La morte dell'ex star del calcio russo mentre combatteva in Ucraina
L'ex calciatore della nazionale russa Aleksei Bugayev è morto il 29 dicembre combattendo per il suo paese nella guerra contro l'Ucraina, secondo quanto riportato dal Mail Sport.
Bugayev era in prigione quando è stato reclutato per unirsi alle forze d'invasione di Putin, secondo GiveMeSport.
La situazione critica dell'esercito russo, dovuta alle ingenti perdite di uomini, aveva infatti spinto il presidente Vladimir Putin a firmare una legge che permetteva il reclutamento di detenuti.
Il Daily Mail riporta che ad alcuni individui era stata persino offerta la possibilità di arruolarsi nell'esercito prima di affrontare eventuali processi o condanne.
L'ex giocatore del Lokomotiv Mosca era stato condannato a 10 anni per traffico di sostanze illecite. La sua dichiarazione di colpevolezza aveva già ridotto la pena da 20 anni.
Secondo quanto riportato da GiveMeSport, dalle fonti russe emerge che Bugayev stava tentando di trafficare e vendere fino a mezzo chilo di m e t i l e f e d r i n a, una sostanza vietata dall'Agenzia mondiale antidoping.
Il padre di Bugayev ha confermato la notizia, dicendo a Sport24: "Purtroppo, la notizia della morte di Aleksei è vera. È successo oggi", secondo Metro.
Secondo l'ex agente di Bugayev, al momento il corpo del russo non può essere recuperato a causa dei pesanti combattimenti nella zona.
La carriera di Bugayev come calciatore professionista è durata poco più di un decennio; la sua ultima partita da professionista è stata nel 2010 con il Krasnodar.
Il difensore aveva inoltre rappresentato il suo paese in campo sette volte, anche a Euro 2004. Ha giocato nella partita vittoriosa della Russia per 2-1 contro i futuri campioni della Grecia, nelle prime fasi del torneo.