Fendi: la storia del brand che Franca Fendi ha contribuito a rendere grande
È un giorno di lutto in casa Fendi e in tutto il mondo della moda: si è spenta nella notte del 5 ottobre Franca, la terza di quelle 5 sorelle della moda che, con caparbietà e spirito innovatore, hanno reso grande il marchio italiano.
Foto: Arno Senoner/ Unsplash
Come riporta Ansa, Franca è stata portata via da un malore nella sua casa della Camilluccia, a Roma, in quella stessa città dove, negli anni '60, insieme alle sue sorelle (Paola, Alda, Carla e Anna) è riuscita a trasformare un'azienda di famiglia in una delle più prestigiose case di moda italiane.
Fendi, infatti, non è sempre stato la grande Maison che è oggi, ma la sua storia comincia da lontano e più precisamente da Via del Plebiscito, a Roma, dove aveva sede un piccolo negozio di pelli e pellami, con l'annesso laboratorio, ed è da lì che è cominciata la storia di Franca e delle sue cinque sorelle.
Prima ancora di sposare Edoardo Fendi, era stata la madre di Franca, Adele Casagrande, ad aprirlo nel 1918 e a gestirlo con grande spirito imprenditoriale. Nel 1925 avviene il cambio di nome, che prende quello del marito Edoardo, ma la storia di Fendi resta comunque una grande storia al femminile.
"Siamo delle “uome”, una stirpe di donne combattive. Siamo considerate delle femministe e questa definizione l’abbiamo conquistata sul campo" dirà Silvia Venturini Fendi a Io Donna, raccontando la storia della sua famiglia.
Nel 1932, quando l'azienda è ancora gestita dai genitori delle 5 ragazze, nasce la linea di accessori Selleria. Si tratta di prodotti in cuoio, completamente realizzati a mano, sfruttando le stesse tecniche utilizzate dagli antichi romani per i loro sandali. Una curiosità: le borse presentano un numero inciso. Questo numero indica quante cuciture o punti sono stati necessari per la realizzazione del pezzo.
Edoardo Fendi viene colpito da un ictus quando le 5 ragazze sono ancora molto giovani. Franca, in quel momento, aveva solo 14 anni. Nel 1946 le ragazze non esitano a prendere le redini dell'attività di famiglia, che, negli anni, si era già ingrandita, con l'acquisizione di altri due punti vendita a Roma: uno in Via Piave e l'altro... lo (storico) negozio di Via Borgognona.
A muovere le cinque giovani ragazze c'erano l'ambizione e la consapevolezza di avere tutte le carte in regola per farcela. "Ciascuna di noi aveva un ambito di lavoro in cui esprimere la propria creatività. Questo ha fatto sì che l’azienda fosse diversificata, ma sempre orientata a un obiettivo comune: la voglia mista a passione di portare il Made in Italy nel mondo" scriverà Franca nel suo libro di memorie "Sei con me", dedicato al marito scomparso.
"Le 5 dita di una mano": è così che Karl Lagerfeld definiva le 5 sorelle Fendi, a cui il Kaiser della moda resterà legato per ben 54 anni. Il sodalizio tra la casa di moda e lo stilista, infatti, sarà uno dei più fruttuosi e longevi della storia della moda.
Sarà proprio Karl Lagerfeld nel 1966 a creare il famosissimo logo con la doppia F, noto anche come Zucca, il cui significato vale per Fun Furs (pelliccia divertente), in una rielaborazione del concetto di pelliccia che, a quei tempi, poteva apparire forse un po' azzardato. Ma le 5 sorelle Fendi erano donne intraprendenti e non avevano nessuna paura.
La qualità dei prodotti Fendi è tale da richiamare l'attenzione del pubblico, ma fino al 1969 sono solo le persone più abbienti a potervi accedere. In quell'anno, però, arriva la svolta con la nascita di una linea di borse ed accessori pret-à-porter, che permettono al marchio di raggiungere un pubblico più ampio.
Foto: Arno Senoner / Unsplash
La missione di rendere la loro moda accessibile ai più si fa più evidente nel 1977, quando, insieme al loro creative director Karl, sono pronte a lanciare la prima collezione ready-to-wear firmata Fendi . Inizia così il sogno della doppia F.
Nel 1987 entra nell'azienda di famiglia la figlia di una delle 5 sorelle, Anna: si tratta di Silvia Venturini Fendi, oggi creative director della collezione uomo e degli accessori. Insieme a sua sorella Silvia seguono la seconda linea "Fendissime", affidata ad un giovane stilista, destinato a diventare un astro brillante del firmamento della moda: Giambattista Valli.
Il successo della casa di moda romana è tale che nel 2001 Lvmh inizia ad interessarsene. Nel 2002, la famiglia Fendi vende al colosso del lusso circa il 50% della società.
Negli ultimi anni la casa di moda è tornata prepotentemente sulle prime pagine delle riviste del settore, soprattutto grazie agli strepitosi allestimenti delle sue sfilate. Come non ricordare la collezione autunno inverno 07/08 con una passerella lunga 88 metri allestita lungo la Grande Muraglia cinese?
Per non parlare poi di quella del 2016: per festeggiare i 90 anni della Maison viene scelto un monumento simbolo della capitale italiana: la Fontana di Trevi.
Fendi non ha mai dimenticato la lunga storia di amicizia e collaborazione con il Kaiser, Karl Lagerfeld, venuto a mancare nel 2019: in quello stesso anno gli dedica la sfilata "The Dawn Of Romanity" al Tempio di Venere, vicino al Colosseo: in passerella sfilano 54 modelli, uno per ogni anno che Lagerfeld ha considerato Fendi casa sua.
Non è solo con le sfilate che Fendi ha colpito l'immaginario collettivo. Lo ha fatto anche anche grazie alle sue incursioni del marchio nel mondo del cinema, collaborando in oltre 50 film e serie TV con i più grandi registi del mondo, da Luchino Visconti a Martin Scorsese, passando per Ettore Scola e Wes Anderson, solo per citarne alcuni.
La Maison de "le fendine", come Fellini amava chiamare le 5 sorelle, ha vestito i personaggi di grandi film, come "Eros" di Antonioni, "The Young Pope" di Sorrentino, "The Berlin Affair" di Liliana Cavani. Come non ricordare Gwineth Paltrow ne "I tanenbaum"? O Madonna nei panni di "Evita"?
La storia della famiglia Fendi è la storia di Franca e delle sue sorelle. Con lei il 5 ottobre se ne va un'altra delle grandi signore della moda e del Made in Italy... e una delle grandi signore della storia.