Calciopoli: è stato questo il più grande scandalo della storia del calcio italiano?

Uno scandalo, a pochi mesi dal Mondiale
La Juventus sotto il fuoco della critica
La stampa coglie lo scandalo
L'opinione pubblica ha cambiato tutto
Nel mirino i maggiori club italiani
Il corpo arbitrale fortemente criticato
La caduta di Luciano Moggi
Nonostante le intercettazioni...
Juventus pesantemente sanzionata
Milan e Fiorentina non sono immuni da sanzioni
La Lazio
Sanzioni ridotte per Fiorentina e Lazio
Le zone grigie della vicenda Calciopoli
E l'Inter?
Le ombre del club lombardo
La
Uno scandalo, a pochi mesi dal Mondiale

Nel 2006, il mondo del calcio attende con impazienza i Mondiali in Germania. Tra le favorite di questo Mondiale ci sono diverse nazioni europee tra cui la futura vincitrice della competizione: l'Italia.

La Juventus sotto il fuoco della critica

Solo che, pochi mesi prima dell'evento, il Bel Paese sarà colpito da uno dei più grandi scandali della sua storia, la vicenda Calciopoli, che coinvolgerà diverse squadre italiane di serie A e serie B, tra cui la Juventus, all'epoca campione d'Italia.

La stampa coglie lo scandalo

Lo scandalo è scoppiato nella primavera del 2006 quando due quotidiani, La Gazzetta dello Sport e Il Corriere della Sera, hanno pubblicato resoconti di intercettazioni telefoniche ordinate dai giudici due anni prima. Di cosa si trattava? Conversazioni tra Luciano Moggi, direttore generale della Juventus, e Pierluigi Pairetto, ex arbitro incaricato di selezionare gli arbitri per le partite di campionato dal 1999 al 2005.

L'opinione pubblica ha cambiato tutto

Se il caso era già stato archiviato dai tribunali nel settembre 2005, torna sul tavolo un anno dopo, ma questa volta sotto gli occhi del mondo intero. L'opinione pubblica non riesce a comprendere come si possa chiudere tutto e il mondo del calcio protesta contro questa decisione, chiedendo giustizia.

Nel mirino i maggiori club italiani

La Commissione Disciplinare è quindi chiamata a indagare su diversi club: la Juventus di Luciano Moggi, il Milan, la Lazio di Claudio Lotito, la Fiorentina di Diego Della Valle e la Reggina, allora in Serie B. Tra i grandi club, solo l'Inter non viene coinvolta.

Il corpo arbitrale fortemente criticato

Quanto agli arbitri, vengono avviate indagini anche nei confronti di Massimo De Santis, Paolo Dondarini, Paolo Bertini, Domenico Messina, Gianluca Rocchi, Paolo Tagliavento e Pasquale Rodomonti. Si tratta di sette arbitri che hanno lavorato nel 1999 e nel 2006 nei campionati italiani di serie A e serie B.

La caduta di Luciano Moggi

In data 11 maggio 2006, i dodici componenti del Consiglio di Amministrazione della Juventus, compreso Moggi, rassegnano le dimissioni dalla carica. Luciano Moggi è sospeso da tutte le funzioni sportive per un periodo di cinque anni a seguito di queste intercettazioni. Tuttavia, non viene trovata alcuna prova di corruzione.

Nonostante le intercettazioni...

Sebbene le intercettazioni dimostrino che ci sono stati tentativi di frode, nessuno di questi è stato formalizzato e le indagini faticano a fare progressi. L'unica certezza è che ci siano state trattative tra alcuni presidenti e i responsabili degli arbitri Pairetto e Bergamo.

Juventus pesantemente sanzionata

Il 14 luglio 2006 arriva il verdetto del tribunale sportivo: per la Juventus arriva la revoca dello scudetto nel campionato 2004-05 e la non assegnazione dello scudetto 2005-06, con la retrocessione in serie B con penalità di 30 punti. Non potrà prendere parte all'edizione 2006-2007 della Champions League.

Milan e Fiorentina non sono immuni da sanzioni

Questa è stata la sanzione più severa di tutte. Dopo vari ricorsi, per la Fiorentina arrivano la retrocessione in serie B e 12 punti di penalizzazione, per il Milan, invece, una penalizzazione in serie A di 15 punti.

La Lazio

Per la Lazio 30 punti di penalizzazione nella Serie A 2005-2006 e 3 punti di penalizzazione nella Serie A 2006-2007 e, infine, per la Reggina (Serie B), 11 punti di penalizzazione nella Serie A 2006-2007 e 100 mila euro di ammenda.

Sanzioni ridotte per Fiorentina e Lazio

Le sanzioni previste dopo le prime indagini per Fiorentina e Lazio erano più severe, ma le due società sono riuscite a patteggiare una pena minore, suscitando forti polemiche, soprattutto da parte della Juventus.

Le zone grigie della vicenda Calciopoli

Infatti, lo stesso presidente Luciano Moggi, che ha recuperato quasi 180.000 intercettazioni, ha affermato che molte di essere avrebbero potuto far condannare Milan e Inter per frode e ha accusato gli investigatori di non aver fatto il loro lavoro e di essersi attenuti alle intercettazioni che erano state rivelate al pubblico in precedenza.

E l'Inter?

Queste accuse hanno avuto un seguito nel 2011, quando il pm Stefano Palazzi ha deciso di presentare il suo caso, incriminando pesantemente l'Inter, che aveva recuperato il titolo del campionato 2005/2006.

Le ombre del club lombardo

Ma le sue rivelazioni arrivano esattamente un giorno dopo la scadenza ufficiale della prescrizione. Si tratta di un brutto momento, poiché l'Inter non è stata in grado di rispondere a queste accuse in tribunale e non è mai stata coinvolta nel caso.

La "Farsopoli"

In seguito sono emerse numerose teorie sulle molte zone d'ombra del caso. Chi ha ottenuto le intercettazioni? Come hanno avuto accesso ad esse? Tutti questi misteri non sono sfuggiti ai tifosi che hanno ribattezzato il caso "Farsopoli", in quanto è considerato da molti come una vera e propria farsa che non ha rivelato tutti i suoi segreti nascosti.

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