Il calcio piange Totò Schillaci, eroe degli anni '90

Un grave lutto per il calcio italiano
Un peggioramento
L'eroe delle
Miglior marcatore
Il sogno di diventare calciatore
Al Messina
La grande opportunità
L'esordio in Serie A
Al fianco di Casiraghi
L'apice
Il migliore in campo
Il trascinatore della Nazionale
205 reti
Aveva una scuola di calcio
La parentesi politica
Schillaci e la TV
In una serie TV
Se ne va un grande del calcio
Un grave lutto per il calcio italiano

È un momento di grande lutto per il calcio italiano: Salvatore 'Totò" Schillaci, l'eroe della nazionale di Italia '90, è morto. Aveva solo 59 anni.

Un peggioramento

Da tempo malato di tumore al colon per il quale era stato già operato in due occasioni, dal 7 settembre, come riporta Sport Mediaset, era ricoverato nel reparto di pneumologia dell'ospedale Civico di Palermo a causa di un peggioramento delle sue condizioni, prima del fatale epilogo, annunciato la mattina del 18 settembre.

L'eroe delle "notti magiche" di Italia '90

Totò Schillaci è ricordato con grande affetto dai tifosi azzurri come l'eroe di Italia '90, un Mondiale duro per la nazionale italiana, ma teatro delle incredibili prodezze in campo di questo grande campione.

Miglior marcatore

In quella Coppa del Mondo, l'Italia si classificò terza, dietro Germania e Argentina, mentre Totò Schillaci divenne il miglior marcatore del campionato con un totale di 6 reti.

"Nemmeno un folle avrebbe mai potuto immaginare cosa mi stava per accadere"

Su Mondiali.it sono riportati i suoi ricordi di quel periodo: "Nemmeno un folle avrebbe mai potuto immaginare cosa mi stava per accadere. Ci sono periodi nella vita di un calciatore nei quali ti riesce tutto. Basta che respiri e la metti dentro. Per me questo stato di grazia è coinciso con quel campionato del mondo."

Il sogno di diventare calciatore

Salvatore Schillaci era nato a Palermo il 1º dicembre 1964 in una famiglia molto povera. Sin da piccolo però aveva soltanto un obiettivo: il calcio, quel calcio che lo avrebbe poi portato molto lontano.

"L’unica cosa che contava per me era segnare"

Con queste parole, pubblicate da Tuttojuve, il giocatore stesso aveva parlato del suo amore per questo sport: "Da quando ero ancora un moccioso, l’unica cosa che contava per me era segnare, a dispetto di tutti, compagni e avversari. Una voglia sfrenata, che non è mai finita".

Al Messina

Nei primissimi anni '80, dopo aver giocato nel campionato Dilettanti, Schillaci approda al Messina, dove fa subito notare a tutti di che pasta sia fatto. Nella squadra siciliana gioca dal 1982 al 1989.

La grande opportunità

Finalmente arriva per lui la grande opportunità. Nel 1989 la Juventus nota il talento del giovane giocatore e decide di ingaggiarlo.

L'esordio in Serie A

Il 27 agosto 1989, Totò Schillaci fa il suo esordio in serie A. Da quel momento in poi, nulla sarà più come prima. Il suo sogno di diventare un Big del calcio stava per diventare realtà.

Al fianco di Casiraghi

Sin da subito i tifosi iniziano ad acclamarlo grazie alle sue invidiabili prestazioni in campo al fianco di un altro esordiente all'epoca, Pierluigi Casiraghi (nella foto).

L'apice

Il momento più alto della sua carriera calcistica arriva senza dubbio durante i Mondiali di Calcio 1990. All'epoca fu convocato come riserva di Gianluca Vialli (nella foto).

Il migliore in campo

Appena mise piede in campo, Totò dimostrò che sarebbe stato il protagonista assoluto di quella Coppa del Mondo. Nessuno ha dimenticato quei suoi "occhi spiritati", descritti così dalla maggior parte delle testate giornaliste dell'epoca.

Il trascinatore della Nazionale

Fu, senza ombra di dubbio, il trascinatore di quella Nazionale, che arrivò molto vicina a salire sul gradino più alto del podio. Ancora fa male pensare alla sconfitta sui rigori contro l'Argentina, dopo una partita molto sofferta, non è vero?

"Quel gol ci ha condannati"

Queste furono le sue parole, riportate da Tuttojuve, su quei Mondiali e sulla sconfitta: "Vuol dire che qualcuno, da lassù, ha deciso che Totò Schillaci dovesse diventare l'eroe di Italia '90. Peccato che poi si sia distratto durante la semifinale con l'Argentina. Una disdetta: abbiamo preso solo un gol in quell'edizione dei Mondiali, e quel gol ci ha condannati".

205 reti

Insomma, quei primi anni '90, furono un periodo d'oro per Schillaci. Nonostante il grande talento, però, non riuscì mai a diventare quel grandissimo giocatore di fama internazionale che desiderava ardentemente di essere. Successivamente è transitato in diverse squadre, tra cui Fiorentina, Milan e Inter, realizzando un totale di ben 205 reti.

Aveva una scuola di calcio

Dal 2000, l'anno dopo il suo ritiro, Totò Schillaci ha gestito una scuola calcio nella sua città di origine, Palermo. Inoltre, è stato anche testimonial TV e organizzatore di eventi sportivi.

La parentesi politica

Nella sua vita ha vissuto anche una breve parentesi politica. Nel 2001 si era candidato alle Elezioni Amministrative per Forza Italia, come consigliere comunale della sua città. Riuscì a farsi eleggere, ma dopo due anni di incarico decise di dimettersi.

Schillaci e la TV

Schillaci ha anche partecipato a un reality show. Qualcuno ricorderà di averlo visto su 'L'Isola dei famosi', nel 2004, edizione condotta da Simona Ventura (nella foto). Riuscì a classificarsi al terzo posto.

In una serie TV

Per lui si erano aperte anche le porte della fiction televisiva. Nel 2012 ha infatti partecipato alla serie televisiva 'Squadra antimafia – Palermo oggi', nei panni di un boss mafioso.

 

Se ne va un grande del calcio

Pur registrando un graduale declino di popolarità negli ultimi anni, Totò Schillaci continuerà ad avere un posto speciale nei ricordi di quanti hanno avuto il privilegio di assistere alle sue incredibili gesta sul campo di gioco. Se ne va, purtroppo, un altro grande del calcio italiano.

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