I segreti di KITT, Michael Knight e della serie 'Supercar'

Un cult generazionale
Michael Knight e la sua KITT
4 stagioni e 90 episodi
Di sicuro c'è qualcosa che non sai sulla serie
Sai che modello di macchina era KITT?
Ne avevano solo quattro unità
L'incidente ferroviario che li aiutò
Quasi venti macchine per le riprese
Come faceva a muoversi KITT senza nessuno al volante?
Si guidava dal sedile posteriore
Il paraurti dell'episodio pilota
Dalle vere auto ai modellini
Petardi come fuochi d'artificio
KITT significa qualcosa?
La scelta di David Hasselhoff
Non c'erano attori belli e bravi?
L'uomo dalle sei parole
Da Michael Long a Michael Knight
Prima la musica, poi 'Baywatch'
L'incidente di David Hasselhoff
William Daniels, il grande ignorato
Come si sono conosciuti Hasselhoff e Daniels
La musica elettronica di Don Peake
Tutti volevano una Supercar!
Il flop dei remake
Storia della televisione… e della nostra vita
Un cult generazionale

Negli anni '80 è andata in onda una delle serie più mitiche della TV, che ha saputo affascinare e far divertire un'intera generazione. "Supercar" raccontava le avventure di un tutore della legge e della sua auto, una vettura intelligente dotata di personalità propria e in grado di parlare e interagire come qualsiasi essere umano.

Michael Knight e la sua KITT

I protagonisti erano Michael Knight, interpretato dall'attore David Hasselhoff, e la sua auto di nome KITT. I due erano impegnati in una missione molto specifica affidata loro dalla "Fondazione Knight (per la Legge e l'Ordine)": combattere il crimine insieme.

4 stagioni e 90 episodi

Il fortunato telefilm è andato in onda per 4 stagioni e 90 episodi tra il 1982 e il 1986, anche se le generazioni successive hanno potuto conoscerlo grazie alle ritrasmissioni che ne sono seguite nel corso degli anni.

Di sicuro c'è qualcosa che non sai sulla serie

Ma sono molti gli aneddoti e le curiosità nascoste nei meandri della serie, creata da Glen A. Larson e che ha come protagonisti, oltre ad Hasselhoff, altri nomi come Edward Mulhare, Richard Basehart, Patricia McPherson e Rebecca Holden.

Sai che modello di macchina era KITT?

Ovviamente, la prima cosa da osservare attentamente è KITT. Sai che modello di auto era? Nientemeno che una Pontiac Firebird Trans Am v8 (opportunamente modificata), una coupé biposto con motore anteriore e trazione posteriore, come spiega la rivista Popular Mechanics.

Ne avevano solo quattro unità

A causa dell'elevata richiesta di questo tipo di auto all'epoca, all'inizio delle riprese del telefilm erano disponibili solo quattro macchine: una per le scene con David Hasselhoff, due per gli stunt e l'ultima per le scene senza conducente, con un sistema di controllo dal sedile posteriore.

L'incidente ferroviario che li aiutò

Nella primavera del 1983, le Pontiac Trans Ams a disposizione della produzione aumentarono notevolmente a causa dell'incidente di un treno carico di macchine di questo modello. Nessuna di esse rimase gravemente danneggiata, ma non poterono essere immesse sul mercato a causa della possibilità di guasti meccanici conseguenti alla collisione, per cui furono acquistate per essere utilizzate nella serie al prezzo simbolico di un dollaro l'una.

Quasi venti macchine per le riprese

Dopo quell'incidente, per il telefilm vennero acquistate tra le dieci e le dodici auto, alla sola condizione che venissero distrutte dopo le riprese, in quanto non adatte a circolare su strada. A queste ne vennero aggiunte altri sei fino alla conclusione della serie nel 1986.

Come faceva a muoversi KITT senza nessuno al volante?

Sai come faceva KITT a muoversi autonomamente, senza Michael al volante? Venivano utilizzate due tecniche: la prima era quella di montare il veicolo su un camion o su una piattaforma mobile se si stavano effettuando riprese in primo piano.

Si guidava dal sedile posteriore

Invece, per i campi lunghi in cui doveva apparire l'intera vettura, avevano escogitato un ingegnoso sistema: la macchina era guidata da uno stuntmen nascosto nella parte posteriore della macchina attraverso un apposito meccanismo.

Il paraurti dell'episodio pilota

I dettagli dell'auto cambiavano spesso nel corso degli episodi ma, per chi non l'avesse notato, il cambiamento principale è stato il paraurti, che nell'episodio pilota aveva un aspetto e nel resto della serie ne aveva uno molto diverso.

Dalle vere auto ai modellini

Nelle stagioni 3 e 4, per evitare di distruggere l'intera flotta nelle scene più violente, si decise di utilizzare modellini in vetroresina creati da Jack Sessums (artista di effetti speciali) e persino modelli di auto simili, come la Pontiac Firebird.

Petardi come fuochi d'artificio

Nelle scene in cui KITT veniva colpita, si usavano abitualmente petardi: altri effetti speciali dell'epoca!

KITT significa qualcosa?

E il nome KITT sai da dove viene? Era un acronimo che stava per "Knight Industries Two Thousand", industrie legate alla misteriosa organizzazione Fondazione Knight, guidata da Devon Miles (Edward Mulhare).

La scelta di David Hasselhoff

Per quanto riguarda David Hasselhoff, venne scelto per interpretare il personaggio di Michael Knight dopo le sue (brevi) partecipazioni a  diverse serie come "Sulle strade della California" (1973), "Love Boat" (1980-1981), "Il mio amico Arnold" (1984) e "Santa Barbara" (1984).

Non c'erano attori belli e bravi?

Il direttore della programmazione della NBC, Brandon Tarkitoff, ha detto che l'ispirazione per la serie è nata dalla difficoltà di trovare attori che fossero allo stesso tempo bravi e attraenti.

L'uomo dalle sei parole

Tarkitoff ha anche detto che per il telefilm cercavano quello che lui definisce un "uomo dalle sei parole", cioè uno che potesse dire "Ok", "Grazie", "Prego" e "Basta", a seconda della situazione in cui si trovava il suo personaggio.

Da Michael Long a Michael Knight

Nella trama della serie, il personaggio di Michael Knight era il "nuovo" Michael Long (interpretato da Larry Anderson), un poliziotto in fin di vita che grazie a una plastica facciale pagata da un'anima caritatevole con un mucchio di soldi diventa una persona completamente nuova.

Prima la musica, poi 'Baywatch'

Dopo la fine della serie, Hasselhoff attraversò una grave crisi professionale dovuta al fatto di non riuscire a trovare progetti importanti ai quali lavorare; decise così di dedicarsi per un po' alla musica. Fino al 1989, quando fu la volta di "Baywatch".

L'incidente di David Hasselhoff

Durante le riprese di una scena di "Supercar", mentre David Hasselhoff era a bordo dell'auto con uno stuntman, si ruppero i freni della macchina. L'incidente fu spettacolare: i due finirono dritti contro un albero, che almeno impedì loro di cadere in acqua.

William Daniels, il grande ignorato

Un altro attore importante per quanto riguarda le curiosità sulla serie è William Daniels (ovvero il sig. Feeny in "Crescere, che fatica!), che era l'incaricato di dare la voce a KITT nella versione originale e il cui nome non è mai apparso nei titoli di coda.

Come si sono conosciuti Hasselhoff e Daniels

Un altro dato curioso è che William Daniels conobbe David Hasselhoff di persona solo sei mesi dopo l'inizio delle riprese della serie, in occasione di una festa di Natale alla quale era presente l'intera troupe.

La musica elettronica di Don Peake

Per quanto riguarda la musica, il brano principale della serie è stato composto da Glen A. Larson e Stu Phillips. Quest'ultimo curò la colonna sonora per 13 episodi e fu poi sostituito da Don Peake, che le impresse il suo caratteristico suono elettronico.

Tutti volevano una Supercar!

Il telefilm ebbe un tale successo che tutti volevano una Pontiac che assomigliasse a KITT. Così il marchio sviluppò una replica, la Firebird Trans Am, anche se non fu mai messa in vendita.

Il flop dei remake

Dopo la fine della serie, ci furono due tentativi falliti di rilanciarla con i film TV "Supercar 2000 - Indagine ad alta velocità" del 1991 e "Knight Rider 2010" del 1994, quest'ultimo con altri attori. Nel 2008 è poi uscito un remake omonimo con la presenza di David Hasselhoff in uno degli episodi. Il risultato? Un fiasco totale.

Storia della televisione… e della nostra vita

Comunque sia, quello che sappiamo per certo è che KITT e Michael Knight sono una parte importante della storia della TV e della generazione che è cresciuta guardando le loro avventure negli anni '80 e '90. Ma in realtà è patrimonio un po' di tutti, dato che è un cult senza tempo...

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