Che fine hanno fatto le attrici e gli attori di 'Blade Runner'?
"Blade Runner" ha compiuto 40 anni. Malgrado le difficoltà iniziali, è riuscito a resistere al passare del tempo diventando un vero e proprio film cult, un gioiello della fantascienza ammirato e venerato dagli amanti del genere, contraddistinto dall'ineguagliabile impronta del regista Ridley Scott. Sono passati quattro decenni, ma non avrebbe potuto invecchiare meglio...
Ridley Scott ci trasporta in un ipotetico 2019 (che non ha niente a che vedere con quello che abbiamo vissuto noi) in cui, grazie ai progressi dell'ingegneria genetica, vengono creati dei robot a immagine e somiglianza degli esseri umani, anche se più forti e agili. Si tratta dei Replicanti, o Nexus 6, che, stufi di essere schiavi, si ribellano e sono esiliati dalla Terra, mentre i cosiddetti Blade Runner sono gli incaricati di occuparsene (farli fuori, insomma) se non rispettano la condanna.
Sebbene il film non abbia avuto un grande successo al botteghino nel 1982, ricordato come l'anno più importante per il genere fantasy e fantascientifico nel cinema, a poco a poco ha costruito la sua leggenda fino a diventare un film di culto.
Alcuni degli attori e attrici agli ordini di Ridley Scott hanno avuto una carriera di spessore. Cosa ne è stato di loro a 40 anni dall'uscita del film?
Il personaggio interpretato da Harrison Ford, il protagonista di questa storia, è un ex Blade Runner della Polizia di Los Angeles, a cui viene chiesto di tornare in servizio per dar la caccia ai Replicanti e concedere loro un dignitoso "pensionamento", vale a dire sbarazzarsi di loro.
Quando Harrison Ford si è unito al cast di "Blade Runner" era già una stella nascente di Hollywood, grazie ai suoi memorabili personaggi di Han Solo in "Guerre Stellari" (1977 e 1980) e di Indiana Jones ne "I predatori dell'arca perduta" (1981).
Il film di Ridley Scott rappresentava una nuova pietra miliare nella sua carriera, a cui ne sarebbero seguite molte altre, come "Una donna in carriera" (1988), "A proposito di Henry" (1991), "Giochi di potere" (1992), "Il fuggitivo" (1993) e "Air Force One" (1997), solo per citarne alcune.
E la lunghissima carriera di Harrison Ford non è certo finita. Tra gli ultimi film in cui lo abbiamo visto sul grande schermo, possiamo segnalarne due in cui getta uno sguardo al passato: "Blade Runner 2049" (2017) e "Star Wars: L'ascesa di Skywalker" (2019). Il suo ultimo lavoro finora è stato "Il richiamo della foresta" (2020), diretto da Chris Sanders.
Presto potremo rivedere l'attore in azione in due serie televisive: "1923" (attualmente in fase di produzione) e "Shrinking" (in pre-produzione). Nel 2023 uscirà inoltre il quinto capitolo di "Indiana Jones", in cui Ford dirà addio per sempre al suo personaggio, dato che sarà l'ultima volta che lo interpreterà.
Dal protagonista all'antagonista. Rutger Hauer si cala nei panni di uno dei Replicanti in "Blade Runner", e non un Replicante qualsiasi. È uno dei leader dei ribelli, un tipo tanto violento quanto riflessivo, il cui monologo ("Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi...") è ormai storia del cinema.
L'attore olandese che ha dato vita all'indimenticabile Roy Batty è scomparso il 19 luglio 2019 dopo una breve malattia, lasciando in eredità un'ampia collezione di titoli, tra cui "Ladyhawke" (1985), "The Hitcher - La lunga strada della paura" (1986), "Confessioni di una mente pericolosa" (2002), "Sin City" (2005) e "Batman Begins" (2005).
Tra i suoi ultimi lavori, ricordiamo "Valerian e la città dei mille pianeti" (2017) di Luc Besson, dopo il quale girò altri quattro film prima della sua morte: "Le ultime 24 ore" (2017), "Samson - La vera storia di Sansone" (2018), "I fratelli Sisters" (2018) e il lungometraggio russo "The Iron Mask" (2019).
Una Replicante modello Nexus-7 e segretaria di Eldon Tyrell, fondatore della Tyrell Corporation, la società che ha creato i Replicanti. Con lei conducono un esperimento durante il quale le inseriscono i ricordi della nipote di Tyrell, facendole credere di essere in realtà un'umana.
L'attrice del Kentucky può vantare di aver fatto parte del cast di due film cult di fantascienza come "Blade Runner" (1982) e"Dune" (1984). Dopodiché ha continuato a lavorare come attrice, collezionando una filmografia di oltre 40 titoli.
Tra i suoi film più noti ci sono "Ace Ventura - L'Acchiappanimali" (1994), "Uno sporco ricatto" (1997), "Le insolite sospette - Sugar & Spice" (2001), "Prima di dirti addio" (2003), "The Garden" (2005) e "Darling" (2015). Inoltre, nel 2017 ha partecipato a "Blade Runner 2049" e i suoi ultimi lavori fino ad oggi sono stati "Planet Dune" (2021) e "No Vacancy" (2022). Tutto questo in attesa di quattro nuovi film in cui la vedremo presto: "Hart Blvd", "Ouija Witch", "Heather" e "Fragment for Olympus - The vision of Nikola Tesla".
Il compagno di viaggio di Rick Deckard in "Blade Runner". Questo agente del Dipartimento di Polizia di Los Angeles affianca il personaggio di Harrison Ford senza però interferire nelle sue indagini. Tra le altre cose per cui si distingue, vi è il fatto che parla il "Cityspeak", uno slang che mescola diverse lingue.
Statunitense di origine messicana, si è distinto non solo per il ruolo del detective Graff in "Blade Runner", ma anche per altri come William Adama nella serie TV "Battlestar Galactica" (2003) e, soprattutto, il tenente Castillo in "Miami Vice" negli anni '90.
La sua vita di attore si è divisa tra cinema e televisione, con una filmografia molto completa che ancora oggi continua ad arricchirsi. Tra gli ultimi lavori, citiamo "Chasing Wonders" (2020), "Walking with Herb" (2021) e la serie "Mayans M.C." in cui recita dal 2018. Attualmente sta girando il suo prossimo film: "One Fast Move".
Un'altra Replicante, ma stavolta dalla parte dei ribelli e di Roy Batty. In questo caso si tratta di una Nexus particolarmente dotata per la ginnastica e con una resistenza sovrumana, creata peraltro come modello di androide "da piacere".
L'attrice è saltata alla fama grazie a "Blade Runner"; da quel momento in poi sono arrivati moltissimi altri film che l'hanno fatta diventare un volto fisso di Hollywood. Tra i suoi film ricordiamo "Splash - Una sirena a Manhattan" (1984), "Cro Magnon: odissea nella preistoria" (1986), "Fiori d'acciaio" (1989), "Two Much - Uno di troppo" (1996) e, soprattutto, la saga di "Kill Bill", in cui ha interpretato l'assassina Elle Driver.
I suoi ultimi lavori sono del 2021: la serie "The Now" e il film "The American Connection". Inoltre presto rivedremo Daryl Hannah in azione in due nuovi film: il primo è "Buckle Up", in produzione, e l'altro è "Kill Bill: Volume 3", in cui tornerà a vestire i panni di Elle Driver, anche se c'è da aspettare molto per rivedere questa assassina sul grande schermo (forse nel 2028...).
Finora abbiamo parlato dei protagonisti, ma non possiamo dimenticare il resto dei personaggi di "Blade Runner", come Harry Bryant, un poliziotto veterano degno dei migliori film noir, che si distingue per la sua avarizia e per la sua passione per gli alcolici.
Un attore veterano con una filmografia immensa, con più di cento opere tra cinema e televisione. Nel 2022 abbiamo potuto vederlo nelle serie "The Righteous Gemstones" e "American Gigolo", così come nei film "The Immaculate Room" e "Dotty & Soul". E presto lo vedremo in "A Little White Lie".
Di lui abbiamo già parlato prima. Si tratta del magnate e fondatore della Tyrell Corporation, colui che dirige personalmente tutti i progressi nella creazione dei Replicanti e del loro modello di schiavitù.
Joe Turkell ci ha lasciato nel 2022, nel 40° anniversario dell'uscita di "Blade Runner". È morto all'età di 94 anni, lasciandosi alle spalle una carriera interessante in cui, oltre a essere Eldon Tyrell, è stato anche il cameriere Lloyd in "Shining" (1980) di Stanley Kubrick. La sua carriera, iniziata nel 1949, è durata fino al 1990, quando ha girato il suo ultimo film: "666 - Il triangolo maledetto".
Umano, ma solidale con i Replicanti. È un tipo solitario, ma un genio nel creare giocattoli. Invecchia molto velocemente, cosa che condivide con i Replicanti.
Negli ultimi anni si è dedicato soprattutto al mondo della televisione, con serie come "Bones" e, in particolare, "True Blood", in cui è apparso tra il 2008 e il 2012. Nel 2019 l'abbiamo visto in un'altra serie, "American Gods", e nel film TV "Deadwood", entrambi del 2019. Il suo prossimo lavoro, in fase di post-produzione, sarà ancora una volta sul grande schermo: "Assassin's Fury".
Uno dei Replicanti ribelli, che si distingue per la sua forza ma che non manca di intelligenza. Un grande soldato della causa che darà filo da torcere a diversi personaggi, tra cui Deckard stesso.
Prima di morire per un attacco di cuore il 7 agosto 1999, all'età di 54 anni, Brion James ha avuto il tempo di girare più di 100 film, molti dei quali con un budget ridotto e per lo più horror e d'azione. Il suo ultimo film è stato "Heist" (1998), ma quello precedente è sicuramente un altro dei grandi titoli della sua carriera: "Il quinto elemento" (1997).
Un'altra Replicante che lavora come ballerina esotica in un bar e, parallelamente, anche per la Polizia di Los Angeles, per arrestare criminali nel mondo esterno.
Nel 1984 ha vinto il Golden Globe per il suo ruolo nella serie "Buffalo Bill" e nel corso della sua carriera è stata candidata a numerosi altri premi, tra cui tre Emmy. Tra i suoi film più noti dopo "Blade Runner" ricordiamo "Chi ha incastrato Roger Rabbit" (1988), "Trappola per un innocente" (1992), "Vampiro a Brooklyn" (1995) e "Fantasmi da Marte" (2001), così come serie come "Six Feet Under", "Heroes" o "Bones". Nel 2022 l'abbiamo vista in "The L Word".
Un genetista veterano che lavora alla creazione dei Replicanti presso la Tyrell Corporation. Un uomo appassionato del suo lavoro e con una particolare predilezione per la sintetizzazione degli occhi.
Oltre a essere stato presidente dell'AAPAA (Association of Asian/Pacific American Artists), James Hong non ha smesso di lavorare come attore dai tempi di "Blade Runner". I suoi ultimi lavori sono "Everything Everywhere All at Once" e la produzione animata "Wendell & Wild" del 2022. Inoltre ha in cantiere altri due lavori: "Patsy Lee & The Keepers of the 5 Kingdoms" e "Gimme my money", in post-produzione.
Un altro Blade Runner come Rick Deckard che appare per avvertire quest'ultimo dei Replicanti fuggitivi e che esegue il "Voight-Kampff", o "test dell'empatia", su Leon Kowalski, un esame scientifico-psicologico fittizio che Philip K. Dick inventò nel romanzo su cui si basa "Blade Runner".
(Nella foto, Morgan Paull in "The Fantastic Journey" (a destra) con Roddy McDowall (a sinistra))
Un altro membro del cast di "Blade Runner" che ci ha già lasciato, per la precisione il 17 luglio 2012. Debuttò nel film "Patton, generale d'acciaio" del 1970, con il quale saltò alla fama. È apparso in numerose produzioni sia al cinema che in televisione, ma è stato sul grande schermo che si è fatto vedere per l'ultima volta come attore, nel film "Uncle Sam" (1996) di William Lustig.