Dan Burn: dal lavoro in un supermercato al gol per il Newcastle in Champions League

Grande debutto in Champions League
Il gol di Burn
Un percorso complicato verso l’élite
A 11 anni lo avevano mandato via
Non ha mai perso la determinazione
Il lavoro presso la catena di supermercati Asda
Il ragazzo del supermercado
Non ci sono scorciatoie per il successo
Obiettivo chiaro
Un carisma diverso
Aveva i suoi dubbi
Fai da te
Il successo a Brighton
E, all'improvviso, di nuovo Newcastle
In Champions League, alla grande
Cosa gli è successo al dito
Una storia da raccontare
Grande debutto in Champions League

Vent'anni dopo, la Champions League torna a St. James' Park e lo fa contro un rivale come il PSG. La serata non poteva essere migliore per il Newcastle: grande partita, vittoria e debutto in rete per una delle sue icone, Dan Burn.

Il gol di Burn

È stato Almiron ad avere l'onore di segnare il primo gol della partita, ma con il secondo gol, quello di Dan Burn (1992), il pubblico è letteralmente impazzito. Tra l'altro, un gol fantasma che ha dovuto essere rivisto dal VAR.

Un percorso complicato verso l’élite

A 31 anni, il terzino sinistro di 2,01 metri sa meglio di chiunque altro quanto ha sofferto per raggiungere l'élite del calcio e quel gol è stato la ciliegina sulla torta di un lavoro iniziato 20 anni fa, proprio quando il Newcastle giocava la Champions, l'ultima volta fino a questa stagione.

A 11 anni lo avevano mandato via

Dan Burn aveva 11 anni quando fu mandato via dalle giovanili del Newcastle, ma questa battuta d'arresto non gli fece abbandonare il suo sogno di avere successo come calciatore professionista.

Non ha mai perso la determinazione

Con un fisico atipico per un calciatore a causa della sua altezza, Dan Burn ha continuato a giocare nella 5a divisione, passando per squadre come Blyth Spartans, Blyth Town e New Hartley.

Il lavoro presso la catena di supermercati Asda

Come aveva rivelato a "Sussex World", nel 2019, all'età di 16 anni, ha unito gli studi liceali e il calcio con un lavoro presso la catena di supermercati Asda, in modo da guadagnare soldi extra.

Il ragazzo del supermercado

Sì, Dan Burn, nuova icona dell'attuale Newcastle di Champions League, 15 anni fa raccoglieva e spingeva i carrelli in un supermercato.

Non ci sono scorciatoie per il successo

Ovviamente lui stesso riconosce che il suo percorso verso la Premier League è stato diverso da quello della maggior parte dei giocatori.

 

Obiettivo chiaro

Lungi dall'essere un problema, gli ostacoli incontrati lo hanno portato ad avere ancora più chiaro il suo obiettivo, come lui stesso ha confermato ai suddetti media.

Un carisma diverso

Lungo il percorso, Dan Burn ha forgiato un carisma e un modo di essere che lo hanno reso uno dei leader dello spogliatoio del Newcastle e uno dei preferiti dei tifosi.

Aveva i suoi dubbi

Naturalmente, il buon vecchio Dan Burn lavorava tutti i giorni e non nutriva molte speranze. "Se mi avessero detto allora che sarei finito in Premier League, mi sarei messo a ridere", ha confermato a 'Sussex World'.

Fai da te

"Mi sono lavato i vestiti e mi sono portato il pranzo", ricorda il terzino dal suo primo periodo al Fulham (2011), "penso che questo mi abbia aiutato".

Il successo a Brighton

Dopo essere passato per Birmingham, Fulham e Wigan, Dan Burn è poi arrivato al Brighton & Hove Albion nel 2018 dove, in quattro stagioni, è riuscito a farsi un nome in Premier League.

E, all'improvviso, di nuovo Newcastle

A metà della stagione 2021/2022, il giocatore è tornato in quella che era la sua casa di inizio secolo: il Newcastle United, in cambio di 13 milioni di sterline.

In Champions League, alla grande

Due stagioni dopo, la squadra è tornata in Champions League e lo ha fatto alla grande, vincendo contro il PSG, con un gol del suo giocatore più amato e dimostrando che le strade che portano in Premier League non sono sempre in discesa.

Cosa gli è successo al dito

A proposito, il dito che manca a Dan Burn, lo ha perso a 13 anni quando un anello che indossava si è impigliato mentre stava scalando una recinzione, come riportato da "TalkSports".

 

Una storia da raccontare

Una storia di superamento e di fiducia nelle proprie possibilità, quella di Dan Burn, che, certamente, vale la pena raccontare.

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