Da dove viene la leggenda popolare delle streghe
I miti e le leggende che circondano le streghe e la stregoneria, nel corso dei secoli, si sono radicati nell'immaginario collettivo. Personaggi che incuriosiscono (e, allo stesso tempo, intimoriscono), sono state protagoniste di momenti terribili della storia dell'uomo.
Storicamente, infatti, alle donne che venivano dichiarate streghe veniva attribuito, ad esempio, il diffondersi di malattie rare e quanto nel mondo appariva come inspiegabile logicamente. Questa connotazione negativa, però, non ha evitato che ispirassero storie di ogni genere, film e feste popolari. Vuoi saperne di più su di loro?
Foto: Unsplash - Sierra Koder
In Italia sono numerose le leggende popolari che si rifanno alle streghe. Quella più famosa riguarda la città di Benevento, sede, sempre secondo il mito, di un raduno delle streghe attorno a un albero sulle rive del fiume Sabato. La leggenda si diffonde nel VII secolo, durante la dominazione longobarda: sebbene convertiti al cattolicesimo, i regnanti dell'epoca non avevano abbandonato del tutto i miti legati al paganesimo.
È all'antichità, infatti, che dobbiamo risalire per individuare l'origine delle streghe e della stregoneria. Nella stessa Bibbia si narra che il re Saul chiese a una negromante del villaggio di Endor di evocare lo spirito del profeta Samuele, morto poco prima.
Di quei tempi lontanissimi non ci sono molte allusioni alle streghe, ma è chiaro che agli occhi della gente apparivano già come qualcosa di temibile e riprovevole, al punto da arrivare a essere proibite, come mostra il contenuto della Legge delle XII tavole del 450 a.C. o la Legge Cornelia, che condannava a morte chiunque praticasse la stregoneria.
Allo stesso modo, si trovano riferimenti alle streghe anche nell'antica Grecia. Si credeva che provenissero dalla regione della Tessaglia, come la strega Erichto menzionata nel Libro VI della Pharsalia di Marco Anneo Lucano. Per quanto riguarda Roma, la leggenda vuole che Orazio evocò la strega Canidia sul colle Esquilino.
Ma è solo nel Medioevo che si inizia ad avere la concezione che abbiamo oggi delle streghe. Era un'epoca di persecuzioni e terribili punizioni per tutte le donne accusate di stregoneria. Una pratica che si sarebbe protratta, approssimativamente, dal 1480 al 1750 in Europa e in Nord America.
Va notato che la pratica della stregoneria non era appannaggio esclusivo delle donne; c'erano uomini, maghi e stregoni, che venivano uccisi per questo motivo. Anche se è vero che la donna era considerata più incline a indulgere nelle arti oscure a causa della sua "debolezza morale".
Le streghe erano condannate per le loro azioni diaboliche e accusate di ogni male, qualunque esso fosse. C'era una carestia? Colpa delle streghe. Parassiti? Colpa loro. Epidemia di peste? Sempre colpa loro.
Quando nacque Carlo I di Spagna e V di Germania, stava per iniziare la guerra degli ottant'anni, cadde una forte nevicata, c'erano temperature estremamente rigide e molti raccolti andarono perduti. La carestia si abbatté sulla popolazione e si aggiunse ad altre disgrazie come la peste, il vaiolo, l'influenza e il morbillo. La morte era protagonista della vita quotidiana e bisognava trovare i colpevoli della situazione. Chi meglio delle streghe?
Molte delle persone accusate di essere streghe finirono sul rogo dopo essere state processate da una folla impaurita e superstiziosa. Non importava se fossero colpevoli o meno. Se qualcuno le accusava di essere streghe, venivano condannate.
Sebbene l'immagine che abbiamo è quella delle streghe bruciate sul rogo, questo non era l'unico modo in cui la sentenza veniva eseguita. Alcune, come le streghe di Salem negli Stati Uniti, furono i m p ic cate, per esempio. Altre, invece, venivano crudelmente torturate finché non confessavano i loro terribili segreti.
L'unica prova necessaria per accusare e condannare una donna di essere una strega poteva essere il semplice fatto che apparisse in sogno a qualcuno, che fosse stata vista "in situazioni strane" o che avesse malformazioni o macchie, considerate segni evidenti del diavolo in persona.
Foto: Unsplash - Jr. Korpa
Fu un papa, Innocenzo VIII, a far proprie le credenze popolari secondo cui le streghe erano responsabili di tutti i mali e a elevarle sugli altari, accusandole di omicidio, di stravolgere la natura e di opporsi al matrimonio e alla nascita di bambini.
Foto: Unsplash - Ksenia Yakovleva
Il potere religioso si accanì contro le streghe e ne nacque il Melleus Maleficarum, un libro scritto da due ecclesiastici, Jakob Sprenger e Heinrich Kramer, che servì a stabilire come fossero e come si comportassero e di come fosse necessario lanciare una "caccia alle streghe".
Per quanto riguarda l'immagine delle streghe, sono molte le teorie che hanno contribuito a plasmare l'aspetto che diamo loro oggi. Ad esempio, il fatto che portino un mantello a punta potrebbe avere a che fare con l'obbligo di indossarlo imposto dal papa Innocenzo III nei confronti del popolo ebraico, che spesso veniva accusato di stregoneria.
Foto: Pexels - Monstera
E il fatto che volino sulle s c ope potrebbe essere spiegato dagli effetti generati dalla mandragora, pianta che veniva usata nei riti di stregoneria e che provoca allucinazioni, tra cui la sensazione di alzarsi e spiccare il volo. Le scope, così come il cappello e altri elementi, deriverebbero da rappresentazioni di pittori dell'epoca.
Foto: Pexels - Thirdman
La verità è che l'immagine di strega brutta, con le verruche, che vola e prepara pozioni in un calderone era opera del famoso pittore fiammingo Pieter Brueghel "Il Vecchio", che la raffigurava così sulle sue tele.
È anche vero che la stregoneria è stata rappresentata in modi molto diversi a seconda della parte di mondo in cui ci si trova. Questa è l'immagine che ne ha il mondo occidentale.
Foto: Pixabay - 192635
Oggi le streghe sono un buon pretesto per travestirsi in occasione di feste come Halloween, ma la realtà è che continuano a esistere pratiche di "stregoneria" come la Wicca (una delle più diffuse). Questa prevede la realizzazione di incontri chiamati sabbat ed esbat, uno dei quali il 31 ottobre, proprio in coincidenza con Halloween.
Foto: Pexels - Cottonbro
Per quanto riguarda le leggende, si dice che le streghe avessero stretto un patto con il diavolo, che consentiva loro di svolgere pratiche come la magia nera o il m a locchio. Potevano lanciare ogni tipo di incantesimo al servizio del maligno.
Foto: Unsplash - Freestocks
Secondo un'altra leggenda, le streghe si riunivano di notte per compiere i loro riti magici. Questi incontri, da cui prendono il nome quelli che si svolgono ancora oggi, erano chiamati sabbat.
A quegli oscuri raduni le streghe potevano arrivare velocemente da qualsiasi luogo si trovassero sfrecciando nei cieli con le loro scope grazie al potere concesso loro dal diavolo (il cosiddetto "volo delle streghe").
Secondo queste leggende, le streghe erano donne solitarie che vivevano in compagnia dei loro animali domestici. Conosciuti come "familiari", erano cattivi come o più di loro: gatti neri, corvi, rospi, ragni, ratti, lepri... I gatti neri, in particolare, sono arrivati fino ai nostri giorni come simboli di sfortuna.
Foto: Pixabay - Claudia Wollesen
Le streghe sono anche famose per mangiare i bambini e per preparare pozioni con i loro resti. In paesi come la Russia, la Repubblica Ceca e la Polonia abbondano le leggende su streghe malefiche che entrano di notte nelle stanze dei piccoli con cattive intenzioni...
Foto: Pixabay - Borkia
Nel corso della storia sono circolate molte leggende e storie di streghe: il processo alle streghe di Triora in Italia; le streghe di Zugarramurdi in Spagna; quelle di Pendle e Samlesbury nel Regno Unito o quelle di Salem negli Stati Uniti. Oggi queste figure, che continuano a suscitare curiosità, fanno parte dell'immaginario e della cultura popolare, di celebrazioni e storie narrate in svariati formati che ne perpetuano il ricordo.
Foto: Unsplash - Rhett Wesley