Ecco come questo matematico è riuscito a vincere 14 volte alla lotteria
Se vincere alla lotteria è un vero e proprio colpo di fortuna, farlo più di una volta è un'impresa praticamente impossibile. Eppure c'è stato un tempo in cui un uomo è stato capace di beffare la sorte e portarsi a casa ricchi montepremi. E l'ha fatto per ben 14 volte.
Il suo nome è Stefan Mandel e questa è la sua storia.
Siamo a cavallo tra gli anni '60 e '70 nella Romania governata da Nicolae Ceauşescu (nella foto): Stefan Mandel era all'epoca un contabile dal modesto stipendio mensile di 360 Lei (circa 74 euro), appena sufficiente- come ricorda nel podcast Planet Money - "per un buon paio di scarpe".
Afflitto dalle ristrettezze economiche, fu in quel frangente che Stefan Mandel elaborò un sistema matematico che chiamò "condensazione combinatoria", secondo quanto da lui stesso dichiarato al quotidiano rumeno Bursa, grazie al quale vincere alla lotteria e sfuggire alla povertà.
Ispirato alle serie di Fibonacci, il sistema di Mandel permette di individuare in modo non aleatorio, ma ponderato, quali combinazioni di numeri giocare in lotterie in cui si vince se si indovinano i primi 6 numeri estratti (simili al Super Enalotto).
Da appassionato di matematica, Mandel era cosciente che la probabilità di indovinare 6 numeri è molto bassa, ma aumenta notevolmente se i numeri da indovinare sono 5. Da qui, la sua intuizione fondamentale: non puntare al jackpot dei 6 numeri vincenti, ma concentrarsi sui premi "minori".
La seconda intuizione su cui si basa il sistema di Mandel è, forse, la più ovvia: giocare un alto numero di schedine da diversi bookmaker per garantirsi la "certezza della vittoria".
Come da lui stesso confermato su Bursa, Mandel optava per concentrarsi su lotterie "minori" il cui montepremi è 3 volte superiore al numero delle combinazioni possibili, ovvero alla spesa per acquistare tutti i biglietti necessari.
Il sistema di Mandel, insomma, prevede che si giochi una schedina per ogni combinazione possibile. In pratica, se parliamo di una lotteria a 40 numeri, tipica in molti paesi, il numero delle possibili combinazioni vincenti è di circa 3,8 milioni.
Se il montepremi della lotteria in questione è di 10 milioni e ogni schedina costa 1, per assicurarsi la vittoria è quindi necessario investire 3,8 milioni. L'ingente investimento iniziale garantirebbe un beneficio comunque elevato (6,2 milioni).
Come ricostruito dal sito australiano The Hustle, per il suo primo tentativo Mandel si rivolse ad alcuni amici e, nonostante non disponessero del denaro necessario per giocare il numero di schedine richieste, il gruppo di "investitori" riuscì a vincere il primo premio di 72.783 lei (circa 14.600 € di oggi).
La somma è chiaramente lontana dai premi delle lotterie di oggi, ma, come riportato dal podcast già citato, era più o meno l’equivalente di 18 anni di stipendio e gli permise di abbandonare la sua difficile vita in Romania e di trasferirsi in Australia.
Nella foto: persone in fila per cibo in uno scorcio di Bucarest negli anni '80
Se in Romania non era riuscito a trovare "investitori" in grado di garantirgli la totalità del capitale necessario, in Australia trovò un gruppo interessato al suo progetto e creò una vera e propria società, la Pacific Financial Resources.
Il suo sistema permise a tale società di aggiudicarsi premi in 12 lotterie tra l'Australia e il Regno Unito. I problemi, però, iniziarono quando rivolse le sue mire a una lotteria negli USA.
Si trattava della Lotteria Statale della Virginia, con schedine da 1 $, che a febbraio del 1992 era arrivata a un jackpot di circa 27 milioni di dollari.
Mandel calcolò che le combinazioni necessarie erano circa 7 milioni e, attraverso un fondo creato ad hoc, chiamato International Lotto Fund (ILF), le giocò quasi tutte, aggiudicandosi il 1º premio, oltre ad altri premi "di consolazione".
Secondo quanto riportato dal New York Times, al fondo guidato da Mandel sarebbero andati, oltre al jackpot di 27 milioni, anche 6 secondi premi, 132 terzi premi e 135mila altri premi minori: un'enorme quantità di denaro.
La notizia di una vincita così clamorosa da parte di un unico gruppo di investitori australiano arriva anche sulle pagine di giornali come il Washington Post e insospettisce sia l'FBI (Federal Bureau of Investigation) che la FIA (Financial Intelligence Authority).
Per Mandel iniziano, quindi, le grane giudiziarie, ma nessun tribunale riesce a giudicarlo colpevole di alcun reato. Con la parte più cospicua della vincita (e non senza polemiche da parte degli altri investitori), si lascia alle spalle gli Stati Uniti e, come riporta The Indipendent, si trasferisce a Vanatu, la paradisiaca isola del Pacifico che vedete nella foto.
Oggi vincere un jackpot non è più così "semplice" come era stato in passato per Mandel: il suo sistema ha contribuito a scuotere il mondo delle lotterie e a cambiarne per sempre le regole proprio per evitare che la sua storia si ripeta. Adesso, a noi poveri mortali non resta altro che confidare nella sorte, ma... chissà che quest'anno non ci sorrida!
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