Mondiali di Atletica leggera: i record che resistono da decenni e i favoriti per batterli nel 2023

Al via i mondiali di atletica
100 m maschili
Chi è il favorito del 2023?
200 m maschili
Chi è il favorito del 2023?
1500 m maschili
Chi è il favorito del 2023?
100 m femminili
Chi è la favorita del 2023?
Salto in alto maschile
Chi è il favorito del 2023?
Salto in lungo maschile
Chi è il favorito del 2023?
800 metri piani femminili
Chi è la favorita del 2023?
I pronostici lasciano il tempo che trovano
Al via i mondiali di atletica

È tutto pronto per i Mondiali di Atletica leggera 2023 che dal 19 al 27 di agosto animeranno il pubblico presente a Budapest e i tifosi da casa.
202 nazioni, rappresentate da oltre 2000 atleti, e un unico obiettivo: aggiudicarsi un posto nella storia. I record storici da battere, quelli che resistono imperturbabili al corso del tempo, sono molti, ma basterà un centimetro o un decimo di secondo per mandarli in frantumi. Di quali record stiamo parlando? Vediamoli insieme!

100 m maschili

Il risultato da battere nella regina delle competizioni dell'atletica leggera è il tempo segnato da Usain Bolt il 17 agosto 2009 all'Olympiastadion di Berlino: un leggendario 9.58 che nessuno è mai riuscito a superare.

Chi è il favorito del 2023?

I pronostici di questa gara sono, forse, i più incerti. L'uomo da battere nel 2023 è il campione del mondo in carica, lo statunitense Fred Kerley. Per lui il cronometro ha segnato un buon risultato a Yokohama, un 9.88 che, però, è ancora decisamente lontano dal tempo registrato dal grande Bolt.

200 m maschili

In pochi potranno negarlo: se c'è una leggenda vera e propria nell'atletica leggera, altri non è che Usain Bolt. A lui appartiene anche il record dei 200 m maschili, che si aggiudicò 4 giorni dopo essersi aggiudicato quello dei 100 m a cui abbiamo accennato. Il record da battere quest'anno nei 200m è proprio il suo, quello siglato nel 2009: 19"19.

Fun Fact: l'uragano giamaicano ai mondiali di Berlino aveva mandato in frantumi i precedenti record dei 100 e dei 200m che appartenevano... a lui stesso!

Chi è il favorito del 2023?

C'è un nome che svetta sugli altri ed è quello dello statunitense Noah Lyles, autore di un 19.47 siglato a Londra. Per lo specialista dei 200m sarebbe il 3º titolo iridato. Ma a separare il suo miglior tempo dell'anno dal record di Usain Bolt ci sono ancora quasi 3 decimi di secondo.

1500 m maschili

Dobbiamo andare indietro di 10 anni per arrivare ad un altro record storico che resiste allo scorrere del tempo. Siamo a Roma, al Golden Gala del 14 luglio 1998 tenutosi allo Stadio Olimpico, e con una impressionante volata negli ultimi 300 metri il fondista marocchino Hicham El Guerrouj conquista la vittoria e, con il tempo di 3'26''00, batte il record che apparteneva all'algerino Noureddine Morceli. Sono passati più di 20 anni e quel suo tempo resiste.

Chi è il favorito del 2023?

Il favorito della vigilia è il mezzofondista norvegese Jakob Ingebrigtsen, campione olimpico in carica. Non ha mai vinto un mondiale nei 1500 m, ci riuscirà quest'anno?

100 m femminili

Sebbene su questo record aleggino ancora dei dubbi per un presunto malfunzionamento di un anemometro, ufficialmente il record appartiene alla statunitense Florence Griffith-Joyner (al centro nella foto) che a Indianapolis durante i trial per le Olimpiadi di Seul registrò un impressionante tempo di 10''49. Era il 16 luglio 1988. Da allora nessuna atleta ha saputo fare meglio di lei.

Chi è la favorita del 2023?

Si prospetta come un bellissimo derby giamaicano la gara dei 100m femminili: a contendersi la vittoria potrebbero esserci Shelly-Ann Fraser-Pryce (nella foto) e la sua connazionale Shericka Jackson. Chi delle due avrà la meglio?

Salto in alto maschile

Pochi saltatori sono ricordati con lo stesso stupore e meraviglia come il leggendario Javier Sotomayor. Considerato il più grande saltatore di tutti i tempi, è anche il detentore di due record mondiali, tra cui quello outdoor che nessuno, in 30 anni, è riuscito a battere, da quel 27 luglio del 1993 a Salamanca: il cubano, in quell'occasione, saltò 2,45 m ed entrò, di tutto diritto, nella storia.

Chi è il favorito del 2023?

I 2,36 saltati dall'atleta qatarino Mutaz Essa Barshim lo rendono, almeno sulla carta, il favorito per portarsi a casa il titolo iridato. Dovrà fare i conti, però, con Gianmarco Tamberi, con il quale ha condiviso l'oro olimpico, segnando una delle pagine più belle della storia dello sport. L'italiano in Polonia si è fermato ai 2.34, ma tutto è possibile.

Salto in lungo maschile

Dal record nel salto in alto al record del salto in lungo. Da un cubano a uno statunitense. Da una leggenda a un'altra. Il record in questa disciplina spetta a Mike Powell, che, alla fine di uno strenuo duello con il grande Carl Lewis, riuscì a saltare 8,95m e a siglare quello che in molti definiscono il capolavoro della sua carriera. Questo record è imbattuto dai Mondiali di Atletica di Tokio, 30 agosto 1991.

Chi è il favorito del 2023?

I pronostici danno come probabile vincitore il campione olimpico Miltiadis Tentoglu, ma il greco dovrà vedersela con una concorrenza spietata in questo appuntamento del 2023, tra cui i due indiani Aldrin e Sreeshankar che hanno saltato oltre gli 8,40m. Il record di Powell è comunque molto lontano.

800 metri piani femminili

Il record che ha resistito più di qualunque altro nell'atletica leggera è quello di Jarmila Kratochvílová (esultante, nella foto), ottenuto a Monaco di Baviera il 26 luglio 1983. Per l'atleta cecoslovacca, all'epoca 32enne, il cronometro si fermò sul tempo di 1'53"28.

Chi è la favorita del 2023?

Dovremo tenere gli occhi puntati su 3 atlete nella gara degli 800 m piani: a contendersi il titolo iridato saranno, con molta probabilità la statunitense Athing Mu (nella foto), la britannica Keely Hodgkinson e la kenyana Mary Moraa.

I pronostici lasciano il tempo che trovano

Ci teniamo a dirlo, comunque: i pronostici lasciano il tempo che trovano. Lo sport, in generale, e l'atletica, in particolare, negli anni ci hanno abituato a grandi sorprese. Che sia un/una outsider quest'anno a conquistare la vittoria o, magari, a battere un record del mondo? Chissà! Che sia difficile non significa che sia impossibile.

Nella foto: L'italiano Marcell Jacobs, campione olimpico 2020 e europeo 2022 nei 100 m piani. Arriva a Budapest dopo una serie di infortuni e una sola gara outdoor durante il 2023. Riuscirà a dire la sua?

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