Tanti italiani tra i migliori difensori centrali della storia del calcio
Lontani dai riflettori e dal clamore mediatico che spesso circonda gli attaccanti, i difensori centrali sono le figure meno esposte, ma non per questo meno importanti, del calcio moderno. Considerati i pilastri delle più grandi squadre, ecco una lista dei 15 migliori difensori centrali della storia stilata dal SUN in base al loro palmarès, impatto e livello di gioco.
Tutti i dati sono forniti da Transfermarkt.
Capitano del grande Barcellona degli anni 2010, Carles Puyol incarna alla perfezione i valori di un difensore centrale: grinta, lealtà e leadership. Formatosi a La Masia, ha scalato i ranghi fino a diventare capitano di una delle squadre più forti della storia.
Con il Barça ha vinto 6 Liga e 3 Champions League. Con la maglia della nazionale, Puyol è stato un giocatore altrettanto determinante, contribuendo alla conquista degli Europei 2008 e dei Mondiali 2010, torneo in cui ha segnato un gol decisivo nella semifinale contro la Germania.
Nel 2019, un difensore spaventa gli attaccanti di tutto il mondo: Virgil van Dijk. Con una statura imponente di 1,93 metri, l'olandese è stato fondamentale nella vittoria della Champions League da parte del Liverpool.
Nominato Calciatore UEFA dell'anno e arrivato secondo nella corsa al Pallone d'Oro, van Dijk si è distinto per la sua superba costanza sul campo. Nel 2020 ha anche giocato un ruolo chiave nel trionfo dei Reds in Premier League, ponendo fine a 30 anni di attesa per il club.
Quando si pensa ai difensori centrali che hanno vinto un Pallone d'Oro, vengono subito in mente Beckenbauer e Cannavaro. Il ricordo di Matthias Sammer, invece, sembra sfumare nel tempo.
Colonna portante della difesa del Borussia Dortmund, il tedesco è stato fondamentale nella conquista di 2 titoli della Bundesliga (1995, 1996) e della Champions League nel 1997. Nel 1996, ha vinto anche gli Europei con la Germania, prestazione che gli ha permesso di aggiudicarsi il tanto ambito Pallone d'Oro.
Nel 1993, Marcel Desailly vince la Champions League con l'Olympique Marsiglia. Malgrado il successo, decide di lasciare il Marsiglia per passare al Milan, squadra con cui vince nuovamente il trofeo nel 1994.
Desailly è stato anche una figura chiave nella cosiddetta "generazione d'oro" della Francia, contribuendo ai trionfi dei Bleus ai Mondiali 1998 e a Euro 2000. Con un totale di 116 presenze e 51 volte capitano, Marcel Desailly è uno dei giocatori più rappresentativi nella storia della nazionale francese.
L'eleganza e la classe di Fabio Cannavaro non sono qualità comuni tra i difensori. Tuttavia, l'italiano ne ha fatto il suo marchio di fabbrica. Capitano degli Azzurri ai Mondiali 2006, vinse quell'anno il Pallone d'Oro, grazie a una performance eccezionale nel torneo.
La sua carriera di club è stata forse meno fulgida, ma include comunque una Coppa UEFA e 2 Coppe Italia con il Parma e 2 campionati spagnoli con il Real Madrid.
I difensori centrali non si distinguono per le loro capacità realizzative, ma Ronald Koeman è un'eccezione (239 gol in 685 partite). L'olandese, noto per le sue abilità balistiche, è riuscito a eseguire alcuni dei tiri più memorabili nella storia del calcio.
Nel corso della sua carriera, Koeman ha conquistato 2 trofei della Champions League, uno con il PSV Eindhoven e l'altro con il Barcellona.
Soprannominato "El Gran Capitán", Daniel Passarella è considerato uno dei più grandi difensori sudamericani della storia. Inoltre, è stato un realizzatore eccezionale, con oltre 130 reti segnate nel corso della sua carriera.
Capitano dell'Argentina, guidò la sua squadra alla vittoria del Mondiale del 1978, diventando un simbolo della gloria nazionale. Pur facendo parte anche del team vincitore nel 1986, non prese parte alla competizione a causa di infortuni e di tensioni con il resto della squadra.
Difensore versatile, Carlos Alberto Torres poteva giocare sia sulla fascia che al centro della difesa. Ai Mondiali del 1970 il brasiliano è stato il capitano della sua nazionale, spesso considerata una delle migliori squadre di tutti i tempi.
Giocatore in anticipo sui tempi, è stato uno dei primi difensori a contribuire significativamente anche alle manovre offensive della sua squadra.
Chi ha avuto modo di assistere alla sua crescita professionale lo posizionerebbe ancora più in alto in classifica, tanto è stato l'impatto di Gaetano Scirea sul gioco. Difensore estremamente pulito e abile con il pallone, è stato una figura chiave della Juventus degli anni '80, vincendo 7 scudetti e una Coppa dei Campioni.
Nel 1982 Scirea ha ricoperto il ruolo di guida tecnica per la difesa della nazionale italiana, portando la squadra alla vittoria del campionato mondiale.
Se c'è un giocatore, insieme a Cristiano Ronaldo, che rappresenta il Real Madrid dagli anni 2010-2020, quello è Sergio Ramos. Sebbene il suo stile a volte potesse essere aggressivo, era sempre efficace.
Eccellente nei colpi di testa, lo spagnolo ha segnato in 2 finali di Champions League, competizione che ha vinto 4 volte con i Merengue. È anche campione del mondo (2010) e d'Europa (2008, 2012) con la Spagna.
Veniamo ora al pantheon dei migliori difensori centrali della storia. Come non iniziare questa top 5 con uno dei giocatori più eleganti che abbiano mai messo piede in campo: Alessandro Nesta.
Sotto i colori della Lazio, del Milan o della nazionale, Nesta si è distinto per la sua capacità di mantenere la calma sotto pressione, la sua intelligenza tattica e il suo tempismo. Non era mai in ritardo, anzi, era sempre un passo avanti. In coppia con Paolo Maldini ha formato la miglior difesa della storia e ha vinto 2 Champions League con il Milan.
Bobby Moore, capitano dell'Inghilterra nella vittoriosa spedizione mondiale del 1966, è l'esempio del difensore perfetto, dotato di intelligenza tattica, abilità nei contrasti e una tecnica ineccepibile.
Nel 1964, due anni prima dei Mondiali, fu incoronato calciatore dell'anno dalla Football Writers' Association. Quell'anno, però, fu segnato anche da una dura battaglia personale, poiché gli fu diagnosticato un cancro; nonostante ciò, continuò a giocare e affrontò il trattamento con estrema riservatezza.
Non sorprende che un altro italiano occupi il terzo gradino del podio. Nato a Milano, "Il Capitano" ha trascorso tutta la sua carriera in rossonero, giocando oltre 700 partite con il club tra il 1977 e il 1997. Eletto dai tifosi "Milanista del secolo", Baresi ha guidato il Milan nel suo periodo più glorioso, vincendo 6 Scudetti e 3 Champions League (1989, 1990, 1994).
La sua visione di gioco, la precisione nei contrasti e la straordinaria capacità di organizzare la difesa hanno fatto di lui il libero perfetto nel rivoluzionario schema tattico di Arrigo Sacchi. Con l'Italia vinse anche il Mondiale del 1982.
Paolo Maldini è più di una leggenda del calcio: è l'incarnazione della lealtà, dell'eleganza e dell'eccellenza sportiva. Difensore emblematico del Milan, ha ridefinito gli standard per i ruoli di terzino sinistro e difensore centrale.
Nel 1985, a soli 16 anni, gioca la sua prima partita con la maglia rossonera. Inizia così una straordinaria carriera lunga 25 anni, interamente dedicata al club con cui ha vinto 26 trofei importanti, tra cui 7 Scudetti e 5 Champions League. Con gli Azzurri ha partecipato a 4 Mondiali e 3 Europei, senza però vincere nessun titolo.
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Franz Beckenbauer, soprannominato "Der Kaiser", è l'incarnazione dell'eleganza e della maestria, un vero e proprio rivoluzionario che reinventato il ruolo del libero, trasformandolo da una posizione puramente difensiva a quella di regista del gioco.
Beckenbauer ha conquistato 2 volte la Champions League con il Bayern Monaco e ha portato a casa il titolo mondiale sia come capitano nel 1974 che come allenatore nel 1990. Inoltre ha ricevuto il Pallone d'Oro nel 1972 e nel 1976, distinguendosi come l'unico difensore nella storia a vincere per due volte il prestigioso riconoscimento.