produttori e il network si erano accordati verbalmente per rinnovare la serie per altre due stagioni al prezzo di 50 milioni di dollari per ciascuno dei protagonisti.
Ma Jim Parsons aveva altri piani che, come descritto nel libro, non aveva condiviso con i suoi colleghi; così di punto in bianco sgancia la notizia bomba: la dodicesima stagione sarebbe stata l'ultima per lui e poi avrebbe lasciato la serie.
La decisione unilaterale di Jim Parsons non è piaciuta a produttori o colleghi. Tutti sapevano che l'abbandono dell'attore e la scomparsa del suo personaggio avrebbe sancito la fine di "The Big Bang Theory".
Chuck Lorre e Bill Prady hanno sempre sostenuto che la serie sarebbe finita nel momento in cui uno dei tre protagonisti originali (Leonard, Sheldon o Penny) se ne fosse andato. "The Big Bang Theory" era ormai spacciata.
Steve Molaro, showrunner della serie, ha infatti confermato ciò che già si sapeva: "Non c'è mai stato alcun dubbio sull'andare avanti senza di lui. La serie girava intorno al gruppo e creare una versione strana senza di lui non sembrava la cosa giusta da fare."
Ma come è possibile che ci fosse un accordo quasi chiuso per il rinnovo e Jim Parsons non avesse detto nulla sulle sue intenzioni?
L'attore stesso ha ammesso, come si legge nel libro, che quando si trattava di negoziare i rinnovi, non erano così simili agli attori di "Friends" come si pensava.
La commedia degli anni '90 è diventata famosa perché i sei protagonisti hanno sempre negoziato insieme, il che ha permesso loro di essere più incisivi nelle loro richieste. Jim Parsons sostiene che non è mai stato così in "The Big Bang Theory".
Tuttavia, ciò che ha davvero infastidito i suoi colleghi è il fatto che non li avesse informati fino al giorno della riunione che ha cambiato ogni cosa, un incontro convocato da Chuck Lorre e Steve Molaro per informare il cast di ciò che stava accadendo.
Durante l'incontro, come riporta People, Jim Parsons comunica la sua decisione ed esprime i suoi sentimenti. Il resto del cast, pur accettando le sue spiegazioni, continua a non capire perché non li abbia consultati fino a quel momento.
Come racconta People, Kaley Cuoco ha pianto per ore e si è persino rifiutata di girare il giorno successivo. Nel frattempo, Johnny Galecki ha mostrato la propria comprensione nei confronti di Parsons, ma anche la sua delusione per il fatto di non essere stato nemmeno consultato dal suo amico.
Ovviamente, dopo l'annuncio, l'atmosfera sul set non era delle migliori. Secondo il libro di Jessica Radloff, Kaley Cuoco si è rifiutata di guardare Jim Parsons negli occhi durante le prove e Johnny Galecki ci ha messo un bel po' a smaltire la rabbia.
Stranamente, l'unico degli interpreti della serie che continua a dare vita al suo personaggio è proprio Jim Parsons! L'attore è la voce fuori campo di "Young Sheldon", lo spin-off incentrato sulle vicende di un giovanissimo Sheldon Cooper.