Le migliore squadre 'cult' del calcio europeo

In uno sport che si evolve costantemente, tanto nel gioco quanto nelle dinamiche extracampo, è il momento di riconoscere alcuni club che hanno sempre adottato un approccio non convenzionale e che, per vari motivi, sono diventati veri e propri simboli di culto per i tifosi.

Il St. Pauli è ammirato in tutto il panorama calcistico europeo per la sua politica controculturale e la sua visione eccentrica. Promosso in Bundesliga nel 2024, il club di Amburgo è attivamente impegnato in iniziative di raccolta fondi e di lotta alla discriminazione.

Oltre 20.000 tifosi infiammano il Millerntor-Stadion in occasione delle partite casalinghe. All'interno dell'impianto sventolano le bandiere con t e s c h i e ossa incrociate, simboli distintivi dello stemma del St. Pauli.

Nel 2001, l'esistenza stessa del Real Oviedo fu messa seriamente in dubbio a causa di una grave crisi finanziaria che colpì il club dopo 13 anni di militanza nella Liga. La situazione peggiorò ulteriormente due anni dopo, quando un imprenditore, poi accusato di frode, aggravò i problemi economici della squadra. I giocatori e i tifosi si mobilitarono per salvare il club.

A volte le cose buone arrivano in tempi di crisi, come nel caso dell'Oviedo. Gli ex giocatori Michu, Juan Mata e Santi Cazorla hanno aperto la strada a una campagna globale di raccolta fondi che ha ispirato tifosi da tutto il mondo, persino dal Perù, a investire nella società. Nonostante la presenza di un nuovo proprietario, la squadra è ancora in parte di proprietà dei tifosi e mantiene il suo status di "club del popolo".

Il Rayo Vallecano, club della Liga spagnola con sede a Madrid, si distingue per la sua marcata identità di sinistra, riflettendo la cultura del quartiere e lo status di classe operaia della sua comunità. È tradizionalmente considerata la squadra outsider, sia in campo che fuori.

Come spiega il Guardian, storicamente il Rayo Vallecano si oppone alla modernizzazione del calcio, posizionandosi in netto contrasto con i valori incarnati dal Real Madrid. Il club ha intrapreso campagne su varie questioni, ma è la sua identità di sinistra e la sua posizione sullo sport a definire il suo status di culto.

Stoke-on-Trent è un'autentica comunità operaia contraddistinta da uno spirito di lotta e dalla tendenza all'andare controcorrente, qualità che si riflettono da sempre nello Stoke City Football Club che, durante la sua permanenza in Premier League, si è guadagnato lo status di squadra di culto per il modo in cui giocava.

Lo Stoke City aveva uno stile di gioco diretto e fisico quando il calcio si stava orientando verso modalità di gioco basate su passaggi più fluidi. Il club lasciava crescere l'erba per limitare il gioco delle squadre avversarie e usava Rory Delap come specialista nel lanciare le rimesse laterali a lunga distanza. La rivalità con Arsene Wenger e l'Arsenal passerà alla storia.

Nel ricco panorama calcistico degli anni '90, il Parma si è affermato rapidamente come un club di culto in Serie A. Contraddistintosi come la squadra outsider, ha saputo imporsi sfidando con successo i colossi del calcio italiano, e ciò grazie anche al contributo di alcune leggende al tempo non ancora riconosciute.

Il Parma non ha mai vinto lo scudetto, ma nel 1999 ha conquistato la Coppa Italia, la Coppa UEFA e la Supercoppa Italiana con campioni del calibro di Fabio Cannavaro, Hernan Crespo e Gianluigi Buffon. La squadra si è guadagnata un esercito di fedelissimi tifosi, nonostante l'implosione finanziaria dopo il successo.

Il Saint-Étienne è stato a lungo lo sfavorito che minacciava di dominare i più grandi club europei. La squadra ha raggiunto la finale di Coppa Europa nel 1976 e ha vinto 10 campionati francesi. Tra le sue fila si sono distinti giocatori del calibro di Michel Platini, Laurent Blanc e Blaise Matuidi.

Come riporta il New European, è stato il primo club francese a essere trasmesso in televisione, dando vita al primo seguito di culto nel Paese. Le caratteristiche, splendide maglie dei "Les Verts" hanno permesso ai tifosi di avere un assaggio del calcio internazionale, in un'epoca in cui era possibile seguire solo la Coppa Europa.

Il Livorno rappresenta il club di culto per eccellenza nel panorama calcistico per i suoi legami con ideali politicamente marcati. È noto che i tifosi della squadra siano prevalentemente orientati verso la sinistra comunista, un'eredità storica del luogo in cui, nel 1921, vide la luce il Partito Comunista Italiano.

Nel piccolo e fatiscente stadio del Livorno si vedono ancora le immagini di Che Guevara o Fidel Castro. La squadra, che attualmente milita in Serie D, è sostenuta da 10 gruppi ultras che protestano e cantano contro tutto ciò che incarna il calcio moderno.

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