L'addio a Vivienne Westwood attraverso i momenti più iconici della sua vita
La morte di Vivienne Westwood segna una triste chiusura per il 2022. A darne notizia, i profili social ufficiali della stilista considerata la regina dello stile punk che si è spenta "serenamente e circondata dalla sua famiglia, a Clapham, nel sud di Londra".
"Vivienne ha continuato a fare le cose che amava, fino all’ultimo momento, disegnando, lavorando alla sua arte, scrivendo il suo libro e cambiando il mondo in meglio. Ha condotto una vita straordinaria. La sua innovazione e il suo impatto negli ultimi 60 anni sono stati immensi e continueranno nel futuro" continua il comunicato.
La sua vita è stata davvero straordinaria. Poche persone al mondo possono dire di aver rivoluzionato la cultura popolare come Vivienne Westwood e di aver impulsato un cambiamento nello stile che si è tradotto anche in un cambiamento sociale. Anticonformista, impegnata, fuori dalle righe ed innovatrice, il suo lascito va ben al di là della moda, seppur resterà per sempre vincolato ad essa.
Nata a Tintwistle, nelle Midlands inglesi, l'8 aprile 1941, da una coppia di operai tessili del Derbyshire, per oltre 60 anni ha continuato a fare ciò che più amava, da quel 1971 quando iniziò a disegnare abiti insieme a suo marito Malcom McLaren.
Dalla loro storica boutique londinese al numero 430 di Kings Road, inizia la rivoluzione. I modelli venduti scandalizzano la rigida borghesia inglese dell'epoca, che li reputa così oltraggiosi da costringere la polizia a tirare giù le saracinesche del negozio. Ma Vivienne e Malcom non sono due persone che si arrendono facilmente.
Nel 1976 tornano alla carica e riaprono lo store, ribattezzandolo Seditionaires, un arguto gioco di parole tra s e d u z i o n e e sedizione, e lo fanno con una collezione che definisce appieno il senso e il significato della cultura punk. Tutto il resto è storia: la lotta contro l'establishment a colpi di moda non risparmia neanche la Regina Elisabetta e la Thatcher, lo stretto legame con i S e x Pistols e un successo trascinante che conquista riviste, televisione e cinema.
Con la stilista inglese se ne va una leggenda, capace di cambiare la storia senza paura, creando una (necessaria) frattura nel costume sociale che nasce da una visione profondamente innovatrice del modo di vedere e sentire la moda: è forse con Vivienne Westwood, insomma, che cambia la nostra forma di intendere la moda oggi.
È stata Vivienne Westwood, infatti, ad insegnarci che la moda può non essere un interesse frivolo e superficiale e che indossare un abito non è solo un semplice modo di adornare il nostro essere, ma di definire la nostra personalità e, perché no, anche di lanciare un messaggio. In questo triste addio, ripercorriamo insieme i look più iconici della stilista inglese, che ha fatto per il mondo e la società più di quanto pensiamo.
Sono gli anni in cui Malcom diventa agente dei S e x Pistols e sono gli anni del loro più grande successo: l'irriverente "God save the Queen".
Nella foto: Malcolm McLaren e Viviane Westwood all'uscita del tribunale di Bow Street, dopo essere stati rilasciati su cauzione per una rissa. Vivienne indossa una maglietta con il volto della Regina Elisabetta.
La prima collezione firmata Vivienne Westwood ha un nome che è tutto un programma, ma in fondo, chi è più ribelle di un pirata? E la stilista lo sa bene.
Negli anni '90 lo stile di Queen V sembra, apparentemente, farsi più classico e ai capelli con la cresta sostituisce cappellini e rouches. Ma niente più lontano dalla realtà: la società è già profondamente cambiata, il punk non è più sovversivo e la gente, insomma, continua a sconvolgersi, ma molto meno. Indossare un capo classico, in fondo, rappresenta la vera originalità.
Ed eccola, diretta a Buckingham Palace, in una foto che la ritrae insieme ai suoi figli Ben e Joseph, con un altro look decisamente sobrio scelto per ricevere l'alto onore di un OBE (Most Excellent Order of the British Empire). Ma, come spesso succedeva con Vivienne Westwood, dietro il suo abito c'era molto di più... O forse dovremmo dire che sotto il suo abito c'era molto di meno? Davanti ai fotografi riuniti per l'occasione, la ribelle Vivienne, infatti, dimostrò di non aver indossato la biancheria intima.
Negli anni 2000 Vivienne Westwood non ha più niente da dimostrare al mondo, semmai le fosse interessato farlo. Le star la amano, il pubblico la ama. Sulle passerelle è un'altra regina d'Inghilterra.
Non ha più niente da dimostrare, è vero, ma continua ad avere molto da dire Vivienne Westwood. E continua a usare le sue collezioni per farlo, solo che le cause che ha a cuore adesso sono diverse, perché la moda, per lei, deve anche essere consapevole dei suoi effetti sul mondo, sull'ambiente e sulla vita degli esseri umani. Ed ecco apparire il suo impegno attraverso slogan come "Buy less, choose well, make it last" oppure "Make Love, not Fashion".
Questa foto è stata scattata a Milano, per la sfilata della collezione Autunno/Inverno 2010
E se non ha esitato a sbeffeggiare la Regina Elisabetta e Margaret Thatcher nei suoi inizi, poteva temere di presentarsi davanti all'allora Primo Ministro britannico James Cameron a bordo di un veicolo blindato per protestare contro la politica sui combustibili fossili del suo governo?
Non c'è dubbio che la sua vita sia stata straordinaria e qualsiasi omaggio potrebbe essere riduttivo. Ha portato il caos in un mondo fin troppo rigido e la rivoluzione laddove non pensavamo neanche che ce ne fosse bisogno. Forse adesso possiamo dire davvero che "the punk is dead". E ci dispiace moltissimo.