La storia di Darvin Ham, dallo sparo alla nuca alla panchina dei Lakers

Rischiò di perdere la vita
Cresciuto a Saginaw
Alto tasso di criminalità violenta
Nel mezzo di una sparatoria
Colpito da un proiettile
11 giorni di ricovero
Testimonianza in tribunale
Uno shock
Due opzioni
Non lo spaventa nulla
Un inizio disastroso
Cessioni e scossoni
Lotta per i playoff
Finali della Western Conference
Torneo di metà stagione
Riusciranno a vincere il campionato?
Rischiò di perdere la vita

Il 5 aprile 1988, quando aveva solo 14 anni, l'attuale allenatore dei Los Angeles Lakers Darvin Ham rischiò di perdere la vita mentre stava andando a prendere una pizza.

Cresciuto a Saginaw

Ham è cresciuto a Saginaw, nel Michigan, una città nota per l'alto tasso di criminalità e per la presenza di violente gang. L'ex cestista e head coach dei Lakers racconta che sentiva spari e risse ogni notte.

Alto tasso di criminalità violenta

Secondo un rapporto dell'FBI del 2021, Saginaw è la città del Michigan con il più alto tasso di criminalità violenta e la quarta a livello nazionale.

Nel mezzo di una sparatoria

Quella notte dell'aprile 1988, Ham e suo fratello erano usciti a prendere una pizza quando si trovarono nel mezzo di una sparatoria.

Colpito da un proiettile

L'ex cestista ricorda di aver sentito degli spari e di aver visto tre uomini correre verso l'auto del fratello. Un proiettile vagante lo colpì alla mascella e penetrò nella nuca.

11 giorni di ricovero

Fu sottoposto a un intervento chirurgico e trascorse 11 giorni in ospedale. Come racconta lui stesso, il personale medico gli consegnò il bossolo del proiettile estratto dal collo e gli disse che era fortunato a essere ancora vivo.

Testimonianza in tribunale

Un paio di mesi dopo, Darvin Ham testimoniò in tribunale, ma il processo fu dichiarato nullo perché la persona a cui era destinato il proiettile non volle fare il nome di coloro che avevano premuto il grilletto.

Uno shock

Fu un momento di grande sconcerto per lui, poiché capì che se fosse morto nessuno sarebbe stato condannato per il suo omicidio!

Due opzioni

"Se ti ritrovi a dover affrontare un'esperienza del genere, ci sono solo due opzioni: vivere con la paura addosso o farlo senza avere più timore per nulla", sottolinea Darvin Ham, stando a quanto riporta heavy.com.

Non lo spaventa nulla

"Io ho scelto la seconda opzione", ha detto l'allenatore dei Lakers, il cui trauma del passato lo ha aiutato a mantenere la compostezza anche in situazioni di molto stress, come quelle che affronta con la sua squadra. "Non sento alcuna pressione, alla fine non è altro che basket", ha aggiunto.

Un inizio disastroso

Quando ha assunto l'incarico di allenatore dei Lakers nel 2022, però, la pressione di dover gestire una squadra formata da grandi star sembra averlo sopraffatto. Dopo un inizio stagione disastroso (2-10), a febbraio 2023 i Lakers si trovavano in 13ª posizione nella Western Conference.

Cessioni e scossoni

Dopo l'addio di Russell Westbrook, Patrick Beverley e Thomas Bryant e l'arrivo di DiAngelo Russell, Jarred Vanderbilt, Mo Bamba e Malik Beasley, i risultati hanno iniziato ad arrivare.

Lotta per i playoff

Tra febbraio e aprile, i nuovi Lakers guidati da Darvin Ham hanno segnato il miglior record difensivo del campionato e un notevole 17-9, che li ha proiettati nella lotta per i playoff.

Finali della Western Conference

Darvin Ham è riuscito a condurre la squadra alle finali della Western Conference. I Lakers di LeBron James hanno battuto i Minnesota Timberwolves, i Memphis Grizzlies e i Golden State Warriors prima di essere travolti dai Denver Nuggets, vincitori del titolo.

Torneo di metà stagione

Questa stagione, le cose non sarebbero potute andare meglio per Ham e i Lakers, che con un sorprendente 6-0 hanno conquistato la nuova NBA Cup e si sono piazzati all'8º posto nella Western Conference, a una sola vittoria dal 4º posto.

Riusciranno a vincere il campionato?

Con un Anthony Davis completamente recuperato e un LeBron James in forma smagliante, riuscirà Darvin Ham a guidare i Lakers verso la vittoria in NBA? Comunque vada, aver giocato e allenare in NBA per lui è un regalo della vita!

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