La Gioconda rimane al Museo del Louvre: respinto il ricorso per restituirla ai presunti discendenti
Ad aprile 2024 aveva fatto discutere la richiesta avanzata da una misteriosa associazione di restituire la Gioconda di Leonardo da Vinci ai presunti eredi del Maestro, residenti in Italia.
Ma sembra che la Monna Lisa non lascerà il museo del Louvre di Parigi, almeno nel prossimo futuro...
Sostenendo di agire in nome dei discendenti di Leonardo, l'organizzazione International Restitutions si era rivolta al Consiglio di Stato, la massima corte amministrativa della Francia, i cui edifici si trovano proprio di fronte al museo.
Fondata nel 2021, questa associazione rimane avvolta nel mistero, poiché non se ne conoscono né la sede né i leader. In precedenza aveva già avanzato richieste simili (con esito negativo) per altre opere scoperte tra il 1915 e il 1923 dal servizio archeologico dell'Armata d'Oriente.
Il 14 maggio 2024 il Consiglio di Stato ha emesso la sua decisione di respingere l'istanza presentata da International Restituitions.
Il tribunale ha inoltre disposto per l'associazione il pagamento di una multa di 3.000 euro per lite temeraria.
Esposto nelle collezioni reali dal 1516, poi al Louvre dal 1797, il celebre dipinto fa parte del patrimonio francese da più di cinque secoli, dopo essere stato acquisito da Francesco I, l'allora re di Francia.
Realizzato dal maestro italiano all'inizio del XVI secolo, questo ritratto di giovane donna è innovativo, perché la modella è raffigurata fino alla vita e presenta uno sguardo enigmatico che sembra seguire chi la osserva.
Il dipinto, esposto nella vasta Salle des Estates dal 1966, è senza dubbio l'opera d'arte più famosa delle ricche collezioni del Louvre, di cui è il simbolo e il gioiello.
Rubato nel 1911 da un vetraio italiano, il ritratto della Gioconda è stato recentemente preso di mira da alcuni attivisti ambientali. Oggi come ieri, il suo sorriso enigmatico continua a scatenare passioni!
Da quando è stata esposta al Louvre, la Monnalisa è uscita dal museo solo in due occasioni, oltre all'episodio del 1911: nel 1963 per una mostra negli Stati Uniti e nel 1974 per un'altra mostra in Giappone.
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