Antonio Conte: uno dei più grandi allenatori dell'attuale generazione?
Il 26 marzo scorso il Tottenham Hotspur ha rilasciato un comunicato in cui si annunciava l'esonero di Antonio Conte dall'incarico di allenatore.
Sul sito della squadra si legge: "Annunciamo che l'allenatore Antonio Conte ha lasciato il club di comune accordo. Nella prima stagione di Antonio alla squadra abbiamo raggiunto la qualificazione alla Champions League. Lo ringraziamo per il suo contributo e gli auguriamo ogni bene per il futuro".
È la quarta volta in quattro anni che il proprietario degli Spurs, Daniel Levy, decide di sostituire l'allenatore, per cui sorge spontanea la domanda: il problema era Conte o ancora una volta non è stata la scelta giusta per gli Spurs?
L'allenatore italiano ha una comprovata esperienza nella conquista di successi e trofei in tutte le squadre di cui è stato alla guida.
Ripercorriamo la sua carriera di allenatore per scoprire come è diventato uno dei migliori tecnici dell'attuale generazione.
Dopo il ritiro come giocatore, il suo primo incarico da allenatore è con l'Arezzo in Serie B, nel luglio 2006. Viene esonerato dopo tre mesi e mezzo per una serie di prestazioni insoddisfacenti.
Nel marzo 2007 il tecnico italiano torna ad allenare l'Arezzo e riesce a risollevare la stagione, mettendo a segno 19 punti in 7 partite. Nonostante ciò, la squadra viene retrocessa in Serie C1 all'ultima giornata a causa di una precedente penalizzazione.
Il primo assaggio di successo di Conte come allenatore avviene sempre in serie B con il Bari, di cui assume la guida alla fine del 2007.
Nella seconda metà della stagione 2007-2008, Conte conduce il Bari fuori dalla lotta per la retrocessione, facendolo risalire fino a metà classifica. L'anno successivo conquista il suo primo trofeo importante come allenatore: il Bari vince il campionato di Serie B e ottiene la promozione in Serie A.
Dopo il successo al Bari e le speculazioni sul suo passaggio alla Juventus, viene ingaggiato dall'Atalanta. Ma la sua permanenza nella squadra non è stata facile: i nerazzurri scivolano al 19º posto in classifica e Conte è costretto a ricevere la protezione della polizia a causa delle minacce di un gruppo di tifosi.
Prima di passare alla Juventus, nella stagione 2010-2011 Conte svolge il suo ultimo incarico in Serie B sedendo sulla panchina del Siena, che riesce a far promuovere in Serie A.
Nel maggio 2011, Antonio Conte torna al club di cui era stato capitano, ma stavolta come allenatore: la Juventus. Da qui in poi cambia tutto per il tecnico italiano.
La Juve di Conte vince lo scudetto di Serie A per tre anni di fila: dopo la prima invincibile stagione, totalizza 87 punti nella seconda e batte il record di punti (102) in Serie A nella terza.
Il tecnico bianconero vince tre Panchine d'Oro e tre premi al Miglior Allenatore AIC in tre stagioni consecutive.
Dopo le dimissioni dall'incarico di allenatore della Juventus, Conte è stato per un breve periodo commissario tecnico della nazionale italiana, che è riuscito a portare ai quarti di finale di Euro 2016 dove ha perso contro la Germania 6-5 ai rigori.
L'allenatore italiano passa al Chelsea all'inizio della stagione 2016-17. Il suo esordio è positivo: eguaglia il record di vittorie consecutive in una stagione di Premier League, ben 13, nei suoi primi sei mesi alla guida della squadra.
Conte si aggiudica il titolo inglese alla stagione d'esordio, con un bottino di 93 punti e un record di vittorie (30) in Premier League.
Il suo secondo anno al Chelsea non va come previsto: la squadra finisce quinta in campionato e fallisce l'obiettivo della qualificazione in Champions League. Nonostante tutto, Conte conquista il suo secondo trofeo vincendo la FA Cup.
Conte torna quindi in Italia, dove allena l'Inter per due anni. Nella stagione 2020-21, la squadra vince il primo scudetto in 11 anni e si classifica seconda nell'Europa League 2019-2020.
Conte subentra alla guida del Tottenham nel novembre 2021, riportandolo in UEFA Champions League per la prima volta dalla stagione 2019-2020.
La stagione 2022-23 si rivela complicata: dopo un inizio folgorante, i risultati e le prestazioni iniziano a precipitare. Dopo l'eliminazione dalla FA Cup e dalla Champions League, Conte lascia il club di comune accordo.