Le 14 vette più alte del mondo: chi le ha scalate davvero e chi, secondo alcuni, non l'ha fatto

Le 14 vette più alte del pianeta
Parte dei gruppi montuosi dell'Himalaya e del Karakorum
Una sfida alla portata di pochissimi
Reinhold Messner, il primo a completare tutte le scalate
Edurne Pasaban, la prima donna
Nirmal Purja, record del minor tempo impiegato
La controversia sul record di Purja...
Polemica sulla lista degli alpinisti con 14 ottomila
Quali sono le ragioni di questa teoria?
Quali sono i 14 ottomila?
L'Everest
Il K2
Il Kangchenjunga
Il Lhotse
Il Makalu
Il Cho Oyu
Il Dhaulagiri
Il Manaslu
Il Nanga Parbat
L'Annapurna
Il Gasherbrum I
Il Broad Peak
Il Gasherbrum II
Lo Shisha pangma
Le 14 vette più alte del pianeta

Ci sono solo 14 montagne al mondo che superano gli 8.000 metri di altitudine sul livello del mare, da cui il nome "ottomila". Sono le 14 vette più alte del pianeta, vere meraviglie della natura e oggetto del desiderio di innumerevoli alpinisti nel corso della storia.

Parte dei gruppi montuosi dell'Himalaya e del Karakorum

Tutti gli ottomila si trovano nel continente asiatico e si concentrano in due massicci montuosi: l'Himalaya, il più alto della Terra, che si estende per Paesi come Bhutan, Nepal, Cina, Birmania, India e Pakistan; e quello del Karakorum, situato al confine tra Pakistan, India e Cina.

Una sfida alla portata di pochissimi

Scalare questi quattordici mostri della natura è una sfida ardua e alla portata di pochi. Ad oggi, infatti, solo 44 alpinisti provenienti da varie parti del mondo sono riusciti a completare l'impresa, mentre molti altri hanno perso la vita nel tentativo di farlo.

Reinhold Messner, il primo a completare tutte le scalate

Il primo alpinista a scalare tutti i 14 ottomila è stato l'italiano Reinhold Messner, che ha impiegato 16 anni per farlo, tra il 1970 e il 1986, con l'aggiunta di esserci riuscito senza usare bombole di ossigeno.

Edurne Pasaban, la prima donna

L'alpinista spagnola Edurne Pasaban è ststa la prima donna a scalare le 14 vette. Lo ha fatto nell'arco di 9 anni, tra il 2001 e il 2010, togliendo l'onore alla sudcoreana Oh Eun-sun, il cui precedente primato è stato annullato per irregolarità. L'austriaca Gerlinde Katenbrunner è stata la prima a completare l'impresa senza utilizzare l'ossigeno (nel 2011).

Nirmal Purja, record del minor tempo impiegato

Tra questi scalatori ce ne sono alcuni che superano ogni limite immaginabile, come il nepalese Nirmal Purja, che ha stabilito il record del minor tempo impiegato per scalare tutti gli ottomila: lo ha fatto in soli 6 mesi e 6 giorni nel 2019.

La controversia sul record di Purja...

C'è da dire, però, che il primato di Purja è controverso: molti sostengono che in realtà lo abbia raggiunto due anni dopo, nel 2021, quando scalò per la seconda volta (o meglio, per la prima volta) uno di questi ottomila.

Polemica sulla lista degli alpinisti con 14 ottomila

Nel luglio 2022 un noto esperto di statistiche alpinistiche, il tedesco Eberhard Jurgalski, ha sollevato la polemica sostenendo, attraverso il suo sito web (www.8000ers.com), che solo 3 persone hanno effettivamente raggiunto la vetta delle 14 montagne: Edmund Viestur, Veikka Gustafsson e Nirmal Purja.

Quali sono le ragioni di questa teoria?

Secondo Jurgalski, la stragrande maggioranza degli scalatori non ha raggiunto la vetta vera e propria di molte di queste montagne, ma è arrivata a pochi metri di distanza da essa. Il cronista è giunto a questa conclusione dopo aver analizzato i dati insieme a esperti di topografia e grazie all'aiuto dell'Agenzia Aerospaziale Tedesca (DLR).

Quali sono i 14 ottomila?

Ma, tralasciando record e polemiche, diamo un'occhiata a quali sono queste 14 imponenti montagne che superano gli 8.000 metri di altitudine. Molte di esse sono ben conosciute, altre meno. Facciamo un bel giro in alta quota...

L'Everest

Situata a 8.846 metri di altezza sul livello del mare nel massiccio dell'Himalaya, tra i confini del Nepal e del Tibet, è la montagna più alta del pianeta e deve il suo nome al colonnello e geometra britannico George Everest (1790-1866), responsabile della topografia dell'India dal 1830 al 1843. La sua vetta fu raggiunta per la prima volta da Edmund Hillary e Tenzin Norgay nel 1953.

Il K2

La seconda vetta più alta del mondo, con i suoi 8.611 metri di altezza, appartiene al gruppo montuoso del Karakorum ed è situata tra Pakistan e Cina. È considerata, tuttavia, più impegnativa dell'Everest da scalare. Il suo nome deriva dall'annotazione di un rilievo topografico effettuato su di essa. Gli italiani Lino Lacedelli e Achille Compagnoni furono i primi a scalarla nel 1954.

Il Kangchenjunga

Appartenente al massiccio dell'Himalaya, con i suoi 8.586 metri di altezza è la montagna più alta dell'India e la seconda del Nepal. Il suo nome si traduce come "I cinque tesori delle nevi", poiché ha 5 cime, 4 delle quali superano gli 8.450 metri. Gli alpinisti britannici George Band e Joe Brown sono stati i primi a scalarlo nel 1955.

Il Lhotse

Si trova in Himalaya, molto vicino all'Everest e collegato a esso dal Colle Sud. È alto 8.516 metri e si trova tra i confini del Nepal e del Tibet, in Cina. È uno degli ottomila con il minor numero di incidenti e la sua cima è stata raggiunta per la prima volta nel 1956 dagli svizzeri Ernst Reiss e Fritz Luchsinger.

Il Makalu

Il Makalu, con un'altezza di 8.463 m, si trova nella zona di Mahalangur dell'Himalaya, 19 km a sud-est del Monte Everest, al confine tra Cina e Nepal. Il suo nome deriva dal sanscrito e significa "Montagna nera". È stata scalata per la prima volta nel 1955 dai francesi Jean Couzy e Lionel Terray.

Il Cho Oyu

Con un'altezza di 8.201 metri sul livello del mare, il Cho Oyu fa parte dell'Himalaya ed è situato a soli 20 chilometri dall'Everest. Il suo nome significa "Dea turchese" in tibetano e si trova tra il Nepal e il Tibet. Gli austriaci Herbert Tichy e Sepp Joechler e lo sherpa Pasang Dawa Lama lo scalarono per la prima volta nel 1954.

Il Dhaulagiri

Fu il penultimo dei 14 ottomila a essere scalato, concretamente nel 1960 da parte di Kurt Diemberger, Peter Diener, Ernst Forrer, Albin Schelbert, Nawang Dorje e Nima Dorje. Ha un'altezza di 8.167 metri sul livello del mare e si trova in Nepal. Il suo nome, che deriva dal sanscrito, significa "montagna abbagliante", "bianca" o "bella".

Il Manaslu

Si trova nella regione nepalese del Gandaki ed è alto 163 metri. Il suo nome significa "Montagna degli spiriti" in sanscrito ed è stato scalato per la prima volta nel 1956 da due gruppi di spedizione giapponesi, formati rispettivamente da Toshio Imanishilos e Gyalsen Norbu e da Minoru Higeta e Kichiro Kato. È anche il primo ottomila a essere stato scalato per la prima volta da alpiniste donne: Naoko Nagaseko, Masako Uchida e Mieko Mori, anch'esse giapponesi, nel 1974.

Il Nanga Parbat

Ha un'altezza di 8.125 metri e si trova in Pakistan, nel massiccio montuoso del Karakorum. Il suo nome in urdu allude al fatto che è una montagna isolata e separata dal resto. La sua cima fu raggiunta per la prima volta nel 1953 dall'austriaco Hermann Buhl, in una scalata in solitaria.

L'Annapurna

Pur non essendo uno degli ottomila più alti, è uno dei più conosciuti e, secondo gli esperti, uno dei più difficili da scalare insieme al K2 e al Nanga Parbat. È alto 8.091 metri e si trova in Nepal. "Annapurna" significa "dea del raccolto" o "dea dell'abbondanza" in sanscrito. I primi a scalarlo nel 1950 furono i francesi Louis Lachenal e Maurice Herzog, la cui impresa costò loro varie amputazioni. A Herzog vennero amputate tutte le dita delle mani e dei piedi.

Il Gasherbrum I

Conosciuto anche come "Hidden Peak" ("picco nascosto") e meno frequentemente come "K5" o "Moravi I", è alto 8.068 metri e si trova tra i confini del Pakistan e della Cina. La sua vetta fu raggiunta per la prima volta nel 1958 dagli statunitensi Peter Schoening e Andrew Kauffman.

Il Broad Peak

Ha un'altitudine di 8.047 metri e si trova in Pakistan, nel massiccio montuoso del Kakatorum. Ha una cima secondaria, il Broad Peak Central di 8.016 metri, che fu scalata per la prima volta nel 1975 da una spedizione polacca, ma quella originale fu raggiunta nel 1957 dagli austriaci Kurt Diemberger, Hermann Buhl, Marcus Schmuck e F. Wintersteller.

Il Gasherbrum II

Situato anch'esso nel Kakatorum, tra i confini del Pakistan e della Cina, è alto 8.035 metri ed era originariamente conosciuto come "K4". È stato scalato per la prima volta nel 1956 dagli austriaci F. Moravec, J. Larch e H. Willenpart.

Lo Shisha pangma

L'ultima delle montagne del ristretto gruppo degli ottomila è alta 8.027 metri ed è l'unica che si trova interamente in Tibet, nell'Himalaya. Il suo nome in tibetano significa "cresta sopra la pianura erbosa" e si distingue per l'assenza di grandi montagne nella zona circostante. Una spedizione militare cinese di 10 persone è stata la prima a raggiungerne la cima nel 1964.

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