Cillian Murphy, la straordinaria carriera dell'attore irlandese prima di 'Oppenheimer'
La sublime interpretazione di Cillian Murphy in "Oppenheimer", l'ultimo e sempre più acclamato film di Christopher Nolan, nei panni del "padre della bomba atomica" non dovrebbe sorprendere nessuno, vista la sua impressionante carriera in continua crescita, che, dopo il Golden Globe, potrebbe essere coronata dall'Oscar al miglior attore!
Le eccezionali doti interpretative dell'attore irlandese, nato a Cork il 25 maggio 1976, risultano evidenti dalla sua ricca filmografia, iniziata alla fine degli anni '90. Il salto definitivo verso la fama arriva nel 2005, quando interpreta il ruolo del cattivo in uno dei film di Batman diretto proprio da Nolan: "Batman Begins".
Ma facciamo un salto indietro alla fine degli anni '90, quando Cillian Murphy inizia la sua avventura nel mondo del cinema e del teatro dopo essere stato scoperto ai tempi dell'università in occasione della sua prima rappresentazione teatrale, la commedia "Disco Pigs".
Dopo aver partecipato al cortometraggio "Quando" (1997), debutta come attore in TV con "The Tale of Sweety Barrett" (1998) e, solo un anno dopo, esordisce sul grande schermo con due produzioni: "Sunburn" (il suo primo film) e "The Trench - La trincea", di cui è protagonista al fianco di Daniel Craig e Paul Nicholls.
In quei primi anni ha lavorato a numerosi cortometraggi che gli hanno permesso di dare slancio alla sua carriera, come "Eviction" e "At Death's Door" del 1999 e "Fillean an Feall" e "A Man of Few Words" del 2000.
Per volere del destino, nel 2001 l'opera teatrale che lo ha reso famoso e che gli ha aperto le porte come attore è stata trasformata in un film, diretto dalla regista irlandese Kirsten Sheridan. Cillian Murphy si è calato di nuovo nei panni del protagonista nell'adattamento cinematografico di "Disco Pigs" a fianco dell'attrice Elaine Cassidy.
Da quel momento in poi, Cillian Murphy inizia a ottenere ruoli in film importanti, come quello di Jim in "28 giorni dopo", Pieter in "La ragazza con l'orecchino di perla" e Bardolph in "Ritorno a Cold Mountain", tutti interpretati nel prolifico anno 2003.
Ma è nel 2005 che Cillian Murphy inizia a essere veramente riconosciuto dalla critica e dal pubblico, grazie al ruolo di Jonathan Crane (lo Spaventapasseri) in "Batman Begins", il suo primo lavoro sotto la regia di Christopher Nolan.
In realtà, durante il casting per l'iconico film sui supereroi DC a Murphy fu chiesto di provare a interpretare Bruce Wayne, ma il suo aspetto fisico non era adatto alla parte. Tuttavia, Nolan, impressionato dal suo provino, finì per offrirgli il ruolo del cattivo. Saggia decisione!
Cillian Murphy è apparso in tutta la trilogia dell'Uomo Pipistrello di Nolan, facendo un cameo nei film "Il cavaliere oscuro" (2008) e "Il cavaliere oscuro - Il ritorno" (2012).
Prima del 2013, quando è arrivato il ruolo che l'ha reso maggiormente famoso, Cillian Murphy ha lavorato in altri film come "Il vento che accarezza l'erba" (2006), "Sunshine" (2007), "Inception" (2010) e "Red Lights" (2012).
Nel 2013 nella vita dell'attore irlandese irrompe Thomas Shelby, il personaggio principale della serie Netflix di successo "Peaky Blinders": un vero e proprio fenomeno mondiale che lo ha reso definitivamente una star. Cillian Murphy scambiava il cinema con la televisione per calarsi nei panni di questo leader criminale nella Birmingham di inizio Novecento.
Thomas Shelby è un veterano britannico della Prima Guerra Mondiale che appartiene a una famiglia di origine gitana stabilitasi nella città inglese di Birmingham, dove forma una banda di gangster chiamata proprio come la serie: i Peaky Blinders.
La serie non solo è stata un grande successo, ma ha anche dato un enorme impulso alla carriera di Cillian Murphy che, grazie alla sua superba interpretazione, ha vinto un Irish Film and Television Award e un National Television Award, oltre a essere stato candidato a un BAFTA.
Come nel caso di Batman, anche la serie 'Peaky Blinders' ha il suo aneddoto: infatti, inizialmente non era previsto che Cillian Murphy interpretasse il ruolo del protagonista, ma l'attore riuscì a convincere il creatore della serie Steven Knight con un messaggio di testo che recitava: "Remember, I'm an actor" ("Ricordati che sono un attore"), come ha raccontato lui stesso a SlashFilm.
Nel corso degli anni in cui ha dato vita a Thomas Shelby, Murphy ha lavorato ad altri progetti sul grande schermo, come "Il volo del falco" (2014), "Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick" (2015), "Missione Anthropoid" (2016), "The Party" (2017), "Dunkirk" (2017) e "A Quiet Place II" (2021).
Non sono mancati i lavori in TV, anche se solo come voce narrante di alcuni documentari, tra cui "Atlantic: The Wildest Ocean on Earth" (2015) de la BBC, "The Irish Revolution" (2019) e "Fight for First: Excel Esports" (2020), sempre per l'emittente nazionale britannica.
Inoltre, non ha mai abbandonato il mondo del teatro in tutti questi anni. Ha recitato in opere come "The P l a y b o y of the Western World" (2004), "Love Song" (2007), "Misterman" (2011-2012), "Ballyturk" (2014) e "Grief is the Thing with Feathers" (2018-2019).
Per quanto riguarda i riconoscimenti, oltre ai due premi vinti per il ruolo di Thomas Shelby ne ha vinti molti altri nel suo Paese, come un altro Irish Film and Television Award per il suo lavoro in "Breakfast on Pluto" (2007) o il premio come miglior attore di teatro agli Irish Times Theatre Awards nel 2012 per la sua interpretazione in "Misteriman".
Il conto in sospeso che Cillian Murphy aveva con i premi al di fuori del suo paese è solo un ricordo: la sua eccezionale interpretazione in "Oppenheimer" lo ha aiutato a primeggiare sui suoi colleghi ai Golden Globe, ottenendo l'ambito premio come miglior attore protagonista.
La sua carriera sembra essere in continua ascesa, ora che, al riconoscimento del pubblico, si aggiunge anche quello degli addetti ai lavori. C'è anche profumo di Oscar? Staremo a vedere.
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