La vita (e la morte) di Gigi Riva: un'eredità che durerà per sempre

Il calcio italiano in lutto
Il primo bollettino medico
La causa della morte
Il soprannome, per la potenza del suo tiro
Una vita segnata dalla tragedia
La svolta nella vita di Riva
L'istinto del gol
Le caratteristiche tecniche
Lo scudetto del Cagliari
'Non mi sono mai pentito'
Tutti lo volevano
Resiste alle tentazioni dei
Le parole di Gigi Riva
La delusione dei Mondiali del 1970, ma uno dei suoi gol più belli
Leggenda degli azzurri
L'infortunio e l'addio al calcio giocato
Nella dirigenza della nazionale
I grandi talenti del calcio italiano
L'ultimo saluto del Cagliari
Il significato di Gigi Riva per il calcio italiano
Il calcio italiano in lutto

Poco dopo le 19.30 del 22 gennaio la notizia è rimbalzata sulle prime pagine di tutti i giornali italiani: Gigi Riva, leggenda del calcio, si è spento a Cagliari all'età di 79 anni.

Il primo bollettino medico

Era stato ricoverato il giorno precedente, in seguito a un malore improvviso, ma, nonostante le prime informazioni fornite dai medici parlassero di "condizioni stabili", il grande campione non ce l'ha fatta.

La causa della morte

Ricoverato nel reparto cardiologia per una sindrome coronarica acuta, secondo l'agenzia Adnkronos l'ex attaccante avrebbe rifiutato di sottoporsi ad un intervento di angioplastica prima di consultarsi con la famiglia. Purtroppo, però, non ce ne sarebbe stato il tempo: Riva ha subito un nuovo e fatale arresto cardiaco nel pomeriggio.

Il soprannome, per la potenza del suo tiro

E così "Rombo di Tuono", come lo chiamava il giornalista Gianni Brera, ha lasciato la sua famiglia, il calcio e Cagliari, una città in cui non era nato, ma che lo aveva adottato e che lo amava incondizionatamente, fin dal suo arrivo, quando era appena 19enne.

Una vita segnata dalla tragedia

Originario di Leggiuno, sulle rive del Lago Maggiore, dove era nato nel 1944, Luigi "Gigi" Riva aveva vissuto un'infanzia e un'adolescenza segnate dalle ristrettezze economiche, acuitesi, poi, alla morte del padre, quando Gigi aveva solo 9 anni. Pochi anni dopo un cancro si porterà via anche la vita della madre.

La svolta nella vita di Riva

Nel 1963 la sua vita, però, dà una svolta: un osservatore del Cagliari riconosce il talento di questo giovane attaccante del Legnano, all'epoca in Serie C, e lo convince, nonostante le prime reticenze, a firmare con il club sardo.

L'istinto del gol

Nella sua prima stagione con i rossoblu, Riva segna 8 gol, contribuendo alla promozione del Cagliari in Serie A. Nella stagione '66-'67, i suoi gol diventano 18, per poi arrivare a 20 nella successiva.

Le caratteristiche tecniche

Mancino naturale, rapido e fisicamente prestante, Gigi Riva (in 2a fila a destra) diventerà presto non solo una bandiera del Cagliari, ma anche della Nazionale, quando, durante la finale 'bis' degli Europei del 1968 contribuì con un gol al trionfo degli azzurri sulla Jugoslavia.

Lo scudetto del Cagliari

Ma i suoi gol più importanti (21) sono quelli che segnerà in campionato, nella stagione 1969-1970, che lo confermeranno indiscusso capocannoniere della Serie A, ma, soprattutto, che assicureranno lo scudetto al Cagliari. Fu la prima (e unica) volta che il titolo arrivava in Sardegna.

'Non mi sono mai pentito'

Dopo lo scudetto, per i tifosi del Cagliari non c'è nessun dubbio: Riva è il loro eroe. L'affetto, però, sarà reciproco. In un'intervista sulla Gazzetta dello Sport, il campione dirà: "Nel 1963 non volevo venirci, poi ho messo radici e non mi sono mai pentito."

Tutti lo volevano

I successi in Serie A e in Nazionale fanno sì che per il giovane Riva, già campione indiscusso, inizino a piovere le offerte dalle grandi squadre del nord e, soprattutto, secondo i resoconti dell'epoca, da parte della Juventus di Gianni Agnelli.

Resiste alle tentazioni dei "soldi del nord"

Riva non accetterà mai nessuna di queste offerte e resterà fedele al Cagliari per tutta la sua carriera.

Le parole di Gigi Riva

In un'intervista dell'epoca della RAI, è lui stesso a spiegarne il perché: "Penso che ci sia un ambiente diverso da noi... che nelle altre città non ci sia quell'ambiente familiare che c'è da noi".

La delusione dei Mondiali del 1970, ma uno dei suoi gol più belli

L'anno dello scudetto, il 1970, lo vedrà impegnato anche con la Nazionale nel Mondiale del Messico. L'Italia arriverà seconda, battuta in finale dal Brasile di Pelè, ma Riva segnerà quello che forse è uno dei suoi gol più belli nella semifinale con la Germania.

Leggenda degli azzurri

Non saranno numerosi i successi che la maglia azzurra gli ha regalato, ma il suo impegno, quando la indossava, è indiscutibile: ad oggi continua ad essere il miglior marcatore della nazionale, segnando 35 gol in 42 presenze.

L'infortunio e l'addio al calcio giocato

Un infortunio al tendine nel 1976, però, decreta l'inizio del suo declino. Chiuderà la sua carriera nel calcio giocato con i colori del Cagliari, per poi passare a quella manageriale, che lo porterà fino alla presidenza della squadra sarda nel 1985.

Nella dirigenza della nazionale

Nel 1987 Matarrese, da poco presidente della Federcalcio, lo vuole nello staff della Nazionale, prima come dirigente accompagnatore e poi come team manager. Sarà con gli azzurri anche durante il Mondiale del 2006, l'ultimo vinto dall'Italia, lui che da giocatore, purtroppo, non l'aveva vinto mai.

Nella foto: Gigi Riva con Fabio Cannavaro e Gigi Buffon, alla vigilia della finale.

I grandi talenti del calcio italiano

Nel suo periodo come dirigente in nazionale, sarà un punto di riferimento per i più grandi talenti dell'epoca d'oro del calcio italiano, come Roberto Baggio (con lui nella foto), Bobo Vieri e Francesco Totti.

L'ultimo saluto del Cagliari

È con un 'Per sempre Gigi Riva' con cui il Cagliari lo ha salutato, sommandosi ai numerosi omaggi e ricordi che le personalità del calcio italiano hanno voluto offrire a e su Gigi Riva.

Nella foto: Gigi Riva con la maglia nº 11, ritirata dal Cagliari nel 2005

Il significato di Gigi Riva per il calcio italiano

Ma, forse, il tributo che più di tutti racchiude il senso di cosa abbia significato Gigi Riva per questo sport è il "Nessuno più come Gigi Riva" con cui titola la Gazzetta dello Sport. E, nel raccontare la sua vita, questa, forse, è l'impressione che abbiamo un po' tutti.

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