Da 'Cacao Meravigliao' a 'C'è ancora domani': l'evoluzione di Paola Cortellesi
È una vera forza della natura, Paola Cortellesi: e non soltanto del mondo dello spettacolo televisivo, ma anche del cinema, come ha magistralmente dimostrato negli ultimi mesi con il suo film “C’è ancora domani” (2023), manifesto sull’emancipazione femminile post 1945, film che segna il suo esordio alla regia.
Con oltre 35 milioni di euro di incassi ai botteghini in Italia, “C’è ancora domani” (da aprile 2024 disponibile anche su Netflix) ha battuto ogni record, piazzandosi nel 2023 (in soli due mesi di programmazione) davanti a fenomeni cinematografici internazionali quali “Barbie” (decimo maggior incasso di tutti i tempi) e “Oppenheimer” (vincitore di 7 premio Oscar nel 2024 tra cui Miglior film).
In Italia, C’è ancora domani” è stato battuto soltanto da James Cameron, Checco Zalone e “Il Re Leone”, posizionandosi in nona posizione tra i dieci film di maggiore incasso nella storia del cinema del nostro paese.
Non dimentichiamo, poi, le 19 candidature ricevute ai David di Donatello, che si aggiungono meritatamente ai tanti risultati già raggiunti dal film della Cortellesi. Non era mai successo che un regista esordiente avesse ricevuto così tante nomination. In attesa di scoprire quanti David di Donatello riuscirà a portarsi a casa, ripercorriamo la sua straordinaria carriera ed evoluzione artistica.
Paola Cortellesi (Roma, 24 novembre 1973) è un'artista che ha iniziato a lasciare il segno fin dalla tenera età, infatti a soli 13 anni ha debuttato nel famoso programma di Arbore “Indietro tutta”, prestando la sua voce per il brano “Cacao Meravigliao”.
A 19 anni, dopo aver conseguito la maturità scientifica, decide di dedicarsi allo studio della recitazione, inscrivendosi alla scuola "Teatro Blu" diretta da Beatrice Bracco, abbandonando la facoltà di Lettere e Filosofia.
Paola Cortellesi ha iniziato a raccogliere i primi frutti dei suoi sforzi nel 1998, anno in cui ha debuttato nel programma comico ideato da Gianni Boncompagni e condotto da Alba Parietti, “Macao”, grazie al quale il suo nome riuscirà a raggiungere le trasmissioni dei palinsesti televisivi più importanti.
All'esperienza di "Macao" seguono infatti gli anni delle collaborazioni con la Gialappa’s Band in "Mai dire Gol" e "Mai dire Grande Fratello", dove le sue celebri imitazioni conquistano il pubblico italiano.
Nel 2011, Paola raggiunge un altro importante traguardo professionale diventando presentatrice di "Zelig" su Canale 5 accanto a Claudio Bisio, consolidando la sua posizione nel mondo dello spettacolo italiano.
La sua carriera è stata costellata da tanti altri successi anche nel mondo del cinema, con il debutto sul grande schermo nel 2000 con "Chiedimi se sono felice", celebre film con Aldo, Giovanni e Giacomo.
Da quel momento, l’attrice e comica ha proseguito a costruire una filmografia impressionante, che include titoli come "Tu la conosci Claudia?" (2004), in cui continua la sua collaborazione con Aldo, Giovanni e Giacomo, confermando il suo talento naturale per il genere comico.
Nel 2010 e 2011 ha fatto parte del cast delle due commedie dirette da Fausti Brizzi "Maschi contro femmine" e "Femmine contro maschi", film che cercano di esplorare le differenze di genere con ironia.
Il 2011 è anche l’anno di "Nessuno mi può giudicare", la cui interpretazione le vale il David di Donatello come Miglior attrice protagonista, consolidando la sua posizione tra le interpreti più talentuose e versatili del cinema italiano.
Un altro film di grande successo di cui è stata protagonista è "Come un gatto in tangenziale" (2017 - foto) al fianco di Antonio Albanese. Successivamente l’abbiamo vista recitare in "Ma cosa ci dice il cervello" (2019), "Figli" (2020) e “Come un gatto in tangenziale - Ritorno a Coccia di Morto” (2021).
Il profondo apprezzamento che pubblico, critica e colleghi hanno sempre avuto per il suo lavoro sono stati ampiamente dimostrati anche dai numerosi premi e riconoscimenti da lei ottenuti nell’arco della sua produttiva e variegata carriera.
Oltre al David di Donatello nel 2011, Paola Cortellesi ha ricevuto anche un Ciak d’oro – Personaggio dell’anno (2011), il Premio Flaiano (2014) per l’interpretazione cinematografica in "Sotto una buona stella" e "Un boss in salotto", e il Globo d’oro, il Nastro d’argento e il Ciak d’oro (2018) per "Come un gatto in tangenziale".
Oltre al cinema e alla televisione, Paola ha anche lasciato il segno in teatro e nella musica, dimostrando una versatilità e un talento senza confini. Diversi sono stati i riconoscimenti anche in questo ambito, tra cui il Premio della Critica Teatrale e il Premio E.T.I. Gli Olimpici del Teatro (2006) per "Gli ultimi saranno ultimi".
La sua vita privata è caratterizzata da solidi legami, in particolare da una relazione di lunga durata con il regista Riccardo Milani, sposato nel 2011 e con il quale ha avuto una figlia, Laura, nel 2013.
La coppia, oltre al piano personale, condivide anche quello professionale con numerose collaborazioni all’attivo, tra cui i film "Il posto dell'anima" (2003), "Piano, solo" (2011) e "Cosa ci dice il cervello" (2019). Queste le parole del marito sul rilascio di "Cè ancora domani", riportate da Fanpage: "Ho avuto subito la percezione che fosse un grande film, anche se nessuno avrebbe potuto prevedere l’entità del successo. Paola, con le sue radici periferiche, Casal Lumbroso, è un talento vero, ma con i piedi per terra".
Prima di sposarsi con Milani, tra le relazioni più note di Paola Cortellesi ricordiamo quella con l'attore e collega Valerio Mastandrea, con il quale ha mantenuto un'ottima amicizia, e con Rocco Tanica, tastierista e compositore degli Elio e le storie tese.
La sua intelligente vena comica e la sua naturale capacità di destreggiarsi tra commedia e drammaticità hanno certamente contribuito a consacrare Paola Cortellesi come figura emblematica e ispiratrice nel panorama culturale italiano, una figura che, senza dubbio, ha ancora molto da offrirci.