Che fine ha fatto il grande Marco van Basten?

Il numero 9 più forte
Un vero lottatore
Uno dei migliori
Un modello di comportamento
Gli inizi
Prima squadra
Debutto in Nazionale
Capitano
Dolori cronici
Trasferimento a Milano
Il calvario degli infortuni
Gli invincibili di Capello
Campioni d'Europa
Costanza e dedizione
Campione sfortunato
Allenatore
Una leggenda del calcio degli anni '80
Il numero 9 più forte

Marcel van Basten, meglio conosciuto come Marco van Basten, è stato senza dubbio uno dei più grandi attaccanti della storia del calcio, con oltre 300 reti segnate in carriera. Il suo istinto di finalizzazione e l'ottimo controllo di palla lo rendevano un centravanti pericolosissimo per gli avversari.

Un vero lottatore

La storia di Van Basten è quella di un professionista estremamente diligente le cui ambizioni sportive lo portarono all'apice della gloria calcistica. Tuttavia, nel 1986 si infortunò alla caviglia sinistra e fu necessario un complicato intervento chirurgico per ricostruire i legamenti lacerati. Purtroppo i problemi alla caviglia divennero cronici e alla fine lo costrinsero a ritirarsi prematuramente.

Uno dei migliori

Il grande attaccante olandese ha iniziato la sua carriera nell'Ajax per poi trasferirsi al Milan, con il quale ha vinto un totale di 20 titoli, tra cui tre volte il Pallone d'Oro. Insieme a Johan Cruijff e Michel Platini, è uno dei calciatori più premiati della storia.

Un modello di comportamento

Nel 1999 van Basten è stato premiato come secondo miglior calciatore della storia olandese, superato solo da Cruijff. Successivamente, nel 2004, è stato definito uno degli sportivi olandesi più importanti di tutti i tempi.

Gli inizi

Con l'Ajax, van Basten ha vinto tre titoli Eredivisie e tre KNVB. Si unisce al club all'età di 16 anni; a causa dei dolori di crescita, ha difficoltà ad ambientarsi inizialmente, ma i suoi allenatori percepiscono il suo talento e lo spingono a giocare nella squadra B.

Prima squadra

Nel febbraio 1981, Marco van Basten fa il suo debutto ufficiale in prima squadra, dato che l'attaccante titolare Rini van Roon è costretto a ritirarsi a causa di un'appendicite. Il "cigno di Utrecht" segnerà 4 gol al suo debutto. Durante la stagione 1982, gioca 20 partite e segna 9 reti in prima squadra.

Debutto in Nazionale

La nazionale olandese offre a van Basten un posto nella formazione titolare nel 1983. Riesce a segnare un gol nel suo debutto internazionale contro l'Islanda, ma la sua fantastica stagione viene interrotta a causa di alcuni problemi di salute.

Capitano

Nel corso della stagione 1985-86 all'Ajax, Cruijff nomina van Basten capitano della prima squadra. L'attaccante ventenne si laurea capocannoniere e finisce per vincere la Scarpa d'oro con ben 37 gol in stagione.

Dolori cronici

Il giovane van Basten stava scalando l'ecosistema del calcio, ma a causa dei suoi problemi alle caviglie dovette interrompere i suoi progressi per sottoporsi a un intervento chirurgico. Si ritiene che in seguito, durante il processo di guarigione, abbia sollecitato eccessivamente le caviglie e che questo gli abbia causato i dolori cronici che dovette sopportare per il resto della sua carriera.

Trasferimento a Milano

L'anno successivo, Silvio Berlusconi, appena diventato nuovo presidente del Milan, mette gli occhi sul giovane van Basten. Entrambe le parti sono d'accordo sul trasferimento, ma l'attaccante olandese vuole terminare la sua stagione all'Ajax per lealtà verso il suo allenatore e la sua squadra.

Il calvario degli infortuni

All'età di 23 anni, Marco van Basten fa le valigie per Milano, seguendo il consiglio di Cruijff. Il club rossonero aveva pagato 2 milioni di franchi svizzeri (circa 1,75 miliardi di lire) per il suo trasferimento. A causa dei ricorrenti infortuni e della mancanza di fiducia nel suo recupero, van Basten inizia a ricoprire un ruolo secondario per la squadra, partendo quasi sempre dalla panchina.

Gli invincibili di Capello

Durante la stagione 1992-93, il Milan diventa capolista con gli "invincibili di Capello" e non perde nemmeno una partita di campionato! Van Basten conquista lo scudetto che aspettava da tanto tempo, anche se in quella stagione gioca solo 7 partite e segna 4 gol.

Campioni d'Europa

Van Basten vince inoltre il Campionato europeo UEFA 1988 con la sua nazionale. Nonostante i dolori persistenti, il calciatore lascia il cuore in campo e segna un gol contro la Germania nella fase a eliminazione diretta.

Costanza e dedizione

Purtroppo i dolori costanti che pativa alla fine lo hanno forzato a porre fine alla sua carriera professionale. L'attaccante olandese è stato costretto ad appendere le scarpette al chiodo dopo una serie di interventi chirurgici non accurati e di recuperi affrettati.

Campione sfortunato

I fastidi alla caviglia erano diventati ormai insopportabili. Aveva provato qualsiasi tipo di trattamento, ma nessuno forniva soluzioni a lungo termine. Nel 1994 il dottor Martens decide di utilizzare sul calciatore l'apparato di Ilizarov, che però non fa altro che peggiorare la situazione. Nel 1995 van Basten annuncia il suo ritiro dal calcio.

Allenatore

Marco van Basten fa ritorno nel mondo del calcio come allenatore dell'Ajax durante la stagione 2003-04 e successivamente come CT della nazionale nel 2006. In seguito lavora di nuovo come tecnico dell'Ajax nel 2008.

Una leggenda del calcio degli anni '80

Van Basten è ancora oggi una delle leggende del calcio più rispettate al mondo e ammirato da molti. La sua assoluta dedizione e la sua passione per il pallone erano così forti che avrebbe continuato a giocare nonostante il dolore.

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