La rara malattia di Matt Smith, attore di 'House of the Dragon'

Da dieci anni sulla cresta dell'onda
Dall'Undicesimo Dottore a Daemon Targaryen
Matt Smith voleva diventare calciatore da giovane
Giovane promessa
Una diagnosi ineludibile
Spondilosi cervicale
Incompatibile con lo sport d'élite
Ricordando quel momento difficile
'Ero sicuro che sarei diventato un calciatore'
Un duro colpo per un adolescente
'A scuola ero il migliore di tutti a calcio'
La frase che ha cambiato tutto
'Sei molto più bravo a recitare'
Come calciatore? Nessuno lo saprà mai
Come attore? Eccezionale
Altri personaggi leggendari
Da dieci anni sulla cresta dell'onda

Matt Smith è senza dubbio uno degli attori televisivi più rilevanti degli ultimi dieci anni.

Dall'Undicesimo Dottore a Daemon Targaryen

L'interprete inglese ha dato vita all'Undicesimo Dottore in "Doctor Who", al Duca di Edimburgo in "The Crown" e, più recentemente, a Daemon Targaryen, uno dei personaggi più interessanti di "House of the Dragon".

Foto: HBO

Matt Smith voleva diventare calciatore da giovane

Quello che non tutti sanno è che all'inizio Matt Smith non era destinato a sfondare come attore, ma come calciatore della Premier League, arrivando a firmare per il Leicester City.

Giovane promessa

Nato nel 1982, Matt Smith è cresciuto nelle accademie giovanili di Northampton Town, Nottingham Forest e Leicester City. Era una giovane promessa della Premier League alla fine degli anni '90.

Una diagnosi ineludibile

Ma all'età di 16 anni, quando giocava nella squadra giovanile del Leicester City, il giovane Matt Smith ricevette una dura diagnosi che lo costrinse ad appendere prematuramente gli scarpini al chiodo.

Spondilosi cervicale

Il giovane talento era affetto da spondilosi cervicale, una malattia degenerativa della schiena che riduce notevolmente le prestazioni atletiche ai massimi livelli. La malattia è più comune dopo i 60 anni, ma Matt Smith l'ha sviluppata molto prima del previsto.

Incompatibile con lo sport d'élite

In sostanza la spondilosi cervicale interessa i dischi intervertebrali del collo, causandone il restringimento e provocando infine l'osteoartrite e la comparsa di protrusioni note come speroni ossei.

Ricordando quel momento difficile

Matt Smith stesso ha raccontato la sua storia a Kirsty Young nel programma "Radio 4'2 Desert Island Discs" della BBC Radio.

Gli attori che hanno deciso di lasciare Hollywood

'Ero sicuro che sarei diventato un calciatore'

L'attore ricorda che è stato "un periodo molto difficile perché mi sentivo insoddisfatto. A essere sincero, ero sicuro che sarei diventato un calciatore professionista".

Un duro colpo per un adolescente

Trovarsi in questa situazione nel pieno dell'adolescenza ha portato Matt Smith a negare una realtà dolorosa, ma ineludibile.

'A scuola ero il migliore di tutti a calcio'

"Non riuscivo a dire alla gente cosa mi era successo. Il mio ego mi diceva che era così, che ero un calciatore. A scuola ero il migliore di tutti a calcio e, all'improvviso, niente", ricorda Matt Smith.

La frase che ha cambiato tutto

Dopo un periodo caratterizzato dalla negazione della malattia e dalla depressione, Matt Smith ascolta una frase che nella sua semplicità gli serve per aprire gli occhi alla nuova realtà.

'Sei molto più bravo a recitare'

Fu Terry Hardingham, il suo insegnante di recitazione, a dire al giovane Matt Smith: "Non avresti mai dovuto fare il calciatore, sei molto più bravo a recitare".

Come calciatore? Nessuno lo saprà mai

Ad oggi è impossibile sapere dove sarebbe arrivato il Matt Smith calciatore. Ciò che è innegabile è che come attore Matt Smith è un concentrato di talento, soprattutto nelle parti del cattivo.

Come attore? Eccezionale

Ma è chiaro che, essendo nato nel 1982, se fosse stato un calciatore professionista adesso si sarebbe sicuramente ritirato, mentre la sua carriera di attore ha ancora tanti anni davanti a sé.

Altri personaggi leggendari

D'altronde, è grazie alla sua malattia che possiamo dire di aver visto in televisione il Doctor Who con la frangia più cool e il cattivo più ipnotico del 2022 in "House of the Dragon". Non tutto il male vien per nuocere!

Foto: HBO