Un documento trapelato conferma la guerra ibrida della Russia contro l'Occidente

La battaglia per il controllo della mente
Indebolire l'Occidente
Un mondo senza l'influenza degli Stati Uniti
Una 'campagna di informazione offensiva'
Una guerra su più fronti
Colpire dove fa male
La guerra ibrida del Cremlino
Non è una novità
Ingerenze russe nelle elezioni
Intanto in Europa...
Strumenti utili al Cremlino
Francia e Germania, i bersagli principali
Diffusione di disinformazione
Bersagliati dalla propaganda di Putin
In vista delle elezioni
Come un virus
Bot, troll e cyberattacchi
La battaglia per il controllo della mente

Un tempo le guerre si combattevano sul campo di battaglia, ma oggi le cose sono cambiate. Le informazioni che consumiamo costituiscono un nuovo terreno di scontro per le superpotenze.

Indebolire l'Occidente

Il Washington Post ha reso pubblico un documento segreto del Ministero degli Esteri russo del 2023 che dettaglia la strategia del Cremlino per indebolire le potenze occidentali.

Un mondo senza l'influenza degli Stati Uniti

Nel documento, ottenuto dal quotidiano attraverso una non meglio precisata agenzia di intelligence europea, Mosca invocherebbe la liberazione del mondo dall'influenza di Washington.

Una 'campagna di informazione offensiva'

Stando al Washington Post, il Ministero degli Esteri russo sollecita una "campagna di informazione offensiva" per contrastare l'egemonia dagli Stati Uniti nel panorama diplomatico globale.

Una guerra su più fronti

Inoltre il documento trapelato incita a combattere l'Occidente con diverse misure, non solo nella "sfera informativo-psicologica", ma anche in quella politica, militare, economica e commerciale.

Colpire dove fa male

«È importante creare un meccanismo per identificare i punti vulnerabili nelle loro politiche estere e interne allo scopo di sviluppare misure pratiche per indebolire gli avversari della Russia», si legge nel documento segreto, come riportato dal Washington Post.

La guerra ibrida del Cremlino

Il Washington Post sottolinea che si tratta della prima conferma ufficiale della guerra ibrida del Cremlino contro l'Occidente.

Non è una novità

Tuttavia, il coinvolgimento della Russia in campagne di disinformazione e manipolazione in Nord America e in Europa occidentale non è certo una novità.

Ingerenze russe nelle elezioni

Secondo la Comunità di intelligence degli Stati Uniti, il presidente russo Vladimir Putin avrebbe cercato di manipolare le elezioni presidenziali statunitensi del 2016.

Intanto in Europa...

Inoltre, come riporta Politico, a pochi mesi dalle elezioni europee del prossimo giugno la rete pro-Cremlino Doppelganger avrebbe utilizzato annunci sui social media per tentare di influenzare l'opinione pubblica.

Strumenti utili al Cremlino

L'obiettivo di Mosca sarebbe quello di sostenere candidati che, pur non essendo esplicitamente filo-russi, sostengano posizioni isolazioniste utili al Cremlino.

Francia e Germania, i bersagli principali

Come riferisce Politico, la Francia e la Germania sarebbero i bersagli principali di questi annunci, che porrebbero l'accento sulle spese della guerra in Ucraina e sui problemi interni, come le proteste nel settore agricolo.

Diffusione di disinformazione

Oltre il 65% delle inserzioni di stampo politico o sociale su Facebook in 16 Paesi europei non viene segnalato e ciò permetterebbe la diffusione di disinformazione a favore del Cremlino.

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Bersagliati dalla propaganda di Putin

Jean-Noël Barrot, ministro delegato francese per l'Europa, ha affermato su X (ex Twitter) che il popolo francese è costantemente bersagliato dalla propaganda di Putin.

In vista delle elezioni

«Non passa settimana senza che la Francia sia oggetto di manovre coordinate e deliberate per alterare il dibattito pubblico e interferire nella campagna per le elezioni europee», ha dichiarato Barrot, citato dal Guardian.

Come un virus

In un'analisi di Foreign Policy, il traduttore e storico russo Ian Garner sostiene che l'Occidente non solo è ignaro della guerra dell'informazione condotta dalla Russia, ma in molti casi diffonde attivamente la disinformazione.

Bot, troll e cyberattacchi

Invece di fare del suo meglio per controbilanciare la disinformazione del Cremlino, l'Occidente sta perdendo terreno di fronte a troll, bot e cyberattacchi orchestrati da Mosca, sostiene Garner.

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