Il difficile passato del calciatore portoghese Bebé, cresciuto in orfanotrofio

Chi è Bebé
Cresciuto dalla nonna
La coppa mondiale dei senzatetto
L'inizio della carriera da calciatore professionista
Manchester United
Inizia la tappa internazionale
Difficile da credere
Un'ascesa senza precedenti
Un'esperienza difficile
Il fenomeno Bebé
'Il giorno più bello della mia vita'
Al Rayo Vallecano
Tifosi impegnati e appassionati
Felice al Rayo Vallecano
Con la nazionale di Capo Verde
Un percorso professionale brillante
Fonte di apprendimento
Chi è Bebé

Tiago Manuel Dias Correia, meglio noto con il soprannome di Bebé, è nato il 12 giugno 1990 nel piccolo quartiere di Loures, nell'area metropolitana di Lisbona.

Cresciuto dalla nonna

Di origine capoverdiana, è stato cresciuto dalla nonna fino all'età di nove anni; dopodiché fu affidato a un orfanotrofio, affinché potesse "studiare e imparare le cose della vita", secondo quanto ha raccontato lo stesso Bebé al quotidiano spagnolo ABC.

La coppa mondiale dei senzatetto

È nell'orfanotrofio, chiamato Casa do Gaiato, che Bebé inizia a giocare a calcio. Per via della buona condotta e della sua abilità con il pallone, viene invitato a partecipare alla Homeless World Cup, la coppa mondiale dei senzatetto, nel 2008.

L'inizio della carriera da calciatore professionista

Le sue ottime prestazioni attirano l'attenzione dei dirigenti della squadra portoghese Estrela Amadora, che lo ingaggiano. Ha inizio, così, la sua carriera da professionista.

Manchester United

L'11 agosto 2010, cinque settimane dopo aver firmato un contratto con il Vitória Guimarães, riceve un'offerta per giocare nel Manchester United.

Inizia la tappa internazionale

La chiamata della squadra inglese lo coglie di sorpresa, data la sua limitata esperienza in campo come calciatore professionista.

Difficile da credere

In una conferenza stampa, Bebé ha rivelato di essersi reso conto che il trasferimento era reale solo quando ha conosciuto l'allora tecnico dello United Alex Ferguson (nella foto), che gli ha dato il benvenuto nel club.

Un'ascesa senza precedenti

Il passaggio alla prestigiosa squadra inglese lo ha reso noto a livello internazionale. Nello stesso anno e in quello successivo ha giocato per la nazionale portoghese Under 21.

Un'esperienza difficile

Bebé aveva potenza, talento e creatività, ma la sua mancanza di esperienza nel calcio di alto livello gli impediva di essere all'altezza della situazione.

Il fenomeno Bebé

Il giocatore viene quindi dato in prestito al Beşiktaş, al Rio Ave e al Paços Ferreira; infine viene acquistato dal Benfica nel 2014.

'Il giorno più bello della mia vita'

Bebé viene confermato come 12° acquisto per la stagione 2014-15 e il suo trasferimento costa 3 milioni di euro. Indossare la maglia del Benfica è un'enorme gioia per lui, essendo un tifoso della squadra portoghese.

Al Rayo Vallecano

Dopo aver giocato nell'Eibar per due anni, Bebé si unisce a un'altra squadra spagnola, il Rayo Vallecano.

Tifosi impegnati e appassionati

La forza del Rayo Vallecano, squadra con sede nel quartiere Vallecas di Madrid, risiede nei suoi tifosi. È stato il primo club spagnolo a essere presieduto da una donna, Teresa Rivero, e uno dei suoi motti è "Ama il Rayo, odia il razzismo".

Felice al Rayo Vallecano

"Mi sento come a casa mia al Rayo, grazie ai giocatori, ai tifosi e al presidente Raúl Martín Presa, che è anche amico mio", ha detto Bebé.

Con la nazionale di Capo Verde

Va inoltre ricordato che nel 2022 Bebé è stato convocato nella nazionale di Capo Verde, cosa che il giocatore desiderava da tempo.

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Un percorso professionale brillante

Nel corso della sua carriera, Bebé non si è distinto in modo significativo in termini di titoli o di risultati nelle competizioni più importanti, ma la sua è comunque una carriera di successo, soprattutto se ricordiamo che è passato dal calcio di strada a giocare ai massimi livelli.

Fonte di apprendimento

Nel corso dell'intervista concessa ad ABC, Bebé ha ammesso: "L'orfanotrofio mi ha formato come uomo e mi ha trasformato in un calciatore", nonostante le difficoltà vissute durante l'infanzia. Senza dubbio, un'esperienza di vita degna di ammirazione.

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