Se hai amato "The Bridgerton" queste 25 serie fanno al caso tuo
Intrighi, gesta eroiche, amori proibiti, cospirazioni e corsetti? Che siano adattamenti di romanzi, ricostruzioni di fatti storici o mere licenze poetiche, è indubbio che ultimamente i period-drama stiano vivendo una nuova primavera. Se le serie in costume, magari anche meno romantiche dei "Bridgerton", sono la tua passione, queste fanno proprio al caso tuo.
FOTO: Netflix
Questa miniserie britannica in 10 episodi racconta la storia di 3 donne, nel mezzo della lotta per il trono d'Inghilterra durante la Guerra delle Due Rose: Elizabeth Woodville (Regina della rosa bianca), Margaret Beaufort (Regina della rosa rossa) ed Anne Neville (la futura regina). Si tratta della trasposizione televisiva dei romanzi appartenenti alla serie 'I romanzi dei Plantageneti e dei Tudor', best-seller di Philippa Gregory. La storia vista da una prospettiva tutta al femminile.
Serie anglo-italiana nata dall'ingegno di Frank Spotnitz e Nicholas Meyer, descrive l'ascesa al potere e le vicissitudini della nobile famiglia fiorentina del XV secolo, capeggiata da Cosimo de' Medici (interpretato da Dustin Hoffman) e le rivalità con la famiglia Pazzi, in lizza per il favore (e il denaro) del Papa.
Serie britannico-statunitense firmata da Ronald D. Moore, narra le avventure di una viaggiatrice nel tempo, Claire Beauchamp Randall Fraser, che durante la sua luna di miele con il marito Frank viene catapultata nella Scozia del 1743, nel bel mezzo delle lotte tra scozzesi ed inglesi. Ci piace perché è un mix di generi che non lascia spazio alla noia: un ibrido tra storia, commedia romantica e azione che accontenta un po' tutti.
Superproduzione televisiva franco-canadese in 30 episodi, distribuiti in tre stagioni, la serie si incentra sulla grande figura di Luigi XIV e sulla sua complicata vita a corte, tra intrighi, cospirazioni e amori, nella sontuosa cornice della reggia di Versailles, fortemente voluta dal monarca per assurgere a simbolo del suo potere assoluto.
Antefatto del romanzo di Stevenson, l'Isola del Tesoro', questa serie drammatica statunitense ideata da Jonathan Steinberg e Robert Levine segue le avventure dell'equipaggio della nave pirata Walrus, agli ordini del capitano James Flint, impegnato nella ricerca del galeone spagnolo 'Urca de Lima, carico d'oro. La serie è ambientata nel 1715, periodo culminante per la pirateria e le razzie ai danni delle navi commerciali.
Prodotta da Steven Spielberg e Tom Hanks questa miniserie di 10 episodi ha ottenuto un grandissimo successo di pubblico e critica. Nel 2010, infatti, vinse 8 Emmy, tra cui quello per la miglior miniserie. La vicenda narrata prende ispirazione da fatti di cronaca realmente accaduti e si incentra sulla psicologia dei suoi tre protagonisti e sui cambiamenti che la guerra provoca in ciascuno di essi.
Co-produzione britannica, canadese e statunitense, racconta in chiave romanzata il turbolento regno di Enrico VIII dal 1523 fino al 1547, mescolando alle crisi politiche e gli intrighi le storie personali e intime di un re che farebbe di tutto per proteggere il suo trono.
Ambientata ad Atlantic City negli anni '20 del proibizionismo americano, Boardwalk Empire segue l'evolversi della vita di Enoch "Nucky" Thompson, un boss (tutto sommato, dal cuore buono), nei meandri della corruzione, tra politici, gangster e loschi traffici. Prodotta da Martin Scorsese e con Steve Buscemi come protagonista, Boardwalk Empire è, forse, uno di quei gioielli nascosti che tutti dovremmo vedere.
Ambientata nella Roma del I sec. a.C e girata negli studi di Cinecittà, questa serie dal cast stellare segue gli ultimi concitati giorni della Repubblica e gli intrighi che porteranno alla nascita dell'Impero Romano (seppur con le dovute licenze poetiche). Ci piace per l'accuratezza di alcuni dettagli, per i costumi e, chiaramente, per la scenografia.
'Domina' è una serie televisiva italo-britannica, basata sulla vita della nobildonna romana Livia Drusilla, terza moglie dell'imperatore Augusto e madre dell'imperatore Tiberio, interpretata da Kasia Smutniak. Ci piace perché ci presenta presta attenzione a un dettaglio molto spesso trascurato: l'importanza delle patrizie romane nelle lotte di potere.
Ambientata nel IX Secolo tra la Scandinavia e le Isole Britanniche, questa serie canadese e irlandese tratta della vita, storia, cultura del popolo Vichingo, soffermandosi sulla figura del suo protagonista indiscusso: il potente e ambizioso re, Ragnar Lothbrok, interpretato magistralmente da Travis Fimmel. Ma attenzione, in molti dicono che sarebbe stato meglio che si fosse fermata alla quarta stagione. Siete d'accordo?
The Crown, nata dalla penna dello sceneggiatore Peter Morgan, è una serie incentrata sulla figura della regina Elisabetta II e la sua famiglia, dal 1947 fino ai primi anni del nuovo millennio. Definita da molti un capolavoro del genere, ha ottenuto un enorme successo, tanto di pubblico come di critica. Da seguire, anche solo per il piacere di vedere le spettacolari location storiche.
The Man in the High Castle, con il sigillo di garanzia di Ridley Scott, nasce da un emblematico quesito: cosa sarebbe successo se fosse stato l'Asse a vincere la II Guerra Mondiale? Lo scenario che fa da sfondo alle vicende è l'America degli anni '60, ma un'America completamente diversa da quella che abbiamo tutti in mente: Hitler, infatti, ha raggiunto l'apice del potere e ha soggiogato il mondo. Questa serie è un'altra perla che merita di essere sfoggiata. Una curiosità: si tratta della prima serie targata Amazon.
Barbari, telefilm tedesco prodotto e distribuito da Netflix, nasce con l'obiettivo di presentare la storia dell'Impero Romano da un altro punto di vista: quello delle popolazioni germaniche, che fronteggiarono i romani nella famosa battaglia della foresta di Teutoburgo del IX secolo d.c., e ne frenarono l'espansione in Germania. Da non perdere, soprattutto, la messa in scena mozzafiato di quella che è stata una delle più scottanti sconfitte mai subite dall'Impero.
Serie italiana ideata da Matteo Rovere e ambientata nell'antico Lazio dell'VIII secolo, narra le vicende di due inseparabili fratelli, Yemos ed Enitos, eredi del trono di Alba Longa, costretti a fronteggiare gli intrighi e le cospirazioni di quanti vogliono usurparne il potere. Ci piace perché ci mette di fronte a temi importanti, come il desiderio di giustizia e l'importanza del sacrificio per il bene altrui.
The Last Kingdom è una serie originale prodotta dal colosso Netflix, tratta dalla saga "Le storie dei re sassoni" scritta da Bernard Cornwell ambientate nel IX secolo, e narra le sanguinose vicende dei sassoni e delle loro lotte per il controllo della futura Inghilterra. Ci piace perché è divertente, dura, drammatica, senza però rinunciare a un pizzico di romanticismo.
Serie storica prodotta da History Channel, Knightfall è ambientata nel Medioevo all'epoca delle crociate e, più precisamente, dopo la sconfitta dei templari ad Acri. La trama si sviluppa in modo consistente, tra inganni, alleanze, matrimoni combinati e tradimenti. Ci piace perché è la storia, quella con la esse maiuscola, a fare da protagonista.
Terza parte della trilogia formata da "The White Queen" e "The White Princess", questa miniserie britannica si centra sulla figura di Caterina d'Aragona, la prima moglie di Enrico VIII, e lo fa mettendone in evidenza la forza, la fierezza e l'intelligenza. Ci piace perché dà nuova voce a una donna che non merita di essere ricordata soltanto per il suo divorzio.
Questa pluripremiata miniserie statunitense, scritta da Craig Mazin e prodotta da HBO, ripercorre, come è facile dedurre, le vicende del disastro nucleare del 1986 e lo fa in 5 puntate di un'ora ciascuna, in cui si condensano il dolore e l'angoscia dei suoi protagonisti. Ci piace perché è stata capace di dare a una catastrofe una dimensione più personale, umana, anche nella tragedia.
Contando su un cast di altissimo livello, questa miniserie statunitense di sette puntate ripercorre la vita e la carriera del secondo presidente degli Stati Uniti John Adams, sullo sfondo della guerra d'indipendenza.
Downton Abbey, forse, non ha neanche bisogno di presentazioni. Ci piace perché non siamo mai stanchi dei ritratti dell'Inghilterra di inizio novecento.
Sfruttando una solida base di partenza, ovvero l'omonimo romanzo di Jane Austen, questa miniserie della BBC in 6 puntate ci riporta nella vita delle sorelle Bennet, con un Mr. Darcy d'eccezione: Colin Firth. Ci piace perché è molto fedele al testo originale.
Questa miniserie made in France in 8 puntate merita molta più attenzione di quella che le si concederebbe se si prestasse attenzione solo alla tremenda traduzione da romanzo rosa del suo titolo in Italia. A fare da sfondo alla storia, la Parigi di fin de siècle in uno dei momenti più scioccanti della sua storia (l'incendio di le Bazar de la Charité) e al centro della scena tutti i riflettori puntati sulla condizione della donna: è per questo che ci piace.