In questi paesi vieni pagato se vai al lavoro in bicicletta

Il futuro è su due ruote
Meno auto, più bici
Misure di vario tipo
Lo stato paga i chilometri
Ci guadagnano la salute e le tasche
Detrazioni fiscali per i lavoratori autonomi
Acquisto di una bici attraverso l'azienda
Sconto del 40%.
Riparazioni e assicurazione deducibili
Il programma 'Cycle to Work Scheme'
Coinvolti aziende e lavoratori
Soldi, sconti e promozioni
Proprietà dopo quattro anni
Anche in Francia
Fino a 4.000 euro di incentivi
Bari non è da meno
L'originale iniziativa di Bologna
Pragmatismo lussemburghese
Il futuro è su due ruote

Il mondo in generale e il continente europeo in particolare sembrano decisi a vincere la battaglia contro l'inquinamento nei centri urbani.

Meno auto, più bici

Diversi Paesi dell'Unione Europea, infatti, hanno messo in atto una serie di misure allo scopo di limitare il ricorso alle auto private e promuovere altri tipi di trasporto, come i mezzi pubblici o la bicicletta.

Foto: Unsplash - Dovile Ramoskaite

Misure di vario tipo

Ovviamente ogni Paese è diverso e, sebbene l'obiettivo finale sia lo stesso (evitare che gli esseri umani distruggano il pianeta mettendo a repentaglio la propria sopravvivenza), i modi di affrontarlo sono differenti.

Foto: Unsplash - Alice

Lo stato paga i chilometri

Nei Paesi Bassi, ad esempio, il governo paga 21 centesimi per ogni chilometro percorso da casa al lavoro, importo che salirà a 23 centesimi nel 2024.

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Ci guadagnano la salute e le tasche

Tale importo viene corrisposto dal governo centrale attraverso la busta paga, è esente da imposte e può ammontare a più di 1.000 euro all'anno. Pedalare 20 chilometri al giorno è sufficiente a superare i 1.000 euro l'anno.

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Detrazioni fiscali per i lavoratori autonomi

L'azienda può anche decidere di elevare l'importo oltre i 21 centesimi, ma in quel caso l'incentivo sarà soggetto a imposta. Nel caso dei lavoratori autonomi, la ricompensa arriva sotto forma di detrazione fiscale.

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Acquisto di una bici attraverso l'azienda

Ma non è tutto: il cosiddetto "Piano Bici" prevede agevolazioni fiscali per i lavoratori che acquistano una bicicletta attraverso la propria azienda.

Sconto del 40%.

Il dipendente la paga direttamente dal suo stipendio lordo e ottiene un beneficio fiscale del 40%. In pratica, se la bicicletta costa 1.500 euro, risparmierà 600 euro sulla dichiarazione dei redditi.

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Riparazioni e assicurazione deducibili

Inoltre, le riparazioni e l'assicurazione delle biciclette sono deducibili dalle tasse.

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Il programma 'Cycle to Work Scheme'

Questo metodo di detrazione fiscale viene applicato anche dal Regno Unito nell'ambito del "Cycle to Work Scheme", che prevede incentivi fiscali sia per il dipendente che per il datore di lavoro per l'acquisto o il noleggio di biciclette o di accessori per la sicurezza.

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Coinvolti aziende e lavoratori

Nel caso del Regno Unito, la sovvenzione è subordinata al fatto che la bici venga impiegata per andare e tornare dal lavoro per almeno il 50% dei tragitti. Viene pagata direttamente dallo stipendio e i risparmi sono deducibili dalle tasse per il 40%.

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Soldi, sconti e promozioni

A tutto questo si aggiungono i 23 centesimi al chilometro che percepiscono i cittadini, oltre a un programma di incentivi che prevede anche sconti su abbigliamento e accessori.

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Proprietà dopo quattro anni

Inoltre, per i primi quattro anni la bicicletta appartiene all'azienda che la noleggia al dipendente. Dopo questo periodo, la bicicletta diventa di proprietà del dipendente.

Foto: Unsplash - Anton Rybakov

Anche in Francia

La Francia offre agevolazioni simili, ma in questo caso ammontano a un massimo di 800 euro all'anno. Il dipendente li riscuote e l'azienda può dedurli dalle tasse e dai contributi sociali. Tutti ci guadagnano in termini di denaro e salute.

Foto: Unsplash - Deniz Demirci

Fino a 4.000 euro di incentivi

Ancora più incisiva è la campagna promossa dal governo francese che offre fino a 4.000 euro a chi sostituisce il proprio veicolo a combustione (diesel o benzina) con una bicicletta elettrica.

Foto: Unsplash - Emmanuel Acua

Bari non è da meno

In Italia abbiamo l'esempio della città di Bari e del suo programma di rimborso chilometrico, che offre 20 centesimi al chilometro a chi si reca al lavoro in bicicletta, per un massimo di 300 euro l'anno (25 euro al mese).

Foto: Unsplash - Max Nayman

L'originale iniziativa di Bologna

Più singolare è stata l'iniziativa di Bologna "Bella mossa" che premiava l'uso regolare della bici piuttosto che la distanza. Gli spostamenti "sostenibili" potevano essere convertiti in buoni spesa presso gli esercizi commerciali che aderivano all'iniziativa. Attualmente non è più in vigore, ma la città continua a promuovere la mobilità sostenibile attraverso una campagna di incentivi per l'acquisto di una bici o una cargo bike a pedalata assistita.

Foto: Unsplash - Marco Testi

Pragmatismo lussemburghese

Infine, in Lussemburgo sono più pragmatici e offrono un incentivo fiscale diretto di 300 euro a chiunque acquisti una bicicletta elettrica per recarsi al lavoro. Il tutto a beneficio del pianeta.

Foto: Unsplash - Pieter Van de Sande

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