Famiglia reale inglese e razzismo: quali sono le accuse?
Harry e Meghan hanno fatto notizia all'inizio di dicembre 2022, non solo per l'uscita della loro attesissima docuserie Netflix, ma anche per aver ricevuto il prestigioso premio "Ripple of Hope" concesso dall'organizzazione Robert F. Kennedy Human Rights. Il riconoscimento è stato assegnato alla coppia per la sua "eroica presa di posizione contro il razzismo strutturale nella famiglia reale". I due si augurano di ispirare una "ondata di cambiamento".
Ma viene da chiedersi: quanto è profondo il razzismo all'interno della famiglia reale? Ha qualche fondamento di verità? Le opinioni su tali questioni sono molto discordanti. Mentre alcuni definiscono le loro azioni "eroiche", altri biasimano Harry e Meghan per aver "distrutto la famiglia reale", come ha gridato loro il pubblico durante la loro apparizione al gala.
Foto: Netflix
Diamo uno sguardo agli episodi di razzismo di cui sono stati accusati i Royals. Quali sono state le reazioni? Quanto c'è di vero? E quanto entrano in gioco i social media e le opinioni profondamente radicate di parte del pubblico sulla storia della famiglia reale, in particolare riguardo al colonialismo?
Certamente, il momento clou per quanto riguarda le accuse di razzismo è stato quello dell'intervista di Meghan e Harry rilasciata a Oprah Winfrey. La mattina dopo, la stampa si è assicurata di far sapere al mondo tutto ciò che era stato detto.
Nel corso dell'intervista bomba, Meghan ha affermato senza giri di parole che, mentre era incinta del primo figlio, c'erano state "preoccupazioni e conversazioni" sul colore della pelle di Archie. Una chiara accusa di razzismo e un'istantanea esplosione mediatica.
In seguito alla rivelazione, c'era grande attesa per la reazione o per l'ammissione di colpa da parte della famiglia reale. Invece, Harry e Meghan sono stati bollati come "bugiardi" da gran parte dell'opinione pubblica britannica dopo la famosa risposta della regina sbattuta in prima pagina: "I ricordi possono variare".
Anche al principe William è stato chiesto più volte di dare la sua opinione in merito all'accusa di razzismo. Alla fine la sua risposta è stata semplice, brusca e concisa: «Non siamo una famiglia razzista». Caso chiuso? A nostro avviso no.
Nel luglio 2022 l'ex giornalista della BBC Tom Bower ha pubblicato il libro "Revenge: Meghan, Harry and the War Between the Windsors", in cui scrive che Camilla potrebbe essere una delle accusate dopo una battuta di cattivo gusto.
Bower scrive che, durante un incontro tra i Sussex e gli allora duca e duchessa di Cornovaglia, Camilla fece una battuta sui capelli del primogenito di Meghan. Secondo Bower, disse: «Non sarebbe divertente se vostro figlio avesse i capelli rossi afro?». Pare che Meghan abbia stroncato la risatina impulsiva di Harry con uno sguardo furioso.
C'è da dire che Bower è famoso per le sue biografie non autorizzate e molte delle cose che scrive possono essere discutibili. Il fatto che il commento di Camilla sia stato riportato senza nemmeno citare una fonte rende piuttosto inverosimile che sia realmente accaduto, a detta di molti giornalisti. Il palazzo non ha rilasciato alcun commento.
Camilla è stata presa di mira anche più di recente, quando un video della sua visita all'asilo Bow ha fatto il giro del mondo. Doveva essere un evento pieno di allegria, incentrato sull'importanza del benessere dei bambini. Ma si è trasformato in un disastro di pubbliche relazioni per la nuova regina consorte.
Il 24 novembre 2022, la moglie di re Carlo III si è recata a un asilo di Londra gestito da un'associazione benefica per distribuire orsetti Paddington ai bambini insieme agli attori protagonisti del film "Paddington". Doveva essere un momento toccante, soprattutto se si considera il legame tra la defunta regina Elisabetta II e il famoso orsetto di peluche. Ma tutto è andato storto.
Camilla viene filmata durante tutta la visita. Un momento in particolare è stato oggetto di critiche da parte di molti utenti dei social media, che hanno accusato la regina consorte di essersi rifiutata di tenere la mano a una bambina nera e di averla invece tirata per la manica.
Dopo questo momento imbarazzante, la regina consorte viene accusata di essersi guardata le mani come se avessero bisogno di essere pulite. La cosa non è piaciuta a un gran numero di spettatori.
Naturalmente, ci sono varie versioni della storia. I sostenitori di Camilla affermano che il video è stato appositamente tagliato e che la regina teneva la bambina per la manica perché stava guardando il suo braccialetto. Ad ogni modo, non c'è stata alcuna risposta da parte del palazzo in seguito alle accuse.
L'ultimo gala di Camilla a Buckingham Palace per sensibilizzare l'opinione pubblica sugli abusi domestici si è trasformato in un vero incubo di pubbliche relazioni. La lista degli invitati era ricca di nomi influenti, enti di beneficenza e attivisti. Un altro evento della famiglia reale che ha preso una brutta piega, segnato da accuse di razzismo.
Ngozi Fulani di Sistah Space (un ente di beneficenza a favore delle vittime di violenza domestica di origine africana e caraibica), invitata all'evento, ha raccontato la sua visita a palazzo, lasciando di stucco molte persone.
Sul profilo Twitter di Sistah Space, la Fulani ha parlato dei "sentimenti contrastanti" in merito alla visita, durante la quale le è stato chiesto più volte da dove venisse, nonostante fosse nata nel Regno Unito. Sebbene Fulani non desiderasse che l'identità della persona che le ha rivolto la domanda fosse rivelata, Lady SH (come viene chiamata nel suo post su Twitter) è stata subito identificata come Lady Susan Hussey, una delle amiche intime e rappresentanti di fiducia del palazzo (nella foto accanto alla defunta regina Elisabetta).
La conversazione è stata riportata come segue su Twitter:
Lady SH: «Da dove viene?»
Io: «Sono di qui, del Regno Unito»
«No, ma di che nazionalità è?»
Io: «Sono nata qui e sono inglese»
«No, ma di dove è veramente, di dove è la sua gente?»
Io: «A cosa si riferisce con la mia gente?»
«Oh, vedo che sarà difficile farle dire da dove viene».
I commenti di Lady Susan mostrano una totale mancanza di sensibilità e, per molti, un razzismo profondamente radicato all'interno della famiglia reale. Il palazzo era di nuovo preso di mira, a pochi giorni dall'uscita della serie Netflix "Harry & Meghan" in cui emergono ulteriori accuse di razzismo.
Quando Harry e Meghan hanno accusato la famiglia di razzismo durante la loro intervista a Oprah, il palazzo non ha rilasciato commenti. Questa volta, però, ha voluto rispondere. Ecco la dichiarazione di Buckingham Palace riportata da Buzzfeed: «Sono stati fatti commenti inaccettabili e profondamente deplorevoli».
Anche William ha voluto esprimersi in seguito alle polemiche osservazioni. Il futuro re d'Inghilterra ha dichiarato che la vicenda è stata «davvero spiacevole». Il suo portavoce ha aggiunto che «il razzismo non ha posto nella nostra società». Lady Susan Hussey si è dimessa dal suo incarico reale.
Nel 2017 si era verificato un altro problema a sfondo razzista, questa volta con la principessa Marie Christine di Kent come protagonista. La moglie del nipote di re Giorgio V ha commesso un errore che è quasi sfociato in un'altra grave accusa di razzismo.
La principessa Marie Christine di Kent ha indossato un "gioiello razzialmente insensibile" durante un pranzo di Natale a palazzo in cui era presente anche Meghan Markle. L'oggetto che ha scatenato la polemica è stata la sua spilla, un gioiello in stile moro che sembra raffigurare il busto di una persona africana con indosso una corona e dei gioielli.
I gioielli in stile moro (i cosiddetti "Blackamoor" in inglese) sono opere artistiche che ritraggono maschi africani o non europei come servi. Come se non bastasse, secondo l'Oxford Dictionary il termine "black moor" era un termine generale per indicare le persone di colore in inglese.
La principessa Marie Christine di Kent ha chiesto scusa tramite il suo portavoce: «La spilla era un regalo ed è stata indossata molte volte in passato. La principessa Marie Christine è molto dispiaciuta e addolorata per aver causato un'offesa». Sembra che si sia trattato di un errore, ma la totale mancanza di consapevolezza dimostrata dalla principessa ha lasciato l'amaro in bocca a molti.
Ma non finisce qui: in passato ci sono stati altri commenti sfortunati che hanno lasciato un retrogusto amaro tra il pubblico britannico. Molti ricorderanno la visita del duca di Edimburgo in Cina nel 1986. Il principe Filippo disse a uno studente britannico: «Se rimanete qui ancora per molto, finirete per avere tutti gli occhi a mandorla».
Durante una visita in Australia nel 2002, il defunto principe Filippo fece un'altra gaffe a sfondo razzista quando chiese a un imprenditore aborigeno: «Vi tirate ancora le lance?»
Naturalmente, l'ingresso nel XXI secolo ha comportato una modernizzazione della famiglia reale. Tuttavia, nonostante gli sforzi dei Royals per migliorare la presenza delle minoranze etniche a palazzo, i numeri non sono buoni.
I dati sulle minoranze etniche mostrano che la percentuale è passata dall'8,5% del 2021 al 9,6% del 2022. Ma non è certo il salto in avanti auspicato dalla famiglia reale, che non è riuscita a raggiungere l'obiettivo del 10%. Ancora una volta, ciò ha suscitato le critiche del pubblico britannico, che ha accusato i reali di un razzismo profondamente radicato che molti riconducono al colonialismo.
L'attacco più recente al passato coloniale della famiglia reale è stato rivolto a William e Kate, il principe e la principessa del Galles. La coppia ha fatto un viaggio ai Caraibi nel marzo 2022 e il loro comportamento ha fatto alzare qualche sopracciglio.
Sky News riferisce che sono stati portati in giro in una "parata di Land Rover bianche" e ha paragonato la loro visita a un "ritorno al colonialismo". Sono state scattate foto della coppia che stringeva la mano ai bambini attraverso recinzioni metalliche e ci sono state proteste contro i reali. Il viaggio non ha sortito il risultato desiderato e, ancora una volta, ha fatto cattiva pubblicità alla famiglia reale, che aveva un disperato bisogno di proiettare una buona immagine, in particolare per quanto riguarda la questione razziale.
Non ci sono stati commenti diretti da parte del palazzo sul loro viaggio, ma Us Weekly cita una fonte vicina alla coppia che ha affermato che si i due si sono sentiti "sopraffatti dal rimorso". La fonte prosegue: «Ovviamente conoscono la storia, ma essere lì durante le proteste è stata una vera rivelazione».
Molto ritengono che ci sia una mancanza di consapevolezza da parte della famiglia reale sui temi legati alla razza, ma questo potrebbe anche giocare a loro favore visto che, secondo quanto dichiarato dallo stesso Harry nella sua nuova docuserie Netflix, non hanno nemmeno pensato alla razza di Meghan come a un possibile problema.
Nella serie, Harry dice di aver chiesto la sicurezza per la sua fidanzata Meghan. Il principe afferma che la famiglia non provava alcuna empatia per la giovane attrice, poiché "tutti" ci erano passati. Harry dice che gli hanno chiesto: «Cosa la rende diversa?»
«La differenza qui è l'elemento della razza», risponde Harry. Ma allora cosa vuol dire? La famiglia reale va direttamente oltre il colore della pelle oppure, come sostiene Harry, ha un "enorme livello di pregiudizio inconscio" che potrebbe nascondere un insidioso problema di razzismo? Il "gioco sporco" dei Windsor continua...