Brigitte Bardot: i 90 anni dell'icona assoluta del cinema francese
Brigitte Bardot, icona del cinema francese e simbolo della femminilità liberata degli anni '60, trasformatasi poi in attivista per i diritti degli animali, celebra il suo 90° compleanno oggi, sabato 28 settembre. L'attrice sarà omaggiata con un tributo speciale il prossimo anno.
Nel maggio 2025 verrà rilasciato un documentario dal titolo "Bardot", che esplorerà la vita e la carriera cinematografica della diva, oltre al suo attivismo. Nonostante la sua nota ritrosia a comparire davanti alla telecamera negli ultimi anni, Brigitte Bardot sarà presente nel film attraverso una serie di interviste esclusive.
Il regista Nicolas Bary ha annunciato che il suo nuovo documentario ripercorrerà "l'intera vita" di Brigitte Bardot, esplorandone anche gli aspetti più controversi, come riporta BFM TV. In attesa della sua uscita, ripercorriamo la vita e la carriera dell'iconica star francese.
Nata nel 1934 a Parigi, Brigitte Bardot è figlia di un industriale appassionato di cinema e di una madre che l'ha educata rigorosamente per farne un'artista.
All'età di quindici anni, la Bardot inizia a posare per la copertina della rivista femminile Elle per presentare la moda "junior". Brigitte comincia così a far impazzire fotografi e cameraman.
Le sue foto catturano l'attenzione del regista Marc Allégret, che le chiede di fare un provino per uno dei suoi film. Il progetto non va in porto, ma in quell'occasione Brigitte Bardot conosce Roger Vadim, allora assistente di Allégret. Lo sposa alla fine del 1952, subito dopo aver compiuto 18 anni.
Nello stesso anno, Brigitte Bardot fa la sua comparsa per la prima volta al cinema nel film "Le Trou Normand". Seguono molti altri ruoli, tra cui quello da lei interpretato nel film storico "Versailles" ("Si Versailles m'était conté...") del 1954.
La svolta della Bardot avviene due anni dopo con "Piace a troppi", film del 1956 diretto da suo marito Roger Vadim. È la storia di un'orfana diciottenne che conquista il cuore degli uomini a Saint-Tropez... Se da un lato il film riesce a incantare una parte del pubblico, dall'altro scandalizza con le sue scene audaci e la sua innovativa messa in scena del desiderio femminile.
Pochi mesi prima dell'uscita del film, Brigitte Bardot trionfava al Festival di Cannes del 1956. Nonostante le critiche, B.B. (questo il suo soprannome) raggiunge lo status di s e x symbol in Francia e all'estero.
Sul set di "Piace a troppi", Brigitte Bardot conosce Jean-Louis Trintignant, che interpretava uno dei suoi corteggiatori. I due diventano una coppia nella vita reale e lasciano i rispettivi partner. Tuttavia, la storia d'amore finisce quando Trintignant viene a sapere che B.B. ha una relazione con il cantante Gilbert Bécaud...
Brigitte Bardot continua la sua carriera negli anni '60, un decennio durante il quale diventerà un idolo in Francia, ma attraverserà anche molte difficoltà, dai rapporti burrascosi con alcuni registi durante le riprese al tentativo di porre fine alla sua vita il giorno del suo compleanno, nel settembre 1960...
Ciononostante, l'attrice è stata in grado di riprendersi e di aggiungere nuove pagine alla sua leggenda. Nel 1963 Jean-Luc Godard le offre un ruolo indimenticabile nel film "Il disprezzo". Brigitte Bardot offre un' interpretazione considerata da alcuni come una sorta di assoluto femminile.
Immagine: dettaglio della locandina originale de "Il disprezzo"
La saga di James Bond era in pieno boom negli anni '60, con Sean Connery nel ruolo di 007. Pur essendo una fan delle spy story inglesi, Brigitte Bardot rifiuta di interpretare la parte di Bond Girl. Forse era un ruolo troppo marginale per lei, che all'epoca incarnava l'emancipazione femminile.
Ormai attrice riconosciuta, Brigitte Bardot si dedica anche al canto. Nel 1968 ha un'intensa relazione artistica e sentimentale con il cantante Serge Gainsbourg, che sfocia nella canzone "Initials BB".
Brigitte Bardot lavora ancora una volta con Roger Vadim in "Una donna come me", che mette in scena il mito di Don Giovanni nelle vesti di una donna. L'attrice riesce a trasformare l'immagine che la società aveva della sessualità femminile.
All'inizio degli anni '70, Brigitte Bardot inizia a rifiutare molti ruoli e a ricevere sempre meno offerte da registi prestigiosi. I suoi ultimi film hanno un successo contrastante. Nel 1973, l'attrice pone fine alla sua carriera cinematografica per puro capriccio.
Eppure, l'immagine di Brigitte Bardot ha continuato a essere oggetto di sconfinata ammirazione in tutto il mondo per decenni. Il suo atteggiamento schietto e ribelle e la sua sensualità infallibile l'hanno resa una vera icona del cinema francese nonostante la brevità della sua carriera.
Terminata la sua carriera di attrice, Brigitte Bardot inizia a dedicare una nuova fase della sua vita alla causa che l'ha resa famosa quasi quanto il cinema: la protezione degli animali. È una delle attiviste animaliste più conosciute al mondo.
In un primo momento, l'ex star del cinema si mobilita contro la caccia alle foche. Sconvolta dalla violenza dei suoi metodi, riesce a convincere il governo francese a vietare l'importazione di pelli di foca. Nel 1977 si reca inoltre in Canada per diversi giorni per protestare contro la caccia alle foche bianche (cuccioli di foca). Il suo viaggio riceve un'enorme pubblicità, dato il suo status di star.
Brigitte Bardot conferisce una dimensione più istituzionale al suo impegno creando la Fondazione Brigitte Bardot per la protezione degli animali nel 1986. La star dichiara: "Ho dato la mia giovinezza e la mia bellezza agli uomini. Ora do la mia saggezza, la mia esperienza e il meglio di me stessa agli animali".
La sua fondazione ha avuto un impatto significativo. Si batte in particolare contro la cattività degli animali selvatici e contro alcune forme di caccia. Grazie alla sua influenza, Brigitte Bardot ha ottenuto, ad esempio, il divieto di mozzare la coda ai cavalli e lo stop all'importazione di pelli di cani e gatti.
Nel 2002, dovuto al suo impegno per la causa animalista le sono piovute migliaia di minacce di morte. Mentre si svolgeva la Coppa del Mondo FIFA in Corea del Sud e Giappone, la Bardot chiedeva il boicottaggio dei prodotti sudcoreani per protestare contro il consumo di carne di cane e di gatto in quel Paese. Un appello che alcuni non hanno gradito...
Luogo emblematico della sua vita di attrice, Saint-Tropez è anche la città dove ha stabilito la sua residenza Brigitte Bardot, ormai molto lontana dal mondo del cinema parigino. La Bardot ha acquisito lì la sua proprietà, chiamata La Madrague, nel 1958.
Nel suo libro "Un grido nel silenzio", pubblicato nel 2003, Brigitte Bardot ha difeso idee considerate molto conservatrici riguardo al ruolo delle donne nella società, all'omosessualità e all'Islam in Francia.
Anche l'apprezzamento da lei dimostrato nei confronti di Vladimir Putin per il suo presunto impegno nella protezione degli animali ha sollevato alcune polemiche in Francia, così come il suo sostegno all'estrema destra di Marine Le Pen durante la campagna presidenziale francese del 2012. Una cosa è certa: Brigitte Bardot dice sempre forte e chiaro quello che pensa!
Nel 2023 è stata trasmessa su France 2 una miniserie sulla vita da giovane di Brigitte Bardot, creata dalla regista Danièle Thompson (nella foto) e dal figlio Christopher. L'attrice scelta per il ruolo principale è Julia de Nunez, che colpisce per la sua somiglianza fisica con BB, ma anche per la sua capacità di incarnare lo spirito libero e l'interpretazione naturale che contraddistinguevano Bardot negli anni '60.
Nonostante le sue posizioni controverse, Brigitte Bardot rimane un'icona indimenticabile degli anni '60. La sua immagine senza dubbio si è offuscata nel corso degli anni, ma le sue interpretazioni in età giovanile fanno ormai parte della storia del cinema.