Attenti alle multe in vacanza! Scoprite cosa non potete fare in molti luoghi di villeggiatura in Italia e nel mondo
Andate in vacanza? Non prendete una multa e leggete l'elenco delle cose da non fare in alcune destinazioni turistiche. Dal divieto di indossare bikini e di usare creme solari a quello di fare un pisolino su una panchina, le destinazioni turistiche del mondo ci propongono alcune leggi strane (e alcune utili!).
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Sorrento è una delle destinazioni turistiche più popolari d'Italia. Ma attenzione a girare in costume da bagno. Il sindaco ha annunciato una multa fino a 500 euro (510 dollari) se si cammina in città - in un bar o in un negozio - in bikini. Il divieto è già in vigore anche nel nord Italia e in molte parti della Spagna.
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Abbassate la voce in pubblico. Cantare sugli autobus, in metropolitana e sui tram della città è un divieto assoluto nella città eterna. Se non siete sicuri di cosa fare, seguite il vecchio detto: quando sei a Roma, fai come i romani. Inoltre, una nota per i fan de "La Dolce Vita": non tuffatevi nella Fontana di Trevi.
Le Hawaii hanno reso illegale cantare ad alta voce dopo il tramonto. Sono anche il primo Stato a rendere illegale mandare messaggi o guardare il telefono mentre si attraversa la strada, anche se sulle strisce pedonali.
Un grande NO in qualsiasi casa malese e considerato il massimo della maleducazione: lasciare tracce di sporco sui pavimenti puliti. Inoltre, niente baci in pubblico. La Corte Suprema della Malesia ha stabilito che le coppie che si concedono manifestazioni d'affetto in pubblico, come abbracci e baci, possono rischiare il carcere e multe salate.
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La Tunisia è diventata un terreno fertile per il contrabbando di manufatti. Il governo ha quindi reso illegale portare fuori dal Paese oggetti d'antiquariato senza dichiararli alla dogana. Quindi, prima di acquistare qualcosa in un mercato o in un negozio, assicuratevi di avere la documentazione necessaria per portare a casa questi oggetti. L'ultima cosa di cui avete bisogno è rimanere alla dogana per ore.
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Si potrebbe pensare che una giornata al mare sia perfetta per i bambini, ma non in questa spiaggia in Albania. Un recensore di TripAdvisor del 2016 ha scritto: "Siamo stati cacciati da lì perché i bambini non sono ammessi...". Interessante, senza alcuna spiegazione. Non torneremo mai più".
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Valencia, sebbene sia famosa per la sua vita notturna, ha adottato un provvedimento per ridurre l'inquinamento acustico sulle spiagge. L'uso di altoparlanti da parte dei bagnanti è severamente vietato. Limitatevi alla paella.
Potreste incorrere in una multa fino a 750 euro se pensate che lavarvi i capelli nelle docce della spiaggia sia una buona idea. Non lo è. Le leggi sono in vigore per proteggere la vita marina e dovrebbero essere rispettate in tutto il mondo.
Il Sudafrica ha alcune delle spiagge più belle del mondo, ma se volete visitarlo dovete seguire alcune regole severe. Una legge prevede che i giovani in costume da bagno debbano stare seduti ad una distanza minima di 12 pollici l'uno dall'altro.
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In Croazia si può essere multati per dormire su una panchina pubblica. La multa raddoppia se si sente russare.
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Fate attenzione se utilizzate un bagno pubblico in Indonesia, un Paese con un sistema penale estremamente severo. È illegale non tirare lo sciacquone dopo aver usato il bagno e la polizia effettua ispezioni casuali nei bagni pubblici. È abbastanza ovvio, ci viene da dire, ma aspettate: molti bagni non hanno un sistema di scarico tradizionale e devono essere sciacquati manualmente con un secchio d'acqua.
Prima di mettere in moto l'auto, i conducenti sono tenuti a testare le luci e i freni, a suonare il clacson e a controllare che non ci siano bambini sotto il veicolo. Quei monelli si nascondono dappertutto!
È illegale portare via sabbia e conchiglie dalle spiagge della Sardegna. Diversi turisti sono stati multati per questo reato, tra cui un francese che ha dovuto pagare 1.000 euro (1.020 dollari) dopo aver cercato di lasciare l'isola con più di quattro libbre di sabbia in valigia.
Singapore è famosa per le sue aree pubbliche ben tenute, in parte grazie alle severe leggi contro i rifiuti e i graffiti. Dal 1992 è illegale masticare una gomma a Singapore.
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Nessuno vuole vederlo: Bikini per strada e uomini senza maglietta. Si può essere multati per aver camminato dall'auto alla spiaggia se non si è vestiti di tutto punto. Tutto quel lavoro in palestra e non si possono nemmeno mostrare i pettorali.
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I tacchi alti sono vietati in diversi siti antichi della Grecia. Il divieto è entrato in vigore nel 2009 dopo che il Ministero della Cultura ha annunciato che "le visitatrici devono indossare scarpe che non danneggino i monumenti".
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Nel tentativo di evitare i turisti che si ubriacano e che spesso rappresentano una grande percentuale del turismo dell'isola, le Baleari hanno finalmente deciso di vietare le promozioni di happy hour e i bar crawl organizzati. Inoltre, i negozi che vendono alcolici devono chiudere tra le 20.30 e le 7 del mattino.
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Ampiamente nota come una delle leggi più strane del mondo, è illegale a Capri indossare calzature eccessivamente rumorose (in particolare zoccoli) poiché la gente del posto apprezza la loro "pace e tranquillità".
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Le Hawaii sono diventate il primo posto al mondo a vietare "la vendita, l'offerta di vendita e la distribuzione di filtri solari che contengono le sostanze chimiche ossibenzone e ottinoxato". Gli studi hanno dimostrato che queste due sostanze chimiche causano danni genetici alla vita marina, comprese le barriere coralline. Questo è sicuramente un divieto che dovrebbe essere più diffuso.
Visiterai Torino con il tuo cane? Sappi che c'è un'ordinanza che obbliga i proprietari dei cani a portarli a spasso almeno 3 volte al giorno. La multa, in caso contrario, potrebbe essere salata: dai 25 ai 500 €.
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Nel 2019 è diventato illegale soffermarsi sull'iconica scalinata di Piazza di Spagna. La norma stabilisce che chi viene sorpreso a sedersi, mangiare o bere sui gradini può incorrere in multe fino a 400 euro. Nel 2016 la scalinata è stata restaurata per 1,5 milioni di euro dal marchio di moda di lusso Bulgari.
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