Le foto dei momenti più memorabili degli Europei di Atletica 2024 a Roma (almeno finora)

Cose che possiamo solo sognare
Vola in alto... o, meglio, in lungo
Un grido di felicità dopo tanta fatica
Un gladiatore a Roma... what else!
Dal gladiatore al... gallo!
Ma a vincere è sicuramente lei!
Per vincere ci vuole anche concentrazione
Una nuova generazione
Un tripudio di azzurro
Guardando verso l'alto
L'oro nell'eptatlon
Il re della mezza maratona: Yeman Crippa
Angelica Moser, un salto da medaglia d'oro
Una conferma
E se parliamo di conferme...
Quanta soddisfazione!
Stupore e incredulità
'Non ci posso credere'
Un'altra doppietta
Una foto che vale più di mille parole
Immagini dure...
Cose che possiamo solo sognare

"Gli atleti sanno fare con il corpo cose che il resto di noi può solo sognarsi", ha scritto David Forster Wallace. E i grandi protagonisti europei di questa disciplina lo stanno ampiamente dimostrando in occasione dei Campionati Europei di Atletica, in programma a Roma fino al 12 giugno. Ecco alcune delle più belle immagini che ci hanno regalato finora.

Nella foto: L'ucraina Yaroslava Mahucickh, oro nel salto in alto

Vola in alto... o, meglio, in lungo

Ha solo 19 anni Mattia Furlani, ma un futuro decisamente promettente davanti a sé. Eppure, come si evince dalla sua intervista con La Repubblica, resta comunque un ragazzo come gli altri e, in questo momento, confessa di essere più teso per la prova di matematica agli esami di maturità che per le Olimpiadi che lo aspettano dopo questo argento nel salto in lungo... e ci piace anche per questo!

Un grido di felicità dopo tanta fatica

L'espressione del francese Alexis Miellet, oro nei 3000 metri siepi, rende pienamente l'idea della felicità che prova un atleta quando vede i suoi sforzi ripagati dalla vittoria. Sullo sfondo si intravedono il suo connazionale Djilali Bedrani, a cui è andata la medaglia d'argento, e il tedesco Karl Bebendorf, a cui, invece, è andato il bronzo.

Un gladiatore a Roma... what else!

Gli Europei di Atletica Leggera sono l'emblema dei risultati dei sacrifici e della fatica che gli atleti vivono ogni giorno, è vero, ma anche della loro ironia, come ben dimostra Leonardo Fabbri. Quando in ballo c'è una medaglia d'oro in una disciplina dura come il getto del peso, poi, c'è da festeggiare alla grande!

Dal gladiatore al... gallo!

Ma se ci fosse una gara tra copricapi, Leonardo Fabbri potrebbe vedersela davvero dura contro Gabriel Tual, l'atleta francese, orgoglioso vincitore degli 800 m!

Ma a vincere è sicuramente lei!

In ogni caso, ci dispiace per Fabbri e Tual, con Nadia Battocletti non c'è proprio partita: è lei a vincere la battaglia dei cappelli... proprio come ha vinto i 5000 m.

Per vincere ci vuole anche concentrazione

È decisamente più seria la spagnola Ana Peleteiro-Compaore, dimostrando quanta concentrazione sia necessaria per raggiungere una medaglia d'oro nel salto triplo. Il suo sguardo dice tutto.

Una nuova generazione

Così come dice tutto l'incontenibile urlo di Lorenzo Ndele Simonelli, mentre taglia per primo il traguardo dei 110 m a ostacoli e conferma di essere uno dei grandi protagonisti di questa nuova generazione che tanto bene sta facendo all'atletica italiana.

Un tripudio di azzurro

C'è, infatti, un tripudio di azzurro allo Stadio Olimpico di Roma: in questa foto i protagonisti sono Chituru Ali, Marcell Jacobs (rispettivamente argento e oro nei 100 m) e Lorenzo Ndele Simonelli (oro nei 110 m a ostacoli), atleti che, tra gli altri, hanno contribuito a far balzare l'Italia al 1º posto nel medagliere di questa edizione degli Europei.

Guardando verso l'alto

Le dita alzate verso il cielo: con questo gesto il belga Alexander Doom ha festeggiato il suo oro nella finale dei 400 metri agli Europei di atletica di Roma.

L'oro nell'eptatlon

Ma c'è anche un'altra atleta belga a festeggiare: è Nafissatou Thiam, già campionessa olimpica a Rio de Janeiro e Tokio e detentrice del titolo mondiale nel 2017 e 2022, che ha dimostrato anche a Roma di essere un prodigio dell'eptatlon.

Il re della mezza maratona: Yeman Crippa

Non riesce a contenere il sorriso Yemaneberhan Crippa, nonostante la fatica necessaria per conquistare il suo meritatissimo oro nella mezza maratona. L'argento è andato a Pietro Riva; bronzo, invece, per il tedesco Amanal Petros.

Angelica Moser, un salto da medaglia d'oro

La magia dello Stadio Olimpico di Roma di notte e la magia di un salto che vale una medaglia d'oro, tutto in una foto: quella di una campionessa del calibro della svizzera Angelica Moser.

Una conferma

La britannica Dina Asher-Smith è stata campionessa mondiale a Doha nel 2019. Nel 2024 si conferma una delle grandi protagoniste della gara di velocità per eccellenza, ottenendo l'oro nei 100 m ed esibendo con orgoglio la bandiera del suo Paese.

E se parliamo di conferme...

Ma se parliamo di conferme non possiamo certo non citare queste due grandi regine della 20 km di marcia, Antonella Palmisano e Valentina Trapletti, rispettivamente medaglia d'oro e d'argento a Roma 2024.

Quanta soddisfazione!

Ma quanta soddisfazione c'è nel vincere una medaglia d'oro lo dimostra anche la squadra irlandese, composta da Christopher O'Donnell, Rhasidat Adeleke, Sharlene Mawdsley e Thomas Barr, vincitori della staffetta mista 4×400 metri.

Stupore e incredulità

Ma c'è anche chi, alla felicità, aggiunge anche un pizzico di stupore, come la polacca Natalia Kaczmarek: oro nei 400 m e record nazionale per la talentuosa velocista di Drezdenko.

'Non ci posso credere'

Non ci credeva neanche Sara Fantini, come ha confessato ai microfoni di Sport Mediaset, eppure, battendo una leggenda come la polacca Wlodarczyk, la medaglia d'oro nel lancio del martello è tutta sua!

Un'altra doppietta

Molte doppiette in questa edizione degli Europei di Atletica Leggera: questa della foto è firmata dalle due olandesi Jessica Schilder e Jorinde Van Klinken, rispettivamente medaglia d'oro e d'argento nel getto del peso.

Una foto che vale più di mille parole

Questi Europei ci stanno lasciando foto che non hanno bisogno di molte parole, come questa, che ritrae le 3 protagoniste dei 100 m femminili, Dina Asher-Smith (oro, Regno Unito), Ewa Swoboda (argento, Polonia) e Zaynab Dosso (bronzo, Italia), unite in un abbraccio che è, forse, uno dei più bei messaggi che lo sport ci possa dare.

Immagini dure...

Ma c'è anche un altro lato della medaglia e questi Europei ce lo hanno ricordato: lo sport, a volte, può essere anche amaro.

Nella foto: Marta Zenoni dopo una rovinosa caduta in cui ha coinvolto anche l'atleta tedesca Nele Wessel durante la seconda batteria dei 1500 metri femminili.

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