Le serie TV più attese e che si sono rivelate un grande flop
"The Defenders" era un crossover di quattro personaggi dell'Universo Marvel che avevano già le loro rispettive serie su Netflix: Jessica Jones, Daredevil, Iron Fist e Luke Cage. La sua cancellazione coincide con la comparsa della piattaforma Disney+, che include i contenuti Marvel, ma in realtà si deve alla scarsa qualità della serie.
Il successo o il fallimento di una fiction molte volte è frutto del caso. Sulla carta, può soddisfare le migliori condizioni (buon cast, ottima sceneggiatura, eccellente produzione o regia) e tuttavia non ottenere il favore del pubblico. "Vinyl" ne è un esempio. Nonostante la presenza di Martin Scorsese e Mick Jagger alla produzione, la HBO non ha creduto in questo ritratto dell'industria discografica. Gli ha concesso una seconda stagione nella speranza che le cose andassero meglio, ma non è stato così, e poi il prezzo era troppo alto. Alla fine la serie è stata cancellata.
La prima serie di Woody Allen per la piattaforma di streaming Amazon Studios ha come protagonisti lui stesso e la cantante/attrice Miley Cyrus. In un'intervista a Deadline, Woody Allen ha affermato: "Mi sono pentito ogni secondo da quando ho accettato".
Questa serie Netflix vede come protagonista Naomi Watts nei panni di Jean Holloway, una terapista che svolge il suo lavoro in modo molto particolare, instaurando relazioni intime con i suoi pazienti. "Gypsy" non ha ricevuto il favore della critica né del pubblico e per questo non è andata oltre la prima stagione.
Il fatto di essere l'erede di "Lost" ha pesato troppo su questa storia che ci ha messo molto a decollare, nonostante le sue solide premesse. E poi l'interpretazione di Joseph Fiennes lasciava molto a desiderare... Nonostante ciò, la sua unica stagione è stata eccezionale e si è conclusa con un finale all'altezza delle aspettative.
Dopo due stagioni, "Carnivàle" è stata cancellata dato il costo elevato degli episodi, lasciando il pubblico con la voglia di sapere cosa sarebbe successo ad Annie...
La HBO riponeva grandi aspettative in "Here and Now - Una famiglia americana" e Tim Robbins. Contro ogni previsione, la serie scritta dal premio Oscar Alan Ball è stata un vero fiasco. Questa è la seconda serie HBO con Tim Robbins a essere cancellata (la prima è stata "The Brink" del 2015).
Un musical prodotto da Steven Spielberg con guest star come Uma Thurman e Nick Jonas che puntava in alto ma che invece si è rivelato un flop. Il primo episodio di questo omaggio a Broadway aveva ricevuto ottime recensioni, ma poi la serie ha perso sempre più spettatori.
La scommessa milionaria di Amazon si basa sul romanzo di Francis Scott Fitzgerald "Gli ultimi fuochi". La serie racconta la storia di Monroe Stahr, un magnate del cinema americano. È stata cancellata dopo sole due settimane.
Nonostante un'imponente campagna promozionale e un episodio pilota da 10 milioni di dollari, "Terra Nova" non è riuscita a sopravvivere. SyFy e Netflix avevano preso in considerazione l'idea di riprenderne la produzione, ma era troppo dispendiosa per la televisione.
C'erano già troppe serie di CSI ("CSI: Las Vegas", 2000; "CSI: Miami" 2002; e "CSI: New York", 2004) e questa non ha saputo conquistare il pubblico come le precedenti, motivo per cui è durata solo due stagioni.
Nonostante sia uno spinoff dell'omonimo e fortunato film con Tom Cruise, la serie non ha ottenuto buoni indici di ascolto. Originariamente era composta da 13 episodi, ma è stata cancellata dopo 10 episodi.
Una commedia assurda e surrealista che non ha mai sfondato su Netflix, dove è approdata da Youtube. È durata due stagioni di 8 episodi, per poi essere cancellata senza pietà. Indimenticabile, però, l'esilarante scena del gelato.
Il reboot della serie di successo del 2006 "Heroes" era di pessima qualità. Stando a quanto riporta TVInsider, il creatore della serie Tim Kring ha dichiarato: "Voglio assicurarvi che il finale è esattamente quello che avevamo pianificato fin dall'inizio [...] se ci fosse una storia in più, non farebbe parte di Heroes Reborn, ma di un capitolo futuro".
Questa serie musicale ha subito ritardi nella produzione e ha comportato l'esborso di circa 120 milioni di dollari solamente per la metà della prima stagione. Alla fine, il regista Baz Luhrmann ha fatto lievitare la spesa a 200 milioni, portando la serie a essere irrimediabilmente cancellata.
Anche l'audience di questa serie non faceva altro che crollare. D'altronde adattare un film ("Il mago di Oz", 1939) a un formato seriale televisivo è complicato.
Brittany Robertson puntava a scrollarsi di dosso la fama di sfortunata che l'accompagna a Hollywood, ma è successo esattamente il contrario. "Girlboss" non era una brutta serie, aveva un finale aperto e una critica discretamente favorevole. Eppure non ce l'ha fatta a resistere ed è stata cancellata.
"Powerless" aveva un grande potenziale, ma veniva trasmessa nella stessa fascia oraria di "Grey's Anatomy" e "Supernatural". Non aveva alcuna possibilità contro queste due serie di grande successo.
La produzione dell'Universo Marvel era stata realizzata in fretta e furia e rifletteva una scarsa cura dei dettagli, come dimostrano i costumi e la messa in scena della serie.
Trattare l'argomento della malattia in TV spesso è una cosa complicata. Fatto sta che il pubblico non ha gradito la serie, che nonostante la presenza di un'attrice del calibro di Lucy Hale è durata solo una stagione.
Questa serie postapocalittica è fin troppo peculiare: mescola ogni cosa immaginabile (cannibalismo, romanticismo, droghe, katane e molto altro), il che non ha convinto il pubblico più convenzionale e, al contrario, lo ha disorientato.
I reboot non sempre funzionano e ancor meno se uno dei personaggi principali è venuto a mancare (Luke Perry), come nel caso di questo reboot di "Beverly Hills, 90210" del 1990. In termini di audience, è stato un vero e proprio disastro.
Se già "Pretty Little Liars" si era allungata troppo, farne uno spinoff non è stata per niente una buona idea. La serie originale aveva perso fan e pubblico, cosa che si è ripetuta in questo spinoff.
Un'altra vittima del calo di ascolti è stata "The InBetween", che non è stata rinnovata dopo una sola stagione. Va detto che la serie è iniziata con buoni risultati, ma poi è andata a rotoli.