Julio Iglesias: una vita di successi... ed eccessi
Uno degli artisti spagnoli più universali della storia. Una macchina in grado di generare fan o haters in parti uguali. Lui stesso, con la sua caratteristica abbronzatura e portamento, ha osato definirsi un 'ladro e un gentiluomo' e la sua vita è stata sinonimo di successo. Dopo oltre 50 anni alla ribalta, Julio Iglesias è ancora sulla cresta dell'onda...
Attraverso il suo profilo Instagram, Julio Iglesias ha denunciato quelle che descrive come 'bugie' che si dicono da anni sulla sua vita. "Tante bugie, tante speculazioni sulla mia vita e poche verità. Ci sono aneddoti misteriosi, altri descritti da me, ma l'essenza della verità non è stata ancora raccontata", dice nel suo testo.
Foto: Instagram - @julioiglesias
"È molto complicato per gli altri scrivere il rapporto della mia anima con la mia testa. Questa è la storia che deve essere raccontata, il resto sono piccolissimi aneddoti e speculazioni che confondono le persone", assicura il cantante.
In quella stessa pubblicazione, Julio Iglesias fa notare che forse è il momento di scrivere in prima persona della sua vita. "Quasi ogni giorno comincio a scrivere cose e più cose sulla mia vita. Ma senza portarle a conclusione (…). Qualcuno penserà perché non scrivo io su me stesso. Non so se sia imbarazzo o paura, ma dovrò farlo".
In attesa di tutti quei dettagli scritti di suo pugno, faremo un viaggio attraverso la vita di uno degli artisti spagnoli più conosciuti e famosi al mondo. Una biografia non ufficiale della vita di eccessi e successi di Julio Iglesias...
Julio Iglesias è nato a Madrid, il 23 settembre 1943, in una famiglia benestante, suo padre il noto medico Julio Iglesias Puga -meglio conosciuto come 'Papuchi'- e María del Rosario de la Cueva y Perignat.
Nell'immagine, possiamo vedere Julio Iglesias con suo padre negli anni '90.
La famiglia si completava con altri tre fratelli, di cui solo uno condivideva con lui gli stessi genitori. Si trattava del fratello Carlos Luis Iglesias che, inizialmente, avrebbe seguito le orme del padre esercitando la professione di medico ma che, alla fine, ha finito per seguire quelle del fratello Julio, diventandone il manager.
Nella foto, Julio Iglesias con i suoi genitori, suo fratello Carlos e i loro figli negli anni '80.
Da giovane, Julio Iglesias avrebbe potuto intraprendere una strada molto diversa da quella che lo ha portato finalmente al successo planetario come cantante. Infatti firmò un contratto come portiere nelle giovanili del Real Madrid in un momento in cui negli spogliatoi ci si incrociava con leggende come Velázquez, Grosso o Pedro de Felipe.
Il sogno di fare il calciatore si stava quasi realizzando, infatti Julio Iglesias era sul punto da entrare a far parte della prima squadra del Real Madrid. "Mi sento a casa nel mondo del calcio e lo amo immensamente", ha detto. Poi,un terribile incidente d'auto nel 1962 ha messo fine alla sua carriera e al suo sogno di essere un calciatore.
In quell'epoca, Julio Iglesias combinava i suoi allenamenti con l'università. Al momento dell'incidente, decise di abbandonare gli studi, per riprenderli negli anni '90 a Murcia e, infine, a Madrid, dove si è laureato nel 2001.
Quell'incidente lo ha costretto a vivere per un anno e mezzo semiparalizzato su una sedia a rotelle. Una situazione terribile dalla quale è uscito con determinazione e coraggio. Quel momento così difficile è stato anche il punto di svolta per muovere i primi passi verso il successo come artista musicale.
L'infermiere che si prese cura di lui in ospedale dopo l'incidente, Eladio Madaleno, regalò a Julio Iglesias una chitarra con la quale iniziò ad esercitarsi e suonare, mescolando musica con poesie da lui scritte. Fu il primo contatto dell'artista con la musica, l'inizio di una "storia d'amore" che non sarebbe mai finita...
Le prime esibizioni sono avvenute nella città di Peñíscola, a Castellón, dove trascorreva l'estate. Lì si è esibito in diversi locali e con molti altri musicisti.
E dalle umili ambientazioni della costa mediterranea al Regno Unito. Dopo la sua guarigione, ha trascorso un periodo di tempo a studiare inglese, prima a Londra e poi a Cambridge, dove si esibiva occasionalmente all'Air Port Pub, cantando canzoni dei Beatles o di Tom Jones.
Ed è proprio in questo pub di Cambridge che nascerà una delle canzoni più mitiche di Julio Iglesias, 'Gwendolyne', con la quale rappresentò la Spagna all'Eurovision Song Contest del 1970 e che si ispirò, secondo lo stesso artista, a una ragazza francese da lui incontrato lì e di cui si innamorò, si chiamava appunto Gwendolyne Bollore.
Da qualche tempo Julio Iglesias aveva iniziato a comporre la propria musica e nel 1968 ha partecipato al Festival Internazionale della Canzone di Benidorm, dove ha vinto con la canzone 'La vida sigue igual'.
Il suo successo a Benidorm aprì le porte al mondo della musica come professionista, firmando con l'etichetta 'Discos Columbia', la sezione latina della 'Columbia Records' e iniziò il suo successo come cantante. Da quel momento furono molte le partecipazioni ai festival, non solo in Spagna, ma anche in Romania, Cile o Italia, periodo in cui pubblicò il suo primo album, 'Yo canto', arrivando a partecipare con grande entusiasmo all'Eurovision nel 1970.
Julio Iglesias ha avuto anche il tempo di entrare nel mondo della recitazione come protagonista in 'Amore pensami', un film autobiografico ispirato alla prima canzone con cui divenne famoso. Non è il suo unico progetto sul grande schermo, infatti nel 1980 ha partecipato anche nel film 'Innamorarsi alla mia età'.
Julio Iglesias non vinse l'Eurovision Song Contest, ma il suo successo è stato indiscutibile. 'Gwendolyne' è stata registrata in quattro lingue diverse ed è stata in testa alle classifiche sia in Spagna che America Latina. Nello stesso anno (1970) ha battuto tutti i record, esibendosi in 41 concerti in 41 città diverse in soli 30 giorni.
Sempre nel 1970 Julio Iglesias conosce Isabel Preysler, che sposerà pochi mesi dopo, il 29 gennaio 1971 a Illescas (Toledo), donna che ispirò molte sue canzoni e dalla quale ebbe tre figli: Chabeli, Julio José ed Enrique.
La relazione tra Julio Iglesias e Isabel Preysler non fu molto lunga. Durò appena sette anni, fino al 1978. Infatti, secondo Óscar García Blesa nel suo libro 'Julio. La biografia ', è stata una relazione che si è conclusa in un matrimonio frettoloso dopo che Isabel è rimasta incinta di Chábeli.
Le eterne tournée del cantante che lo hanno tenuto lontano da casa per molto tempo e hanno lasciato la moglie sola con i figli, la gelosia di lei e le infedeltà di Julio Iglesias con la cantante argentina Graciela Alfonso e Isabel Preysler con il marchese di Griñón, finirono per mettere la parola fine a questo matrimonio.
Nello stesso anno, il 1971, Julio Iglesias continua a consolidarsi come artista di riferimento e lo fa raggiungendo il suo primo milione di dischi venduti.
La carriera di Julio Iglesias è stata inarrestabile, anno dopo anno. Nel 1972, la sua canzone 'Un canto a Galicia' ha guidato le classifiche e le vendite in Spagna, America Latina, Medio Oriente e Nord Africa. Inoltre, ha raggiunto la prima posizione in Francia e Germania e ha ricevuto il premio per il più grande venditore di dischi al mondo dalla sua compagnia, la Columbia Records.
Nel 1973 raggiunse la cifra di 10 milioni di dischi venduti e divenne l'artista spagnolo e latino più premiato del momento.
Il 1974 sarà l'anno di un altro dei suoi grandi successi di tutti i tempi, ‘Por el amor de una mujer’, scritta da Danny Daniele, ispirata all'attrice argentina Marcia Bell e che raggiunse la vetta delle classifiche in Europa, Africa, Latino America, Asia, Stati Uniti e Canada.
Il decennio degli anni '70 si chiude per Julio Iglesias con nuovi record di vendite, con i suoi primi album in portoghese e italiano e con un altro record per la storia: il miglior record di vendite al botteghino in meno tempo per un concerto al Madison Square Garden di New York nel 1976.
In quegli anni divenne famoso anche nel nostro paese grazie al lancio della famosissima canzone che ancora oggi molti di noi conosciamo, 'Se mi lasci non vale', cantata in italiano e uscita nel 1974.
Secondo le stime della CBS, tra il 1979 e il 1982, Julio Iglesias è stato il più grande venditore di dischi negli Stati Uniti e in America Latina. Era l'epoca di album come ‘Hey!’ (1980) o ‘Momentos’ (1982).
Al termine di quella fase, nel 1982, Julio Iglesias visse uno dei momenti più difficili della sua vita quando il gruppo terroristico ETA rapì il padre, episodio che portò l'artista a trasferire i figli nella sua casa di Miami, quando già era separato dalla moglie, Isabel Preysler.
Nel 1983 Julio Iglesias riceve il disco di diamante, entrando anche nel Guinness dei primati per aver venduto più dischi in più lingue diverse di qualsiasi altro artista musicale della storia: 100 milioni di copie in sei lingue.
Il 1984 è l'anno in cui conquista gli Stati Uniti e lo fa grazie a due cose: come testimonial della Coca-Cola - per la quale riceve, secondo varie fonti, tra 8,5 e 20 milioni di dollari- e l'uscita del suo primo album in inglese: '1100 Bel Air Place', che ha venduto otto milioni di copie in tutto il mondo.
Mentre le sue tournée, concerti, collaborazioni e premi non si fermavano, il 7 novembre 1985 Julio Iglesias riceve la sua stella sulla Hollywood Walk of Fame, sul lato sud dell'Hollywood Boulevard, tra Orange e Sycamore Street, davanti all'Hotel Roosvelt.
Il resto degli anni '80 fu molto intenso: nel 1988 vinse il Grammy Award nella categoria Best Latin Pop Performer dell'anno 1987, per l'album 'Un hombre solo'. Ha anche ottenuto altri riconoscimenti come il titolo di professore onorario internazionale di musica nel 1988 dalla 'The New World School of the Arts in Miami', dove è stata creata una borsa di studio che porta il suo nome.
Gli anni '90 sono stati gli anni della sua consacrazione mondiale. Continua la sua incessante tournée di concerti e comincia ad apparire sui set televisivi di personaggi del calibro di Oprah Winfrey, Arsenio Hall, Live with Regis e Kathie Lee e Joan Rivers.
Arrivano album come 'Calor' (1992), o 'Tango' (1996), ma di quegli anni spicca soprattutto l'album 'La Carretera' (1995), pubblicato in quattro edizioni in francese, spagnolo, portoghese e italiano, e con lui Julio Iglesias diventa il primo artista che, in un giorno, ottiene un disco di platino in Spagna.
Il nuovo secolo è stato lanciato con l'album 'Noche de cuatro lunas', dopo di che sono arrivati altri sette album fino alla pubblicazione del suo ultimo lavoro, 'México y Amigos' (2017). In quel periodo, nel giorno più fatidico della storia degli Stati Uniti, l'11 settembre 2001, ricevette a Los Angeles il Latin Grammy come personaggio dell'anno.
Nel corso della sua carriera, Julio Iglesias ha vinto, inoltre, due Grammy Awards (1988 e 2019), un Latin Grammy (2001), un Billboard Latin Music Award (1996 ), un ALMA Award (2002), un American Music Award (AMA) (1998), l'ASCAP Pied Piper Award dell'American Society of Composers, Authors and Publicists (1997) e un China's Golden Record Award (1996 ), oltre ad aver ricevuto la Medaglia d'Oro della Società Generale degli Autori di Spagna (1997).
Oltre alla sua discografia, con ben 36 album al suo attivo, abbiamo anche potuto ascoltare Julio Iglesias in album di altri artisti con cui ha collaborato, come Willie Nelson, Plácido Domingo, Frank Sinatra, Lola Flores, Manolo Escobar, Donato ed Estéfano, Paul Anka, Cecilia, il Dynamic Duo, Rocío Dúrcal, Romeo Santos o Andrés Calamaro.
A livello personale Julio Iglesias è conosciuto come un donnaiolo, "un canaglia e un gentiluomo" come cantava lui stesso, ma al quale sono attribuite solo due relazioni importanti. Quella di Isabel Preysler, tra il 1971 e il 1978, e quella che mantiene dal 1991 con Miranda Rynsburger, modella olandese conosciuta in Olanda dalla quale ha altri cinque figli: Miguel Alejandro, Rodrigo, Guillermo e le gemelle Victoria e Cristina Iglesias Rijnsburger.
Nella sua vita fatta di eccessi, è emersa anche la figura di Javier Sánchez Santos, uomo che dice di essere suo figlio, frutto della relazione che il cantante ha avuto nel 1975 con l'ex ballerina portoghese María Edite Santos. Ha lottato per tre decenni per essere riconosciuto, ma sia la Corte di Valencia nel 2019 che la Corte Suprema nel 2021 hanno certificato che non è suo figlio.
Nel 2006 l'Istituto Cervantes ha pubblicato 'l'Enciclopedia dello spagnolo nel mondo', da cui è emerso che Julio Iglesias era lo spagnolo ancora in vita più cercato su Internet e il terzo più cercato nella storia, solo dietro Picasso e di Dalì.
In questi anni si è parlato molto dello stato di salute di Julio Iglesias e sono tante le voci che parlano di problemi che gli hanno impedito per molto tempo di tornare sul palco, recluso nella sua casa nella Repubblica Dominicana.
Tempo fa sono apparse alcune immagini (molto commentate) con alcune ragazze che lo aiutavano a camminare. Lo stesso cantante ha dichiarato in un'intervista: "Sono apparso in alcune foto con delle belle ragazze perché mi ero rotto la tibia e il perone e mi ero molto dimagrito. Stavo malissimo, ma ora è finita e sto bene. Sono molto meglio di quello che sento o leggo su di me, infatti credo che mi abbiano fatto morire almeno 15 o 20 volte. Sto benissimo!"
Le voci sulla sua salute non sono state l'unica cosa che hanno portato Julio Iglesias ad alzare la voce sulle presunte "bugie" sulla sua vita, ma anche la pubblicazione del libro 'Hey! Julio Iglesias e la conquista dell'America' scritto da Hans Laguna, che documenta gli anni decisivi dell'artista quando partì alla conquista degli Stati Uniti, tra il 1983 e il 1985.
Il libro racconta le strategie industriali che hanno portato il cantante a conquistare il paese nordamericano. Una storia che pone particolare enfasi sulle sue strategie di 'marketing', sulle nicchie di mercato e sul suo fascino personale.
In un'intervista a COPE, nel gennaio 2022, Julio Iglesias ha assicurato di stare così bene da ritornare sul palco in pochi mesi. I fan stanno già aspettando con impazienza il suo ritorno e anche una sua autobiografia, per scoprire tutti i segreti dell'artista spagnolo più internazionale di sempre...