Le origini di Netflix: ricordate le serie da cui è iniziato tutto?

Netflix = serie (soprattutto)
La storia di Netflix
Con lo streaming cambia tutto
Tutto grazie allo streaming, ma non solo...
La prima serie: Lilyhammer
Lilyhammer: è stata anche la prima a essere cancellata
House of Cards
Gli Underwood hanno cambiato tutto
Kevin Spacey, cancellato
Orange is the New Black
Referente LGTBIQ+
Abbattendo muri
Uzo Aduba, storia di Netflix
Tredici
Una storia dura, ma necessaria
Un tema controverso
Stranger Things
Netflix è 'Stranger Things'
Il fenomeno che non si ferma
The Crown
Attori e attrici fantastici
Due stagioni per completare un'opera maestra
Narcos
Successo sperato, ma inatteso
Unbreakable Kimmy Schmidt
Lo show di Kimmy... e di Titus!
Hemlock Grove
Meritava più successo?
Bloodline
Un cast eccezionale
Una delle migliori serie del XXI secolo
BoJack Horseman 
Netflix = serie (soprattutto)

Netflix è sinonimo di serie televisive. La celebre piattaforma ha basato il suo trionfo proprio su questi contenuti, accumulando milioni di iscritti in tutto il mondo. Con la sua innovativa offerta, Netflix ha rivoluzionato il consumo di video a livello globale. Questa è la storia di un cambiamento epocale nel paesaggio dell'intrattenimento.

La storia di Netflix

Molti potrebbero non sapere che, nelle sue fasi iniziali, il funzionamento di Netflix era completamente diverso: i DVD venivano inviati ai clienti tramite posta. Dopo aver visionato il film o la serie, il cliente restituiva il DVD.

Con lo streaming cambia tutto

L'introduzione dello streaming ha rappresentato un cambiamento radicale nel modello di servizio dell'azienda. In effetti, Netflix non è nata come il colosso dello streaming che conosciamo oggi.

Tutto grazie allo streaming, ma non solo...

È grazie allo streaming che la nota piattaforma ha raggiunto la notorietà, ma non solo. Ad assicurarne il successo sono state alcune sue produzioni originali: parliamo soprattutto di serie. Ricordate quali sono state le prime che sono uscite su Netflix?

Foto: Unsplash @freestocks

La prima serie: Lilyhammer

La prima serie prodotta da Netflix è stata 'Lilyhammer', ve la ricodate?  Tre stagioni che non possiamo dire che abbiano lasciato il segno, ma hanno comunque fatto la storia della televisione in streaming,

 

 

Lilyhammer: è stata anche la prima a essere cancellata

Questa produzione fu trasmessa per la prima volta nel gennaio del 2012, con 24 episodi fino a dicembre 2014. Tre stagioni in cui Stevie Van Zandt, chitarrista degli 'E Street Band', anche conosciuto per la sua partecipazione ne 'I Soprano', dava vita a Frank Tagliano, un boss mafioso degli Stati Uniti che, dopo aver testimoniato contro un suo superiore, viene inviato a Lillehammer, una piccola località norvegese, con il programma di Protezione Testimoni. Ma la situazione non gli impedisce di ricominciare con i suoi affari, a migliaia di kilometri dagli USA.

House of Cards

Il successo, però, arrivò con un'altra produzione. Il 1º febbraio 2013 Netflix sorprese tutti lanciando ''House of Cards'. La locandina era perfetta, con Kevin Spacey (prima di precipitare negli abissi) e Robin Wright, entrambi con accesso diretto all'Ala Ovest della Casa Bianca. Quando il pubblico vide Frank e Claire Underwood in azione, beh, fu amore a prima vista.

Gli Underwood hanno cambiato tutto

Vedere Kevin Spacey parlare alla telecamera faceva raggelare il sangue. La produzione, i copioni, le trame, le interpretazioni... tutto era perfetto in 'House of Cards' ed è stato, senza dubbio, il primo grande successo della piattaforma, tanto da diventare la prima serie originale trasmessa in streaming a competere per gli Emmy, con nove nomination per la sua prima stagione. Non ottenne, però, nessun premio.

 

Kevin Spacey, cancellato

Alla fine, Kevin Spacey è stato allontanato in maniera fulminea e la sesta e ultima stagione non ha avuto il finale che meritava. 'House of Cards' ci ha salutati a novembre 2018, con la sensazione di aver raggiunto il suo obiettivo, diventando una delle serie originali Netflix che passerà alla storia come pioniera sotto molti molti aspetti.

Orange is the New Black

Cinque mesi dopo il lancio di 'House of Cards', nel luglio 2013, è arrivato uno dei successi più clamorosi di Netflix: 'Orange is the New Black'. La serie, diretta da Jenji Kohan, racconta la storia di Piper Chapman, una donna di classe media condannata a 15 mesi di reclusione per contrabbando.

Referente LGTBIQ+

Per sette stagioni, 'Orange is the New Black'  è stata la serie portavoce di temi razziali, di genere e, soprattutto, un referente LGTBIQ+, riuscendo a combinare dramma e commedia. Un punto in più: il cast era composto quasi al 100% da donne.

Abbattendo muri

La serie, così come affermò Kate Mulgrew (Red nella serie) in un'intervista a The Guardian, ha aiutato ad abbattere molti tabù e molti pregiudizi: "La televisione, finora, aveva avuto paura di mostrare questo lato delle donne".

Uzo Aduba, storia di Netflix

Uzo Aduba ha l'onore di aver fatto ricevere a Netflix il suo primo Emmy. Come migliore attrice protagonista per il suolo di Suzanne 'Crazy Eyes'.

 

Tredici

Lanciata nel marzo 2017, la serie (basata sulla novella per ragazzi di Jay Asher) è stata una di quelle che ha avuto un maggior impatto di pubblico adolescenziale della piattaforma. La storia racconta la vita della studentessa Hannah Baker e le ragioni che l'hanno indotta a togliersi la vita.

Una storia dura, ma necessaria

La storia è raccontata in prima persona dalla stessa Hannah Baker, interpretata in modo magistrale da Katherine Langford. In ognuno dei 13 episodi della prima stagione, la protagonista dedicava delle registrazioni a coloro che considerava responsabili della sua situazione.

Un tema controverso

'Tredici' è riuscito a far emergere il dibattitto sui suicidi tra gli adolescenti e ha mobilizzato una gran parte del settore educativo di tutto il mondo davanti a un problema che, in molti casi, veniva taciuto. E lo ha fatto in modo diretto, senza tabù e considerando il proprio pubblico di adolescenti persone intelligenti e preparate.

Stranger Things

'Stranger Things' è stata lanciata nel luglio 2016 anche se sembra che siano già passati secoli. All'epoca i suoi protagonisti era ragazzi sconosciuti e con la voce ancora infantile. Cinque anni dopo, il cambio del cast è stato notevole: tutti si sono trasformati in star da contratti milionari e, soprattutto, hanno trasformato la serie nel cavallo di battaglia di Netflix.

Netflix è 'Stranger Things'

'Stranger Things' aveva tutte le carte in regola per avere successo: avventure, nostalgia degli anni '80, fantascienza, un mostro e, soprattutto, una Millie Bobby Brown che brillava su tutto il cast. E ancora: la serie è riuscita a riportare in auge una Winona Ryder che si trovava ancora nel cassetto dei dimenticati di Hollywood dopo i suoi attacchi di cleptomania.

 

Il fenomeno che non si ferma

Netflix ha saputo dare a ogni personaggio di 'Stranger Things' progetti paralleli alla serie, mantenendo così il suo cast principale contento e a casa.

 

The Crown

Lo afferma la critica e lo confermano gli ascolti: 'The Crown' è una delle migliori serie della storia. Lanciata nel novembre 2016, si presentava come una biografia di Isabella II di Inghilterra. Nessuno si aspettava l'incredibile qualità, tanto nella produzione come nella recitazione e soprattutto nel modo di affrontare i temi più polemici della vita della regina più longeva della storia.

Attori e attrici fantastici

E poi c'era lei, Claire Foy. La prima protagonista era totalmente in sintonia con Matt Smith, alzando così il livello della serie grazie alla spettacolare interpretazione. Senza dimenticarci che poi sono arrivati Olivia Colman (con un Oscar sotto il braccio) Tobias Menzies, Gillian Anderson, Vanessa Kirby, Helena Bonham-Carter, Jon Lithgow o Jared Harris trasformando la serie in un lavoro magistrale.

Due stagioni per completare un'opera maestra

Due stagioni finali vertiginose (la quinta e la sesta) e nessuno dubita che 'The Crown' avrà un posto d'onore nella storia della televisione e, con il trascorrere del tempo, diventerà una delle migliori fiction di sempre.

Narcos

Era l'agosto del 2015 quando abbiamo visto per la prima volta Wagner Moura nei panni di Pablo Escobar. Del maggior narcotrafficante della storia erano state scritte e dirette molte serie, ma nessuna ha raggiunto il livello di 'Narcos'.

 

 

Successo sperato, ma inatteso

L'interpretazione dell'attore brasiliano, il linguaggio, l'aspetto realista del documentario della serie combinato con le immagini reali di Pablo Escobar e, ovviamente, una storia di forte impatto, hanno garantito il successo di Netflix, specialmente in America Latina.

Unbreakable Kimmy Schmidt

Ci mise tanto ad arrivare, ma alla fine ce l'ha fatta. Dopo i primi anni dedicati ai drammi, Netflix ha deciso di produrre la sua prima commedia 'Unbreakable Kimmy Schmidt'. Era il 6 marzo 2015 quando Ellie Kemper vestiva per la prima volta i panni di una donna che si era reinserita nella società, dopo essere stata 15 anni sotto sequestro.

Lo show di Kimmy... e di Titus!

Adorabile, fresca, innocente e, soprattutto, con un personaggio potente come Titus Andromedon, tutti aspetti che hanno contribuito a far raggiungere il successo alla serie che è durata quattro stagioni.

Hemlock Grove

Forse 'Hemlock Grove' è arrivata troppo presto su Netflix. Era l'aprile 2013 quando questa serie horror è approdata sulla piattaforma e, per tre stagioni, ha investigato sui sospettosi omicidi perpetrati in un paesino che dava il nome alla serie.

Meritava più successo?

Con una produzione incredibile e un investimento notevole in effetti speciali, la serie non ebbe il successo tanto sperato. Neanche Famke Janssen o Bill Skarsgaard, tra i protogonisti, ci sono riusciti. È stata cancellata nell'ottobre 2015 dopo 33 episodi.

 

Bloodline

Bloodline è, forse, la serie più sottovalutata della storia degli inizi di Netflix. È stata lanciata nel marzo 2015 e ruotava attorno ai Rayburn, una famiglia con molti segreti da mantenere e molti scheletri negli armadi. Tutti si ritrovano al 45º anniversario di nozze dei genitori e il passato travolge l'intera famiglia, anche quelli che erano riusciti a nascondere meglio i loro segreti.

 

Un cast eccezionale

Kyle Chandler, Ben Mendelsohn, Linda Cardellini, Sissy Spacek o Sam Shepard facevano parte di un cast eccezionale. È durata tre stagioni ed è stata cancellata nel maggio 2017.

 

Una delle migliori serie del XXI secolo

Fu lanciata nell'agosto 2014 e per sei stagioni e 77 episodi ha raccontato la vita quotidina di un cavallo che fu una star televisiva degli anni '90 e che continua a non accettare che i suoi giorni di gloria siano finiti. Crisi esistenziali, dipendenze, amicizie interessate, ego... la serie non si è mai fatta problemi a toccare qualsiasi argomento, lasciando senza dubbio alcuni dei migliori episodi della storia dell'animazione televisiva. Una serie meravigliosa.

 

BoJack Horseman 

Molte persone hano pensato che 'BoJack Horseman' fosse un tentativo di Netflix di seguire la scia de 'I Griffin', ovvero una serie animata per adulti, irriverente. Il tempo ha dimostrato che 'BoJack Horseman' era molto più di questo. Così come Netflix.

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