Da Tinto Brass alla conversione: cosa fa oggi Claudia Koll?
Claudia Koll è stata una delle icone s e x y degli anni '90, divenuta popolare per il film diretto da Tinto Brass 'Così fan tutte', in cui l'abbiamo vista recitare in abiti succinti (e in molti casi senza). Da allora e per i successivi dieci anni la carriera della nota attrice è volata, facendola diventare una dei volti più popolari di quell'epoca.
Ma all'improvviso nel 2000, per Claudia Koll è arrivata la conversione alla religione cattolica. Scopriamo insieme cosa fa oggi riporcorrendo tutta la sua carriera e qual sia stato l'impatto che ha avuto la conversione sulla sua vita.
Claudia Koll, all'anagrafe Claudia Maria Rosaria Colacione, è nata a Roma il 17 maggio 1965 sotto il segno del Toro ed è stata una delle attrici italiane s e x symbol degli anni '90.
Non tutti sanno che prima di intraprendere la carriera di attrice, Claudia Koll ha frequentato la facoltà di medicina per quattro anni, lasciandola per dedicarsi al teatro e alla recitazione. Il 1992 infatti per lei è stato l'anno della svolta, poiché ebbe l'occiasione di recitare come protagonista nel film e r o t i c o 'Così fan tutte', diretto da Tinto Brass.
Foto: Wikipedia
Divenuta ormai un vero e proprio s e x symbol, Claudia Koll venne poi scelta per interpretare altri ruoli come nel film a epidosi 'Miracolo italiano' (1994), dove interpreta il ruolo di una fan di Kevin Costner, o anche in 'Cucciolo' (1998) al fianco di Massimo Boldi.
Foto: Youtube
Claudia Koll in quegli anni era realmente all'apice del successo tanto da essere scelta da Pippo Baudo per presentare il Festival di Sanremo nel 1995, insieme a un altro s e x symbol di quegli anni, la collega Anna Falchi.
Probabilmente Sanremo le ha permesso di entrare in modo molto diretto nelle case degli italiani, donandole un'immagine più rassicurante. Furono quegli gli anni in cui venne scelta per interpretare la fiction che le avrebbe portato il successo anche sul piccolo schermo, 'Linda e il brigadiere' (1997-2000) al fianco di Nino Manfredi.
Tra il 2000 e il 2002, invece, è la volta di 'Valeria, medico legale', mini serie TV ideata da Roberta Colombo e Umberto Recine, in cui interpreta il ruolo di uno dei pochi medici legali donna in Italia.
In quegli stessi anni, precisamente nel 2000, per Claudia Koll arriva quello che potrebbe essere considerato il momento che le ha cambiato totalmente la vita: la conversione, dopo aver attraversato la Porta Santa durante il Giubileo.
Riportiamo le parole della stessa attrice pubblicato sul sito della sua Onlus: “Dopo l’incontro con il Signore Gesù la mia vita è cambiata. Dalle macerie della mia vita prostrata e sola ho gridato al Signore e Lui nella sua infinita bontà mi ha risposto: è venuto in aiuto e con il suo infinito amore ha curato le ferite dell’anima e perdonandomi con il Suo Santo Spirito mi ha ricreata, fatta nuova”.
Nonostante la sua conversione, Claudia Koll ha deciso di non lasciare del tutto il mondo della recitazione. L'attrice infatti ha deciso di seguire questa strada, ma scegliendo ruoli più affini alla sua nuova visione spirituale della vita come nel caso di Maria Goretti (2003), mini serie TV diretta da Giulio Base.
Altra mini serie TV, sempre diretta da Giulio Base e con tema religioso in cui abbiamo visto recitare la bellissima attrice italiana, è 'San Pietro' del 2005. Si tratta inoltre dell'ultimo progetto nel mondo della televisione a cui ha preso parte l'attrice.
La sua carriera non è stata segnata soltanto dal cinema e r o t i c o e dalla fiction televisiva ma anche dal teatro. Negli anni '90 ha recitato in molte commedie tra cui, 'Filosoficamente' di Eudardo de Filippo, regia di Carlo Merlo, 'Uomini sull'orlo di una crisi di nervi' (1990-1991) della regia di Alessandro Capone e 'Alle volte basta un niente' diretto da Pietro Garinei (1995–1997).
Ovviamente, com'è facile immaginare, anche nella vita privata la nota attrice è molto cambiata. Sembra infatti che proprio grazie alla sua conversione Claudia Koll sia stata a un passo dal prendere i voti.
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L'attrice ha scelto di non farlo per poter continuare ad essere la madre di un ragazzo del Burundi, che le è stato dato in affidamento nel 2010 quando aveva 16 anni.
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Riguardo alla sua conversione, durante il programma 'Ti sento' presentato da Pierluigi Diaco, l'attrice ha confessato: “Io sono stata aggredita fisicamente. Il diavolo mi è salito sul corpo e mi ha stritolata e mi ha detto che era la morte, che era venuta per uccidermi. Quindi era uno spirito, non l’ho visto, lo spirito non si vede. Però si sente e ho sentito anche l’odio che ha nei confronti dell’uomo e del corpo dell’uomo, l’accanimento che ha”. Ha affermato di essere stata salvata e liberata da Dio, recitando un Padre Nostro.
Nei confronti delle scelte di Claudia Koll non sono mancate le critiche di alcune colleghe come quella di Serena Grandi, anche lei s e x symbol di quegli anni sempre grazie a Tinto Brass. Le sue parole a Libero: “Io non metto in dubbio la sua scelta di fede, anzi me ne compiaccio, ma rinnegare un periodo storico dove faceva i film erotici lo trovo ipocrita”.
Claudia Koll nel 2005 ha fondato l'associazione Onlus 'Le opere del Padre', "in un periodo di riflessione - come riportato sullo stesso sito dell'associazione - iniziato con la consacrazione alla Divina Misericordia e culminato con la morte di S. Giovanni Paolo II".
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