Le migliori serie (e momenti TV) di sempre... scelte da un genio della comicità per la rivista Rolling Stone
La rivista Rolling Stone ha pubblicato una classifica dei programmi TV preferiti di tutti i tempi da alcuni famosi produttori televisivi. Una delle top 50 si è distinta tra la tante ed è addirittura diventata virale sui social media! La lista è davvero insolita e divertente. C'è persino Rocco Scirocco, il Muppet di "Sesamo apriti"!
Stiamo parlando della lista stilata da Raphael Bob-Waksberg, comico, sceneggiatore, produttore televisivo e doppiatore la cui carriera ha preso il volo negli ultimi anni.
Raphael Bob-Waksberg è il creatore di "BoJack Horseman", la serie animata per adulti distribuita da Netflix dal 2014 al 2020 con protagonista una star di Hollywood in decadenza che è per metà cavallo e per metà uomo. Si tratta di una serie spiritosa, drammatica e triste allo stesso tempo.
Immagine: Netflix
Bob-Waksberg non ha avuto remore a inserire la propria serie al primo posto della sua top 50. Ecco la sua lista, come appare nel tweet di Alan Sepinwall (@sepinwall) di Rolling Stone. Il giornalista aggiunge che la votazione è stata "molto insolita" e che lui "ha fatto molte, molte domande". Diamo un'occhiata ad alcuni dei titoli e delle storie più curiose incluse in questa top 50!
"BoJack Horseman" è al numero 1 insieme ad altre due serie. Una è "Tuca & Bertie", realizzata dagli stessi creatori di "BoJack" e che presenta personaggi animati simili coinvolti in situazioni imbarazzanti. È evidente che Bob-Waksberg ha in grande stima il proprio lavoro se l'ha messo in cima alla classifica!
L'altra serie che si trova ai primi posti della lista di Bob-Waksberg è "Undone" di Amazon Prime Video. Interpretata da Rosa Salazar e Bob Odenkirk, questa serie drammatica animata appare incredibilmente realistica grazie alla tecnologia del rotoscoping. Tra i suoi creatori c'è (sorpresa!) ancora una volta Raphael Bob-Waksberg.
Immagine: Amazon Prime Video
Oltre ai classici che troveresti in qualsiasi lista di programmi TV preferiti, come "Mad Men", "I Soprano", "Seinfeld" o "I Simpson", Bob-Waksberg include la "messa in onda annuale di La vita è meravigliosa" al numero 17. Si tratta di un film per il cinema, ma dato che viene trasmesso in televisione ogni anno nello stesso periodo (a Natale), si può considerare anche una serie TV.
Raphael Bob-Waksberg ha messo quattro serie comiche al decimo posto perché non riusciva a sceglierne una sola. E ha aggiunto: «TUTTE NELLA STESSA SERA?!?!?!». Perché, sì, queste serie vanno in onda sempre la stessa sera. E in realtà, non c'è niente di strano.
Immagine: Steve Carrell di "The Office" e Tina Fey di "30 Rock". Le altre due serie al numero 10 sono "Community" e "Parks and Recreation".
All'undicesimo posto c'è «Lucy ed io la settimana in cui Lucy è rimasta incinta ed è stata accusata di essere comunista e ha scoperto che Desi la tradiva». Oh, gli innocenti anni Cinquanta!
La fase della vita in cui al pubblico piace di più questo show di sketch dal vivo è quando si è al liceo. O almeno, questo è ciò che pensa Raphael Bob-Waksberg. Ed è logico. Prima del liceo, non capisci le battute. E dopo il liceo, non ti fanno più ridere.
Numero 14: «L'ultima stagione di "Breaking Bad" vista in un bar di New York pieno di tifosi, anche loro senza TV via cavo, che esultano e applaudono tutti insieme come se fossero allo stadio». A chi non sarebbe piaciuto guardare "Breaking Bad"così?
Immagine: AMC/Netflix
Salta l'intera serie e guarda solo «gli ultimi dieci minuti di Six Feet Under». Sono quelli che sono riusciti a entrare nella lista di Bob-Waksberg. Indubbiamente è uno dei finali di serie più mitici della storia della TV.
Immagine: HBO
Di solito i discorsi dei vincitori di premi non sono esattamente i momenti più interessanti della televisione, ma quando Merritt Wever ha vinto l'Emmy Award nel 2013 come miglior attrice per "Nurse Jackie - Terapia d'urto", il suo discorso è diventato subito un meme:
«Grazie mille, grazie mille, devo andare, ciao.»
....E basta! Naturalmente è stato inserito nella top 50 di Bob-Waksberg delle migliori scene televisive di sempre.
Un padre rivela ai propri figli di essere in realtà la loro madre. Una serie rivoluzionaria su Amazon Prime che ha raggiunto il 25° posto nella lista di Bob-Waksberg.
Immagine: Amazon Prime Video
Al numero 30 si piazza "Cuori senza età" (il cui titolo originale in inglese è "Golden Girls"), con Rue McClanahan e Betty White (a destra nella foto); poi è la volta di "Girls" al numero 31 con Allison Williams e Lena Dunham. Ci sembrano nell'ordine giusto. Sai che sono passati 27 anni tra l'inizio di una serie e l'altra?
Immagine: HBO/NBC
Il "Conan O'Brien Show" entra nella lista dello scrittore di commedie Bob-Waksberg, ma non tutti gli episodi. Il late-night show gli è piaciuto di più «durante lo sciopero degli sceneggiatori», cioè probabilmente quando Conan O'Brien creava da solo la maggior parte delle battute.
Al 33 troviamo «l'episodio di Star Trek: Deep Space Nine in cui tornano indietro nel tempo alla serie originale». Quindi, in realtà, pare che Waksberg apprezzi di più la serie originale. Perché non l'ha detto subito?
Il numero 37 è per "My So-Called Life", la serie cult degli anni '90 che non ha mai avuto abbastanza episodi. È bella, secondo Waksberg, «ma in un universo alternativo in cui Jared Leto non è ancora famoso». L'attore e cantante dei Thirty Seconds to Mars non sembra essere di suo gradimento.
Immagine: ABC
Questa serie era fondamentalmente, «come l'ha definita una volta la mia amica Caroline, My So-Called Life con più ragazzi». E questi ragazzi sarebbero diventati piuttosto famosi dopo aver lasciato la commedia adolescenziale. Nella foto, James Franco, Seth Rogen e Jason Segel, tra gli altri.
«Cameriere, c'è una mosca nella mia zuppa!»
«Cameriere, questo hamburger è troppo piccolo!»
«Cameriere, mi ha riempito di spaghetti!»
- «Charlie, disegnane uno! Credo che qui ci sia un tipo strano...»
Le parti preferite di Bob-Waksberg di "Sesamo apriti" erano gli «sketch di Rocco Scirocco come cameriere». E ha ragione, erano i migliori.
«Ma meno le battute sui grassi», dice Waksberg. Potevano essere accettabili quando è stata girata la serie (dal 1993 al 2004), ma ora non lo sono più.
Al numero 44, Waksberg dice: «Non sono ancora arrivato a "Pose", ma sono sicuro che mi piacerebbe molto!»
E anche a noi. "Pose" è stata candidata a diversi premi e ha vinto gli Emmy Television Academy Honors nel 2019.
Immagine: Netflix
Eccone una strana al numero 46: «Le sitcom familiari in cui bambini ebrei si infiltrano in famiglie non ebree ("Blossom - Le avventure di una teenager", "Crescere, che fatica!", "Genitori in blue jeans", ecc.)». Alla richiesta di spiegazioni rivolta da Rolling Stone, Bob-Waksberg risponde: «Che genere! Che strano microgenere televisivo».
«Io ero un bambino ebreo e non vedevo una grande rappresentazione di me stesso in televisione. Ma quando guardavo queste serie pensavo: "Quello è come me! Anche se festeggia il Natale per qualche motivo... è chiaramente ebreo!"», confessa Bob-Waksberg a Rolling Stone.
Immagine: ABC / Disney Channel
Sì, è un genere televisivo specifico, soprattutto dopo la pandemia. Un esperto sta rilasciando un'intervista seria dal suo ufficio a casa e all'improvviso il figlio irrompe e prende il controllo dell'intera trasmissione. È quello che è successo al professore di scienze politiche Robert Kelly dell'Università Nazionale di Pusan. Sarà per sempre conosciuto come "papà della BBC".
Il numero 49 è un classico: «Vecchie repliche e quiz televisivi trasmessi su altri canali quando sei a casa da scuola malato sul divano con una coperta e un secchio per rimettere davanti a te e i tuoi genitori sono entrambi al lavoro, hai l'intera giornata a disposizione e ti senti un po' meglio». Un esempio? "Love boat".
Al numero 50, per non ferire i sentimenti di nessuno, Bob-Waksberg scrive: «tutte le serie fatte dai miei amici che sarebbero rimasti delusi se non li avessi inclusi in questa lista».
Molto premuroso da parte del creatore di "Bojack Horseman"!